Mercedes W14, un’auto “fastidiosamente morta” in curva

Mercedes W14, un’auto “fastidiosamente morta” in curva

11 Agosto 2023 0 Di Ivan Mancini

James Allison ha definito la Mercedes W14 un’auto “fastidiosamente morta” in percorrenza curva, evidenziandone alcune caratteristiche negative.
 

Tra il Gran Premio del Bahrain, gara inaugurale del campionato, e il Gran Premio del Belgio, dodicesima e ultima tappa prima della pausa estiva, Mercedes ha sicuramente mostrato un’evoluzione non indifferente sul piano prestazionale. Nel giro di poche gare, complice un profondo restyling delle pance laterali, la scuderia tedesca è rapidamente balzata al secondo posto nella classifica Costruttori, disarcionando un’Aston Martin fino a quel momento regina incontrastata del centrogruppo grazie ad un redivivo Alonso.

Nonostante gli indiscussi progressi, la monoposto delle Frecce d’Argento ha però mantenuto nel suo DNA una generale difficoltà nel trovare il giusto assetto e la giusta maneggevolezza. Una caratteristica intrinseca, questa, che ha oltremodo complicato la vita agli ingegneri tedeschi, costringendoli ad uno sforzo maggiore nel tentativo di mettere nelle mani di Hamilton e Russell una monoposto in grado di soddisfare le esigenze dei due piloti inglesi e di assecondarli nel loro stile di guida.

 

W14, un’auto instabile in ingresso e morta in percorrenza curva

È proprio di questo sforzo che James Allison, Direttore Tecnico Mercedes, ha ampiamente parlato in un Q&A pubblicato sul sito ufficiale della scuderia tedesca.

Avere un buon carico aerodinamico di fondo è sempre una buona cosa. Ma stiamo anche cercando di rendere la macchina più rassicurante per i piloti quando entrano in curva, perché sembra troppo, troppo reattiva in ingresso. Quando poi arriva al punto di corda, invece, abbiamo il problema opposto, vogliamo che la macchina sia aggressiva all’anteriore ma non lo è. È instabile quando giri prima la ruota e poi è fastidiosamente morta quando i piloti arrivano all’apex. Vogliamo che sia il contrario. Questo è ciò su cui stiamo lavorando“.

Alle parole di Allison ha fatto eco Toto Wolff, che ha ribadito con maggiore fermezza il concetto del Direttore Tecnico. “Dobbiamo dare ai piloti un’auto e una piattaforma più affidabili per quanto riguarda il bilanciamento e il feeling. Non si tratta di carico aerodinamico assoluto, piuttosto sapere che la macchina sarà stabile quando entreranno in curva. Non è così per ora. È un obiettivo importante per noi, in quanto darà ai piloti più fiducia e con ciò arriveranno maggiori prestazioni“.

James Allison, test prestagionali del 2020.
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c: Photo Florent Gooden / DPPI.

 

Obiettivo 2024

James Allison ha poi proseguito l’intervista lasciando trapelare un’informazione importante in merito alle prossime gare stagionali. “All’inizio dell’anno eravamo la quarta scuderia più veloce, guardavamo i nostri clienti batterci in pista e questo è stato frustrante. Anche Ferrari ci stava battendo. A poco a poco però ce li stiamo lasciando alle spalle. Tutto sta giocando un ruolo importante [in questa evoluzione, ndr]. Dalla strategia all’ingegneria, all’affidabilità, alla produzione e ai piloti che sono metronomici nella loro capacità di trasformare le mezze opportunità in punti. Anche se non è all’altezza dei nostri obiettivi iniziali, garantire la P2 è comunque davvero importante per tutti noi. Soprattutto nella seconda metà della stagione, quando le energie verranno dedicate allo sviluppo della W15“.

Riflettori puntati, dunque, sul 2024, nella speranza che la prossima vettura sia una lontana parente delle precedenti due monoposto ad effetto suolo. “In questa fase dell’anno la galleria del vento è fortemente focalizzata sul 2024. Gran parte dell’ufficio di disegno, della dinamica dei veicoli, dello sviluppo degli articoli di produzione a lungo termine stanno iniziando a riordinare le proprie idee. Dalla pausa estiva in poi, l’auto del prossimo anno sarà al centro dei nostri obiettivi. Ma questo offre anche delle opportunità per la W14“.

Mercedes Ferrari GP Belgio
Mercedes e ferrari in lotta durante il GP del Belgio.
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