Che lo spettacolo abbia inizio: si accendono i semafori in Bahrein.
1 Marzo 2023Ormai ci siamo, manca poco allo spegnimento dei semafori in Bahrein. Tra aspettative ed incertezze la curiosità è alle stelle. Pronti al via!
Ormai ci siamo, manca poco al primo spegnimento dei semafori di questa nuova stagione di Formula 1, che lo spettacolo abbia inizio!
Cosa dire di questo attesissimo mondiale? Cosa dobbiamo aspettarci dai team? Ma soprattutto, chi ci sorprenderà maggiormente ?
La stagione più lunga di sempre (ben 26 gare previste) è in procinto di iniziare in Bahrein, dopo i canonici giorni di test sempre nella pista in questione. La curiosità è più grande che mai.
Vedremo piloti come Alonso e Gasly debuttare con i nuovi team. Rookie come de Vries e Piastri fare il loro primo ingresso da piloti nella massima categoria.
Poi, vecchi volti che ritornano come i grandi amori, alias Nico Hülkenberg (si può parlare di Nico come grande amore che ritorna?!)
Il Regno del Bahrein ospiterà per il terzo anno consecutivo l’inizio del mondiale, per poi volare in Arabia Saudita il 19 marzo.
Nel 2021 Lewis Hamilton, in quella che è poi diventata una delle battaglie più epiche della storia, aveva a malapena battuto il suo rivale più complicato. Max Verstappen.
Proprio Verstappen, neo campione del mondo, nel 2022 in Bahrein si è ritirato per un problema alla sua Red Bull. Fu la prima vittoria di Charles Leclerc.
In procinto di iniziare, Red Bull sembra in forma smagliante, ma analizziamo questa season-opening in cinque punti.
Red Bull regnerà ancora ?
Alcuni team hanno dato nuova linfa alla line-up piloti, altri si sono assicurati grandi nomi ai loro volanti (vedi Aston Martin), ma quando si dimora nel tetto più alto dell’Olimpo della F1, sai che non devi cambiare nulla per avere successo.
Dopotutto, squadra che vince non si cambia.
Questo è il lusso di Red Bull come campioni in carica. Ancora sotto il bagliore della loro migliore stagione di sempre, il team potrebbe perdere il focus, abbassare la guardia e farsi sorprendere dai rivali.
Tuttavia, dai test, sembra che il team austriaco abbia fatto centro ancora una volta.
La monoposto, evoluta in una versione più definita ed elegante dell’auto dell’anno scorso, ha concluso alla grande i giorni di test.
Tre giorni di attività con prestazioni solide, senza problemi a differenza dei team di Maranello e Brackley.
Riuscirà ad imporre il suo dominio? Come sarà la convivenza tra Max e Checo?

Aston Martin: salto di qualità davvero reale?
Da decenni ormai siamo abituati a considerare Mercedes, Ferrari e Red Bull le prime tre forze del campionato, è realistico che un altro team possa minare la storica triade? Ed è possibile che questo team sia proprio Aston Martin?
Lawrence Stroll, che di investimenti ne sa qualcosa, ha sempre sostenuto che il piano per tornare in auge avrebbe richiesto diverdo tempo.
Da anni il team, un tempo Racing Point, ha sempre sostato nella midfield, ma i test della settimana scorsa fanno ben sperare o, se non altro, sono un buon punto di partenza.
Al team targato 007 si è aggiunto un certo Fernando Alonso; non certo l’ultimo arrivato, di primavere ne ha passate ormai, ma la fame e la cattiveria sono sempre presenti.
Il pilota spagnolo non ha mai perso la grinta e la tenacia e, come è uso, si aspetterà un’auto competitiva, mentre strizza l’occhiolino al compagno Lance.
Grandi aspettative dunque per Fernando, visti appunto i test in Bahrein, ma diciamolo, sono solo test.
Anche l’anno scorso l’Aston era apparsa niente male prima di inizio stagione, ma poi qualcosa non ha funzionato.
L’anno scorso la verde scuderia britannica ha fatto notizia per un solo fattore: è stata la monoposto con cui Sebastian Vettel ha appeso il casco al chiodo.
Quest’anno riuscirà “el plan” ad avere successo? Lo scopriremo.

