WRC | Post-Rally – Portogallo: Rovanperä is back!

WRC | Post-Rally – Portogallo: Rovanperä is back!

16 Maggio 2023 0 Di Sebastiano Vanzetta

Kalle Rovanperä è tornato e ha dominato, mentre M-Sport ha raccolto meno di quanto poteva. Hyundai? Lo vediamo nel Post-Rally.

Dopo 7 mesi dall’ultima vittoria, Kalle Rovanperä è tornato a dominare il panorama del WRC. E l’ha fatto con la naturalezza che l’ha sempre contraddistinto. In M-Sport, invece, hanno raccolto meno di quanto hanno seminato, soprattutto con il povero Loubet. E Hyundai? I coreani si sono dimostrati solidi, ma con Neuville non hanno saputo cogliere l’occasione di ritornare sotto per il mondiale.

Vediamo tutto nel Post-Rally!

Toyota: che Rovanperä! Evans non pervenuto

Non possiamo che partire da lui, Kalle Rovanperä. Il finlandese, dopo qualche mese di appannamento, è tornato ad essere quel giovane, spietato dominatore del mondiale rally. Quello che si sveglia la mattina e pensa che bisogna “fare un po’ di rally” rifilando in poco più di 20 km ben 12 secondi alla prima speciale del sabato. Quello che a fine giornata, con serafica tranquillità afferma che è stata una buona giornata, anche se ha appena distrutto tutto e tutti sul suo cammino.

Kalle va veloce e basta, ed è sempre stato il suo mantra. È tornato, ma in realtà non se n’è mai andato. Offuscato da Ogier? Pancia piena? Tutte domande lecite, spazzate via però da quella che è forse una delle prestazioni migliori della sua carriera. Abbastanza veloce al venerdì, nonostante sia stato il secondo in pista, per mettersi in testa e schiacciante al sabato dove ha esteso la sua leadership e messo in cassaforte un rally meritato. Ora è in testa al mondiale di 17 punti e pronto a riprendersi totalmente la scena mondiale.

Chi è mancato è stato Elfyn Evans. L’inglese, poco avvezzo ad aprire la strada agli altri, ha faticato veramente tanto nella giornata di venerdì. Il ruolo di apripista non giustifica totalmente la prestazione povera di Elfyn, che non è stato brillante di suo, magari anche a causa di un set-up sbagliato. Poi, a fine giornata, una pesante uscita di strada ha significato la fine del rally per il pilota Toyota. Evans è partito per il Portogallo lanciato verso la lotta mondiale e ne è uscito con le ossa rotte. Un brutto stop per un pilota che si era appena ripreso dal buio dell’anno scorso.

Continua il momento non bellissimo di Takamoto Katsuta. Dopo la discreta prestazione della Croazia, il giapponese ha subito l’ennesimo ritiro del venerdì, questa volta per rari problemi meccanici della GR Yaris Rally1. L’alternatore non ha dato scampo a Takamoto, che nel suo rally preferito ha dovuto arrancare e non poco. I tempi in speciale, comunque, ci restituiscono un Katsuta in crescita e che sta tornando ai livelli dell’anno scorso.

Hyundai: manca qualcosa…ma cosa?

È difficile da decifrare, invece, la situazione di Hyundai. I coreani hanno piazzato due piloti sul podio, ma contemporaneamente perso terreno dalla testa della classifica mondiale piloti, pur rosicchiando qualcosa a Toyota in quello costruttori. Diventa dunque difficile dire il weekend del Portogallo sia stato positivo o meno.

Di sicuro ci ha restituito un Dani Sordo che in questo tipo di rally mostra tutta la sua esperienza e solidità. Pur non essendo un asso, il 40enne spagnolo è stato il più veloce degli altri e, grazie a qualche guizzo, ha messo in cassaforte un ottimo secondo posto, il miglior piazzamento possibile con un Rovanperä di un altro pianeta. Sordo aveva mostrato qualche difficoltà ad inizio anno, ma ora ha trovato terreno fertile per le sue qualità di macina-punti, delle quali Hyundai non ha potuto fare a meno nemmeno quest’anno. Ottimo lavoro, dunque, in un weekend più che insidioso per tutti. Bella anche la dedica a Craig Breen.

L’altro pilota Hyundai sul podio è Esapekka Lappi. Allontanata la nuvola di Fantozzi di Svezia e Messico, il finlandese ha centrato il secondo podio di fila dopo quello in Croazia. Un risultato in linea con le capacità di “Pekka”, che probabilmente aveva solo bisogno di più confidenza sulla i20 N Rally1 per poter performare al meglio. Lappi è stato solido e a tratti molto veloce, combinando il tutto con una prestazione priva di errori e calcolata, senza strafare. Un ottimo rally che mostra il perché sia lui il secondo pilota del team.

