F1 | GP di Miami: grande vittoria per Max Verstappen

F1 | GP di Miami: grande vittoria per Max Verstappen

7 Maggio 2023 0 Di Ivan Mancini

Sul suolo statunitense Max Verstappen rimonta dalla P9 e taglia in traguardo in prima posizione, trionfando davanti Pérez. A completare il podio un inossidabile Fernando Alonso.
 

Pregara

Non si regstrano notizie di particolare rilievo nel pregara del GP di Miami. Diamo una rapida occhiata al monitor delle gomme: la mescola più usata è quella media, scelta dalla maggioranza della griglia. Spunta qualche gomma hard (Ocon e Verstappen, ma anche Hulkenberg, Hamilton, Zhou, Stroll e Tsunoda), mentre le uniche soft presenti in griglia di partenza sono quelle delle due McLaren. Grazie ad un recente temporale la temperatura dell’asfalto non è elevata (34°C) e ciò eviterà un degrado gomma eccessivamente pronunciato, come invece temevano diversi piloti dopo le Prove Libere del venerdì.

 

Partenza e primi 26 giri

Allo spegnimento dei semafori Sergio Pérez non si fa ipnotizzare da Alonso mantentiene la leadership della gara dopo le prime curve. A sua volta Alonso riesce a difendersi su Sainz e le prime tre posizioni rimangono pertanto invariate. Male la partenza di Magnussen, che perde tre posizioni a discapito di Gasly, Russell e Leclerc, mentre De Vries ne perde addirittura 5 e scivola in ultima fila. Pessimo inizio di gara per il pilota olandese che, nel caos iniziale, sbaglia il punto di frenata e tampona Norris, senza però causare danni permanenti alle due monoposto coinvolte.

Il primo pilota ad aprire la danza delle soste è Logan Sargeant, che rientra prematuramente ai box per cambiare l’ala anteriore danneggiata. Il pilota statunitense è quindi costretto a cambiare strategia dopo appena 2 giri, rientrando in pista in ultima posizione e con gomma bianca. L’attività in pista, nel frattempo, si fa sempre più accesa, soprattutto per quanto concerne la lotta a centro gruppo. Magnussen, che non ha mai mollato Leclerc dopo il sorpasso, è ora settimo davanti a Verstappen. I tre piloti sono racchiusi in pochi decimi di secondo e, all’attivazione del DRS, danno vita ad un doppio sorpasso che per le dinamiche ricorda quello di Hakkinen e Schumacher ai danni di Zonta. Ad avere la peggio, in questo caso, è Leclerc, unico dei tre senza DRS.

Il sorpasso di Verstappen e Magnussen ai danni di Leclerc.

Verstappen è inarrestabile e, archiviata la pratica Magnussen-Leclerc, si porta alle spalle di Russell. L’olandese e l’inglese danno spettacolo in pista, innescando una lotta interessante che si conclude con il sorpasso del Campione del Mondo sul pilota della Mercedes. La rimonta di Verstappen si conclude con il sorpasso ai danni di Sainz e Alonso, due prede facili per la Red Bull numero 1. Ora Verstappen è in seconda posizione, alle spalle di Pérez, ma la leadership del messicano non è ancora minacciata dal pilota olandese.

Al 18° giro rientrano ai box sia Leclerc che Russell. Entrambi montano gomma dura e rientrano in pista al di fuori della zona punti: dodicesimo Russell, quindicesimo Leclerc, ancora una volta dietro Magnussen. Nel giro successivo è il turno di Carlos Sainz, che si ferma ai box per montare gomma bianca e rientra in pista in settima posizione, alle spalle di Hulkenberg. Lo spagnolo, tuttavia, infrange il limite di velocità in pit lane e quindi viene giustamente sanzionato con cinque secondi di penalità. Al 21° giro si ferma anche Sergio Pèrez e quindi la leadership della gara passa nelle mani del compagno di scuderia, Verstappen, che decide di prolungare il proprio stint su gomma dura in attesa di una possibile Safety Car.

Il bloccaggio di Carlos Sainz all’ingresso della pit lane.