McLaren è davvero così disastrosa?
Il team di Woking, dispiace dirlo, ma è apparso quello più in difficoltà.
Ad ammetterlo è direttamente il CEO Zak Brown, il quale ha ammesso le evidenti difficoltà del team in termini di sviluppi, che renderanno l’obiettivo di buone performance al quanto arduo.
C’è da aggiungere il fattore nuovo arrivato. McLaren infatti ha affiancato a Lando Norris il giovane Oscar Piastri.
Un australiano per un australiano insomma, ma sarà in grado di stare almeno nei paraggi del compagno inglese? Il team ha già detto che prima dovrà prendere confidenza con l’auto papaya.
Auto concepita da un team “Norriscentrico”, in cui Lando è stato sempre coccolato e, dove ha, quasi sempre, primeggiato rispetto ai compagni.
Un Norris che, per la prima volta, non ha un compagno più grande e con più esperienza; tocca a lui ora fare da maestro, da punto di riferimento. Sarà a suo agio in questo ruolo ?
Riuscirà a tenere a bada un, comunque talentoso, Oscar Piastri?

Welcome to Bahrein guys!
Per la prima volta dal 2019 vedremo al gp inaugurale bene quattro rookie. Da precisare: chiaramente tre rientrano nelle line-up di scuderie, il quarto ossia Drugovich andrà solo a sostituire lo sfortunato Lance Stroll.
Oscar Piastri, Nyck de Vries e Logan Sargeant sono i giovani acquisti, rispettivamente di McLaren, AlphaTauri e Williams.
Tre giovani estremamente diversi, in posizioni altrettanto disparate.
Probabilmente quello più sotto pressione sarà l’olandese: correre per la sorellina di Red Bull ha i suoi vantaggi, ma gli occhi puntati addosso del Dr. Marko mettono non poca soggezione. Nyck ha preso il posto di un certo Pierre Gasly, che molto ha dato alla scuderia con sede a Faenza e, che più di tutti sa cosa significa correre sotto Red Bull. Poi un olandese che corre per Red Bull ricorda qualcuno…
Piastri, come si è detto, dovrà adattarsi e prendere confidenza e, se già la monoposto presenta problemi, non saranno tutte rose e fiori per il sostituto di Daniel Ricciardo.
Certo è che, come affermato dallo stesso Norris, se c’è qualcuno che può spingerlo è proprio lui… chissà che non gli dia del filo da torcere.
Il più tranquillo, forse, è proprio il primo pilota americano dal 2007. E che stagione per far debuttare uno yankee! Williams si sa, non sembra avere le carte per battagliare, al massimo nella midfield. Ma non à un team da sottovalutare; al netto delle loro disponibilità è un team leggendario, con a capo un’ ex colonna portante di Mercedes, James Wolves. Il giovane Logan è approdato in un buon team, con un compagno di squadra affabile come Albon.

Stretta competizione?
La scorsa stagione si è visto dopo anni i piloti molto più riavvicinati tra loro. Questo grazie alla grande rivoluzione sui regolamenti tecnici in F1.
Quest’anno si presume uno scenario simile, anche se solo il tempo darà risposte.
Quello che è certo è che ogni team farà del proprio meglio per assicurarsi le posizioni migliori. I piloti sono altamente competitivi, come logica impone.
Sarà interessante vedere gli equilibri all’interno dei team, le strategie e gli azzardi.
Chi si aggiudicherà la prima vittoria in Bahrein? Sarà il campione in carica o il suo grande rivale, che di vittorie detiene il record? O toccherà ad un pilota di rosso vestito? O, ancora, ci saranno sorprese?
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