Le critiche verso Leclerc sono diventate un problema: adesso basta

Le critiche verso Leclerc sono diventate un problema: adesso basta

17 Settembre 2023 0 Di Nicola Sotgia

Tra commenti social e propaganda dei media sportivi Iberici, la situazione sta chiaramente sfuggendo di mano. L’odio verso Leclerc sembra eccessivo

Domenica 17 Settembre 2023. Il GP di Singapore 2023 è appena andato in archivio. Per i tifosi del Belpaese, la giornata è stata veramente speciale. Un qualcosa di fenomenale, quasi magico. Dirige l’orchestra Carlos Sainz, colui che sfoggia il numero 55. Lui, che quest’oggi ha saputo mescolare enorme intelligenza tattica, velocità e caparbietà. Un risultato eccezionale, che può ridare fiducia all’ambiente del Cavallino Rampante. Bravo Carlitos, bravi tutti in casa Ferrari. Solo gioie, o, almeno si pensa. Già, perché in questa giornata trionfale, il Cavallino s’azzoppa. Il puledro di razza soffre, ma sembra non accorgersene. Il fantino sofferente si chiama Charles Leclerc. Quest’ultimo, sempre impeccabile, con stile da vero gentleman, si trova adesso sormontato da pesanti critiche.

Se vinci, non hai motivo di subire attacchi. Quando le cose vanno bene, il carro è sempre bello carico, tutti pronti a far parte della cavalcata trionfale. Se perdi, automaticamente diventi un bersaglio. Le persone ti girano le spalle e, quelli che fino a ieri ti ereggevano a salvatore della patria, oggi nemmeno volgono il loro sguardo verso il tuo. Classico gioco dello yo-yo: up and down, su e giù come nelle montagne russe. On-off, come una luce che si accende e spegne in pochi millesimi di secondo. Ha le spalle belle larghe, Charles Leclerc. Uno dai sani valori, fatti di lealtà verso le persone. Essere un tipo come lui non è mica facile. Pensa dover sorreggere le speranze di milioni di tifosi sul groppone. E se lo fai, senza mai lamentarti o ricorrere a subdole scappatoie, il tutto vale il doppio.

Dicevamo che Leclerc è uno educato, mai sopra le righe, rispettoso fin troppo degli ordini di scuderia. Se le cose non girano, è sempre facile scaricare il barile. E invece no. Se ti chiami Charles, quello con il numero 16 dipinto di bianco, non lo farai in nessun caso: “No ragazzi, colpa mia. Oggi ho sbagliato io, niente da dire”. Già, perché uno come lui, le responsabilità se le prende tutte, probabilmente più del dovuto. Nel mondo è facile cambiare bandiera, scordandosi di chi si sosteneva fino a pochi secondi prima. I risultati? Bah, anche quelli vanno a ramengo. Piovono critiche verso un sette volte Iridato come Lewis Hamilton, figuriamoci se le risparmiano a Leclerc.

Forse, più che critiche, Charles sta subendo una vera e propria macchina del fango. Impressionante come ci si dimentichi del recente passato. Gare come quella di Bahrein 2019 (in cui Hamilton lodò e consolò il Monegasco), o Monza dello stesso anno. Incredibile di come, colui che venne eletto a salvatore del Cavallino Rampante, possa diventare un nulla cosmico. Sembra un copione già scritto, sulla falsariga del capitolo numero 5, quello in cui il malcapitato si chiama Sebastian Vettel. In gioco ci sono molteplici elementi: credibilità, emotività e persino la psiche. Viviamo in un pianeta che corre veloce, in cui rimpiazzare gli oggetti non è mai stato così semplice. A quanto pare, lo stesso avviene con le persone, quelle fatte in carne, ossa e sentimenti.