Al 25° giro si ferma anche Fernando Alonso, autore di una lodevole gestione della propria mescola media. Il pilota spagnolo rientra in pista con gomma bianca, la migliore mescola al momento date le condizioni dell’asfalto, e nel giro di due tornate si porta nuovamente alle spalle del podio, superando Sainz. Ora lo spagnolo dell’Aston Martin ha davanti a se solo Gasly, terzo (non si è ancora fermato), e le due Red Bull.

 

Ultimi 27 giri

Mentre l’attività in pit lane si fa intensa per via delle frequenti soste, anche quella in pista non delude di certo le aspettative. George Russell, già autore di un sorpasso ai danni di Stroll, è ora in ottava posizione, dietro la Haas di Hulkenberg. L’inglese e il tedesco sono in bagarre per la settima posizione e, dopo una strenua difesa, il pilota Mercedes riesce ad avere la meglio sulla Haas numero 27, portandosi alle spalle di Hamilton. Alonso, quarto, riesce a liberarsi di Ocon senza problema alcuno, issandosi sul gradino più basso del podio; azione subito dopo replicata dal connazionale in forza alla Ferrari, Sainz.

Completamente nell’ombra la gara di Leclerc che, dopo essere rientrato in pista fuori dalla zona punti, non è ancora riuscito a sbloccarsi e ritornare nelle posizioni più importanti. Il monegasco, al 30° giro, è ancora in tredicesima dietro le spalle di Magnussen: i due lottano duramente, si sorpassano a vicenda, il danese non molla un centimetro. Ad avere la meglio, alla fine, è il pilota della Rossa, che però si sbarazza di Magnussen solo nel corso della trentasettesima tornata. Le frequenti soste a centrogruppo consentono poi a Leclerc di risalire nella zona punti, in settima posizione, dietro Gasly.

Nel mentre gara in solitaria per le due Red Bull. Verstappen, leader, sta letteralmente dominando l’appuntamento, riuscendo a far segnare giri veloci a profusione gon gomma hard e vecchia di 42 giri. L’olandese guadagna costantemente terreno sul secondo in classifica, Checo Pérez, tant’è che al 43° giro ha un impressionante vantaggio di oltre 18 secondi sul compagno di squadra. L’obiettivo del numero 1 sembrerebbe essere quello di aprire una finestra temporale utile per completare il pit stop e rientrare in pista davanti al compagno di squadra, ma lo stato delle gomme – e i giri veloci di Pérez, in risposta a quelli dell’olandese – costringono Verstappen a rientrare ai box per montare gomma gialla nel corso del 46° giro.

Verstappen entra quindi ai box e pertanto la leadership della gara passa nelle mani di Sergio Pérez. Ma è un semplice passaggio di testimone dalla durata di poche tornate: nel corso del 48° giro il messicano, con gomma fresca e vantaggio di mescola, sorpassa senza problemi il compagno di squadra e si porta fuori dalla zona DRS, cominciando ad assaporare la vittoria. Non demorde Sergio Pérez, che però può solo arrendersi di fronte alla superiorità straripante del compagno di squadra.

Se le prime cinque posizioni sono già congelate da distacchi importanti, in attesa dello sventolio della bandiera a scacchi, diversamente possiamo dire per le altre posizioni del centro gruppo. Gasly, Leclerc e Hamilton sono in bagarre per la sesta posizione, attualmente occupata dal francese. Un vistoso bloccaggio del pilota Alpine consente ai due inseguitori di guadagnare facilmente una posizione: passa prima Leclerc, in curva 1, e poi Hamilton, dopo poche curve. L’inglese riesce poi a superare anche la Ferrari numero 1 nel corso del 54° giro, archiviando definitivamente la questione punti.

Il sorpasso di Hamilton ai danni di Leclerc, valido per la sesta posizione.

Il finale di gara non regala particolari sorprese. Max Verstappen taglia il traguardo in prima posizione e precdene Pérez di oltre 5 secondi, portando a 14 le misure di vantaggio nel Campionato Costruttori. L’olandese, nelle fasi finali dell’incontro, conquista anche il punto addizionale del giro veloce congelando le lancette del cronometro su 1:29.708. A completare il podio un inossidabile Fernando Alonso, al suo quarto podio stagionale. Di seguito l’ordine di arrivo del Gran Premio di Miami.

Tempi e classifica forniti da www.Formula1.com.

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