Mercedes ed i problemi alla W14: erano già noti prima dei test.
28 Marzo 2023In Mercedes pare sapessero da tempo dei problemi relativi alla W14. Le parole del direttore tecnico Andrew Shovlin.
Come è noto a tutti, anche quest’anno Mercedes ha avuto un inizio tutt’altro che semplice.
Già ai test e, poi anche alla gara inaugurale in Bahrein, la W14 si è mostrata capricciosa e, non ha lasciato soddisfatti i suoi due piloti.
Infatti, non a caso, Toto Wolff aveva già sventolato bandiera bianca e, affermato l’intenzione di abbandonare il progetto, per focalizzarsi su di un altro.
Se allora le parole del team principal delle Frecce d’Argento erano state ritenute forse troppo precipitose, è poi emerso che Mercedes conosceva già da tempo la realtà dei fatti.

La parola al direttore tecnico di Mercedes
Il direttore tecnico Andrew Shovlin, infatti, ha intuito i limiti e problemi della Mercedes nella galleria del vento, quando si accorse che i miglioramenti previsti non stavano arrivando come previsto.
“Puoi considerare le tue percentuali di sviluppo nella galleria del vento; prima ancora di andare in Bahrein, c’erano state delle conversazioni sul considerare concetti base più grandi“, ha detto Shovlin.
“Non è considerarlo solo per lo sviluppo della macchina di quest’anno; è un qualcosa che facciamo da dieci anni“, ha poi continuato Shovlin.
“Se non raggiungi i miglioramenti di cui hai bisogno, fai una cambiamento maggiore. Esplori un’altra area e, magari poi è quella su cui vuoi focalizzarti“.
Chiaramente, dopo le prestazioni deludenti in Bahrein la necessità di portare nuovi pezzi è aumentata; come ha ammesso lo stesso Shovlin.
In termini di cambiamenti, quello più considerevole, è la revisione del loro concetto di zeropod.
In ogni caso, ha dovuto ammettere Shovlin, dovranno revisionare altre aree per cercare di trovare le prestazioni adeguate per, almeno, raggiungere Red Bull.
Relativamente alle famose parole di Wolff, il direttore tecnico ha confermato che in realtà l’Austriaco si riverisse alle sidepod.
“Questa macchina è l’evoluzione di quella dell’anno scorso e, molto è legato a dove abbiamo la struttura di impatto laterale. Quindi ora stiamo guardando a concetti base migliori, perché è evidente che questo non ci ha dato prestazioni che avremmo voluto“, ha ammesso.
Continuando poi sui vari aspetti dello sviluppo, ha dichiarato, “Ci sono altre aree dell’auto che sappiamo di dover migliorare“.
“Sarebbe molto fuorviante pensare che se mettessimo un sidepod diverso, tutto quel divario andrà via“.
In conclusione ha poi affermato, “La realtà è che la stragrande maggioranza di quel divario dovrà provenire da altre aree di prestazioni. Abbiamo molti progetti al momento che cercano di portare prestazioni nelle prossime cinque gare“.
Una Mercedes migliore per Lewis e George
La sfida delle Frecce d’Argento non si limita alla pista; loro obiettivo è cercare di rendere Lewis Hamilton più a suo agio nella monoposto. Infatti il sette volte campione del mondo ha dovuto lottare con la mancanza di stabilità del posteriore.
Le principali difficoltà riscontrate dai due piloti riguardano la stabilità in ingresso, il portare le gomme in temperatura e una discreto scivolamento ad alta velocità.
“Stiamo prendendo i feedback di entrambi i piloti durante ogni sessione e, questo viene inserito nel processo di sviluppo. E, in definitiva credo che, se miglioreremo l’auto per Lewis, lo faremo anche per George“.
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