Nel tritatutto mediatico, sembra esservi finito anche Charles Leclerc. Una macina spietata, propagandata dalla stampa Iberica e, purtroppo, dai tantissimi leoni da tastiera che popolano i social media. Per Marca, la vittoria di Sainz ha dato il via libera a tutto questo. E non si tratta di dubitare del talento di Leclerc, ma si va ben oltre. Articoli menzogneri, punti di vista messi in atto a screditare pubblicamente il monegasco. Le cose stanno sfuggendo di mano. La F1 è lo sport più bello del mondo, quello composto da passione e adrenalina, non da becero tifo da stadio. Bollare Charles come “Al Principito le han dado un doble KO de los de Mike Tyson” non va bene. Se cacci fuori un titolo del genere non sei uno che fa informazione.

Charles Leclerc, Ferrari, critiche, Sainz, Marca
Screenshot dell’articolo che Marca ha pubblicato dopo il GP di Singapore 2023

Per giunta, il tutto è un qualcosa di unilaterale. Dalla parte di Leclerc, non vi è mai stata una critica verso qualcuno o qualcosa, per dovendo subire enormi errori strategici nella passata stagione (link per il confronto tra Sainz e Leclerc, con annessi errori strategici). Questo non succede dall’altra parte della barricata (non direttamente da Sainz, questo deve essere chiaro), da dove piovono critiche ingenerose e infondate ai danni del monegasco. Fuori Pista, che ama il motorsport e osserva le cose in modo oggettivo, non può smettere di riportare la verità. Per questo, è giusto affermare che il supporto andrebbe verso un’intera scuderia, senza dividere il tifo in due blocchi, quasi fossero questioni politiche in stile USA-URSS di decenni or sono.

Quando Carlos Sainz arrancava nella prima parte del 2022, tutti lo hanno difeso, coccolato e aspettato. Qualche critica è saltata fuori e, del resto, sarebbe da ingiusti non ammetterlo. Però, nessuno lo ha mai attaccato sul piano personale, non ledendo mai alcun sentimento. Diverso il trattamento riservato al compagno di squadra, riportato dai media come “il nuovo Gilles Villeneuve”, innalzato e poi sbattuto verso il suolo ad ogni suo piccolo errore. E non fa effetto nemmeno la sua pacatezza nelle interviste, il suo addossarsi le colpe, quasi esageratamente. Ci si chiede il perché di tutto questo. Che ha fatto di male Charles Leclerc? Un dilemma di cui non se ne viene a capo.

Una cosa è certa. Il talento non si perde. Mica è Space Jam, in cui creature aliene rubarono le abilità al leggendario Michael Jordan. Charles non ha mica scordato come si guida, anche se “il meccanismo della salita e rapida discesa sul carro” vuol far credere tutto ciò. Sarebbe da disonesti affermarlo, stessa identica cosa del rimuovere le pole position conquistate, o tutte le gare stupende portate a termine. Di questi tempi, essere Leclerc non è affatto facile. Uscire dalle difficoltà è complicato, ma, uno con la sua tempra può e deve farcela. Talento e perseveranza portano al trionfo e, ovviamente, il Monegasco lo sa.

Sarebbe bello smentire Marca, Antonio Lobato e compagnia cantante, insieme a tutti quei pseudo amanti del motorsport – community ormai divisa in fazioni, altro che tifosi della Formula 1 – che portano avanti questa linea editoriale o insulti gratuiti sui social media. Giusto includere anche tutti quelli che hanno prima innalzato Charles e poi mollato bruscamente, appena palesate le prime difficoltà. Per non citare quelli che smentiscono i fatti appurati, ovvero una vettura che maggiormente si sposa alle caratteristiche di guida di Sainz. Tutti dettagli, che se incorporati tra loro, tirano fuori un vero e proprio arsenale di ingiustizie.

Con le giuste condizioni, Charles ritornerà in vetta, zittendo critici e stampa ostile. Nel frattempo, un daghe come incoraggiamento, ci sta tutto.

Seguici sui nostri canali social!

Sei un grande appassionato della Formula 1? Vuoi seguire tutte le news sulla Formula 1? Bene! Seguici sui nostri canali Instagram, Telegram e TikTok! Nessun costo, tutto gratis. Mi raccomando, se ritieni interessanti i nostri articoli, condividili con chi vuoi. Buon proseguimento di lettura sul nostro sito!

Website | + posts

Appassionato della Formula 1 dei bei tempi.
Sempre al passo del Mondo d'oggi.