Chi ha fatto cilecca, almeno per metà, è stato Thierry Neuville. Il belga non ha corso male, anzi, e non ha fatto neppure errori. Il 5° posto è arrivato per un problema di potenza, piuttosto che per un incidente. Ma quello che dovrebbe essere il pilota più veloce del team è stato per buona parte del rally quello meno veloce. Aggiungiamoci anche che ha fatto fatica a settare correttamente la i20, e ne viene fuori un quadro non edificante. Almeno non per un pilota che punta al mondiale. In Sardegna serve la vittoria.

Ciò che accomuna almeno Neuville e Lappi è la continua mancanza di feeling in certe prove speciali, come se non si riuscisse a mettere a posto il set-up della vettura. Non può essere solo colpa dei piloti, e abbiamo visto che la i20 è veloce ma non velocissima. Manca qualcosa, l’ha detto anche Abiteboul. Cosa, però, non è ancora chiaro.

M-Sport: raccolto meno di ciò che si è seminato

In Portogallo, sembrava che M-Sport potesse portare a casa un gran risultato, ed invece il team di Malcolm Wilson ha raccolto molto meno di ciò che ha seminato.

Ott Tänak è partito benissimo il venerdì, ma una foratura gli ha fatto perdere del tempo prezioso. Il sabato avrebbe potuto essere occasione di riscatto, ed invece l’estone ha definito il weekend come “Uno dei peggiori della sua carriera”. I tempi in prova speciale non erano male, anzi, ma per Ott qualcosa è andato storto in termini di guida. Aggiungiamoci qualche noia della Puma ed ecco che il 4° posto sembra oro che cola. Il feeling con la vettura è da affinare ma a questo punto, visto che la Puma è quello che è, la palla passa a Tänak. Starà a lui, adesso, dare il 110% per tentare di vincere. Il binomio è comunque in crescita, quindi non c’è bisogno di allarmismi.

Molto sfortunata la prestazione di Pierre-Louis Loubet. Si era detto che c’era bisogno di un segnale, e il francese l’ha dato, vincendo una speciale e stando a ridosso del podio fino al banale errore che gli è costato carissimo. Quest’ultimo però non pregiudica la prestazione di Pierre-Louis, che ha sfruttanto in modo perfetto il vantaggio datogli dalla posizione di partenza il venerdì ed è rimasto su alti livelli anche il sabato fino al contatto con la roccia a bordo strada. Ha corso un ottimo rally e questo, stavolta, nessuno glielo può togliere. L’importante ora è resettare tutto e concentrarsi sulla Sardegna. Obiettivo? Un venerdì da urlo come quello del Portogallo.

WRC-2: che peccato per Solberg!

Spostandoci sul WRC-2, i tanti piloti di alto livello hanno reso la battaglia più feroce che mai. A spuntarla, per tutto il weekend, è stato Oliver Solberg, che pur partendo per primo il venerdì ha praticamente sbaragliato la concorrenza sulla falsa riga di Rovanperä nella classe regina, lasciando agli altri le briciole. Chi ne ha raccolte di più è stato Gus Greensmith, che alla fine ha “rubato” la vittoria allo svedese approfittando della scellerata penalità ricevuta da quest’ultimo.

Gus è stato bravo ad rispondere presente e a rimanere sul pezzo per tutto il rally, evitando errori di sorta. Più sfortunato l’altro pilota Toksport sul podio, Andreas Mikkelsen, velocissimo per tutto il weekend ma bloccato da una foratura che gli ha tolto la chance di vittoria. Lanciatissimo anche Adrien Fourmaux, che di forature ne ha avute due e che è riuscito a portare a casa un punticino (due se si conta la Power Stage) solo grazie alla grande velocità che gli ha permesso di rimonare il tempo perso.

Yohan Rossel conserva la leadership del campionato con un 4° posto che da di vittoria, vista la velocità delle Skoda e le difficoltà incontrate dal francese, che non è sicuramente tra i più veloci sullo sterrato. 5° Teemu Suninen, anche lui fermato da una foratura ma bravo a rimanere veloce tutto il weekend. Il finlandese ora deve concentrarsi e tenere giù il piede, anche perché sia mai non arrivi una chiamata dal team Hyundai Rally1 per sostituire Breen.

Ottima gara anche per Marco Bulacia e per l’irlandese Josh McErlean, altro pilota indiziato per il post-Breen.

Prossimo appuntamento tra pochissimo, dall’1 al 4 giugno in Sardegna!

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