I top e flop del weekend di Formula 2 a Zandvoort

I top e flop del weekend di Formula 2 a Zandvoort

28 Agosto 2023 0 Di Federico Mantovani

Nel weekend più strano e rocambolesco dell’anno, i big escono di scena con errori da principianti, ed emergono invece nuovi piloti dalle retrovie, che hanno mostrato il proprio talento. Chi saranno i promossi ed i bocciati del weekend olandese?

Top numero 1: Clement Novalak

Finalmente!

Questa è senza dubbio stata la sua miglior prestazione in Formula 2, con grande distacco in confronto alle altre. Il pilota Trident ha già dimostrato di essere veloce con la pista umida, come in Austria, ma a Zandvoort si è superato: grazie ad una strategia fortunata e ad un buon ritmo, Clement non ha avuto rivali ed ha portato a casa la prima vittoria nel campionato

Top numero 2: Jak Crawford

Polesitter

Il giovane americano ha approfittato di una qualifica caotica per prendersi la Pole position. In gara dimostra di avere passo, ma Maloney e Novalak si sono dimostrati più efficaci quando la pista era umida, e perciò Crawford si deve “accontentare” del 3° posto, ovvero il primo podio in una Feature Race.

Top numero 3: Zane Maloney

In palla

Il pilota Carin guida da vero esperto in Olanda: in qualifica è fortunato ma anche bravo a fare il giro al momento giusto, ed ottiene così il quarto tempo. Inoltre, si dimostra competitivo quando la pista è umida, e riesce con un bel sorpasso all’esterno a sopravanzare Crawford.Nel finale di gara riesce pure a difendersi dagli attacchi di quest’ultimo. Solo il rientro sotto Safety Car di Novalak ha impedito al ragazzo delle Barbados di vincere la gara.

Top numero 4: Richard Verschoor

Attento

A casa sua e del suo team, Verschoor è stato bravo e fortunato. La sua qualifica è tutt’altro che perfetta, ma l’olandese non sbaglia nei primi giri caotici e col pit-stop sotto SC riesce a risalire fino alla quarta posizione, che manterrà fino alla fine.

Top numero 5: Isack Hadjar

Successo a metà

Il francese è l’unico che avrà un ricordo positivo della Sprint Race fantasma. Infatti, Hadjar non sbaglia in partenza e mantiene la leadership fino all’interruzione della gara. Anche per lui questa è la prima “vittoria” nella categoria. In Feature Race non commette errori e recupera dalla nona posizione fino alla sesta.

Menzione onorevole: Halo

Salvavite

Questa invenzione ha salvato già tante vite, e senza di esso, Ralph Boschung rischiava di farsi molto più male nell’incidente della Sprint, nella quale lo svizzero si è ritrovato la macchina del compagno di Maini davanti agli occhi. Per fortuna, ancora una volta da quando è stato inventato l’halo, il pilota è uscito illeso dalla vettura.

Ma non è tutto oro quel che luccica, ora è il momento dei bocciati!

Flop numero 1: La sfortuna dei piloti PREMA

Weekend disastroso

Come lo scorso, pure questo weekend è da dimenticare per i piloti del team italiano. Dopo mezza curva, sia Bearman che Vesti si ritrovano in testacoda. Il primo per un suo errore, mentre il secondo a causa del tamponamento di Correa. Da lì inizia la rimonta, che ha il suo picco nel momento dell’incidente di Pourchaire, avversario in campionato di Vesti. Grazie al doppio pit-stop, i due piloti escono dai box ritrovandosi clamorosamente in zona punti. Ma da lì, disastro. Vesti, dopo poche centinaia di metri, vede le sue gomme posteriori staccarsi, ed è costretto al ritiro. Bearman, che era 6°, riesce a superare Martins in curva 1, ma dopo 2 curve il francese lo butta contro il muro costringendolo al ritiro. Altro weekend nero per i piloti PREMA.

Flop numero 2: Theo Pourchaire

Immaturo

Era la grande occasione. Il pilota ART, leader del campionato, si ritrova in quinta posizione, con Doohan fuori gara, Iwasa in fondo alla classifica per un contatto con Maini, i due PREMA indietro per un testacoda, e Martins nelle ultime posizioni per un lungo. A Theo bastava poco per allungare prepotentemente classifica. Per la seconda volta di fila, i meccanici ART eseguono il pit-stop più velocemente dei meccanici Hitech, e grazie ad un overcut su Hauger, Maloney e Crawford, Theo si ritrova in lotta per la vittoria. Ma dopo poche curve, il francese perde il controllo della vettura e finisce contro il muro, buttando via un’occasione incredibile sia per il campionato, che per dimostrare di essere maturato abbastanza per meritarsi un sedile in F1 nel 2024.

Flop numero 3: Ayumu Iwasa

Recidivo

Il giapponese non ha imparato la lezione di Spa: alla ripartenza prova un sorpasso rischioso su Maini. Risultato: contatto, uscita di pista, penalità e gara rovinata. Anche per lui occasione buttata di recuperare punti in campionato.

Flop numero 4: Jack Doohan

Erroraccio

Anche l’australiano rovina la sua gara per un errore mentre la pista era umida. Infatti, Jack si gira ancora prima di partire, nella partenza sotto SC, e dal punto in cui finisce non riesce più a ripartire. Peccato, perché era in gran forma.

Flop numero 5: Victor Martins

Un passo indietro

Dopo un periodo molto positivo, torna il Martins di inizio anno, ovvero quello degli sciocchi errori. In partenza finisce lungo in curva 1, sia per evitare Bearman, che per una staccata calibrata non perfettamente. Dopo una buona rimonta e grazie ad una buona strategia, si ritrova alla ripartenza dopo la SC in quinta posizione, ma la perde subito venendo superato da Bearman. A causa del nervosismo e la voglia di strafare, Victor riprova l’attacco all’inglese, ma finisce col buttarlo fuori. I 10 secondi di penalità che gli vengono inflitti lo fanno scalare in nona posizione.

Menzione disonorevole: Roman Stanek

In difficoltà

Fin da inizio anno si è dimostrato più veloce di Novalak, ma a Zandvoort il francese fa la differenza, mentre lui rimane nelle posizioni di rincalzo e non riesce nemmeno a rientrare in zona punti, terminando la gara dietro a piloti che hanno subito pure delle penalità, come Correa e Martins.

+ posts