WRC | Top e Flop – Rally Europa Centrale
31 Ottobre 2023Questa volta i piloti da menzionare tra i Top e i Flop del WRC sono tantissimi. E quindi cominciamo subito senza indugi!
Top
Kalle Rovanperä

Chi se non Kalle Rovanperä come primo Top del weekend? Il finlandese si mette in condizione di poter mettere un’enorme pressione sulle spalle di Evans con una prestazione super al venerdì, tanto che Elfyn sbaglia al sabato e gli lascia strada libera. Secondo titolo in carriera di fila e una carriera che ormai lo vede come uno dei campionissimi del WRC a soli 23 anni d’età. Semplicemente Kalle.
Thierry Neuville

Thierry Neuville torna a vincere e lo fa con una prestazione superlativa, pur facilitato da Rovanperä che ha alzato il piede. Il belga però ha impresso un gran ritmo e sfoderato una velocità che non tutti sono riusciti ad eguagliare. È probabile che queste siano prove in vista del 2024, dove proverà di nuovo a vincere il titolo. Good job Thierry.
Adrien Fourmaux

Il francese di M-Sport, sponda Rally2, fa un vero e proprio miracolo recuperando oltre un minuto a Lindholm tra venerdì e sabato, vincendo tutte le prove del terzo giorno e portandosi a casa il rally per la categoria. Peccato che non fosse iscritto per segnare punti nel WRC-2, altrimenti sarebbe stato un bel boost anche per la classifica piloti. In Giappone sarà sulla Puma Rally1 e nel 2024…chissà. C’è una Puma che aspetta.
Andreas Mikkelsen

Esce di strada, non entra nemmeno in top 10. E allora perché è nei top? Perché gli serviva vincere la Power Stage per portarsi a casa un titolo che fino a maggio nessuno avrebbe pensato potesse andare a lui, che non aveva ancora un programma WRC-2 in mano. E invece Andreas Mikkelsen ha centrato l’obiettivo e ha concluso anzitempo la sfida tra lui, Rossel e Greensmith. Evergreen.
Il rally

È stato un rally segnato da ottimi percorsi che hanno messo in difficoltà team e piloti, rendendo l’evento più imprevedibile che mai anche grazie alle condizioni atmosferiche. Ciò che abbiamo visto in questo Rally dell’Europa Centrale è tutto ciò di cui ha bisogno un rally su asfalto, tranne gli spettatori troppo vicini alle vetture in prova. Ha il potenziale per diventare un futuro classico del calendario. Che debutto!
Menzioni speciali: Nicolas Ciamin e Grégoire Munster
Meritano una menzione speciale Nicolas Ciamin e Grégoire Munster. Il primo ha centrato la prima vittoria in carriera nel WRC-2 con un bel weekend. Il secondo i primi punti in top class con una prestazione solida e senza errori, degna di un rookie con del talento. Bravi!
Flop
Elfyn Evans

L’errore del sabato pesa, soprattutto perché ha fatto venire a galla un tallone d’achille di Elfyn Evans. Quando è sotto pressione, il gallese spesso sbaglia e questa volta è stato così. Nelle ultime quattro stagioni è arrivato per tre volte vicino al titolo, ma in tutte e tre le occasioni gli è mancato qualcosa. Questa volta l’errore di guida è stato brutto. Peccato.
Esapekka Lappi

Mamma mia che erroraccio per Esapekka Lappi. Terzo ritiro negli ultimi quattro rally e un 2023 che è cambiato da così, a così (in peggio) come dice una famosa pubblicità di biscotti italiani. Sembra essersi perso e non sembra esserci speranza di recuperarlo almeno per l’ultimo rally dell’anno. Nel 2024 farà probabilmente il part-time e quindi lo vedremo meno. Che fai Pekka?
Pierre-Louis Loubet

Ok che ha dovuto cambiare navigatore perchè Gilsoul se n’è andato, ok che la Puma gli ha ancora una volta messo i bastoni tra le ruote. Ma le scuse finiscono qui, perché Pierre-Louis Loubet oggettivamente avrebbe potuto fare di più, anche perché Munster ha chiuso il suo secondo rally sulla Puma davanti a lui. La velocità sembra non esserci, al netto degli errori (che continuano ad esserci). Male, anche perché chiude la stagione (in Giappone non ci sarà) con soli 29 punti, meno di Solberg che corre nel WRC-2. Tempo scaduto?
Yohan Rossel

Avrebbe dovuto fare una grande prestazione, secondo i pronostici. Ed invece Yohan Rossel si è sciolto come neve al sole. Il francese era a caccia del titolo mondiale ma un errore al venerdì lo ha visto uscire di strada e terminare anzitempo la gara. Pesa tanto perché l’occasione, sull’asfalto, era più che ghiotta e Rossel su fondi del genere difficilmente sbaglia. Ora testa al 2024 perché il migliorament, soprattutto sullo sterrato, è stato grande e lo proietta tra i favoriti per il prossimo anno. Amaro in bocca.
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