No, Domenicali non vuole cancellare le prove libere. Ma stravolgerle.
28 Marzo 2023I piani del CEO di Formula 1 Stefano Domenicali per le sessioni di prove libere non sono così radicali come indicato dai suoi commenti lo scorso fine settimana.
Mentre partecipava al round della Moto GP all’Autodromo do Algarve, Domenicali ha dichiarato di sostenere “l’annullamento delle sessioni di prove libere” in F1.
Prendendo le sue parole per valore nominale, questo sarebbe ovviamente profondamente impopolare tra i promotori del Gran Premio. Un tipico weekend di gara prevede tre ore di prove libere. La gara più lunga del 2023 finora è durata poco più di un’ora e mezza.

Un portavoce della F1 ha successivamente sottolineato che la loro priorità non è eliminare le sessioni di prove, ma renderle più coinvolgenti. La serie ha già aggiustato l’equilibrio tra azione in pista competitiva e non negli ultimi anni.
Nel 2021, le sessioni di prove libere del venerdì sono state ridotte da 90 minuti ciascuna a 60. Così facendo le prove totali del weekend di gara sono passate da quattro a tre ore. In un numero selezionato di altri round, la F1 è andata ancora oltre, introducendo il suo formato con le Sprint.
Le parole dello scorso anno
Non è un segreto che Domenicali intenda continuare su questa strada. La sua posizione sulle prove libere era stata già annunciata nel corso dello scorso anno. “Le prove libere sono molto interessanti per gli ingegneri o per i piloti, ma alla fine, nello sport, devi lottare per qualcosa”, ha detto, parole che ha ampiamente ripreso in Portogallo.
“Ogni volta che saremo in pista – con il rispetto della gara di domenica, che deve essere sempre la parte più importante di essa – dovrebbe esserci qualcosa per cui lottare in termini di punti, in termini di riconoscimenti. È la mia opinione.”

Ma mentre Domenicali ha chiaramente in mente questo obiettivo da tempo, non ha ancora indicato come intende raggiungerlo. I potenziali ostacoli sono evidenti. La ricompensa dovrebbe essere un forte incentivo affinché le squadre possano competere per ottenerla. Se non viene fornito con premi in denaro o punti, non se ne parla.
Offrire punti per il campionato complicherebbe ulteriormente un sistema che è già cresciuto in complessità da quando Liberty Media ha preso il sopravvento. Rischierebbe di porre fine alle lotte per il campionato all’inizio dell’anno, poiché più punti vengono offerti, prima si può decidere un titolo. Aumenterebbe anche la probabilità che un titolo venga deciso al di fuori di un Gran Premio, cosa che è diventata una possibilità più realistica quando due anni fa sono state introdotte le gare sprint. La F1 ha ulteriormente aumentato le possibilità che un campionato venga deciso prima dell’ultima gara, raddoppiando il numero di gare sprint e programmandone tre negli ultimi sei round.