McLaren: passo avanti con le gomme usate, ma manca qualcosa
8 Novembre 2023McLaren credeva di poter essere agli stessi livelli della Red Bull per poter lottare con Max Verstappen nel primo stint del Gp del Brasile. É migliorata ma non a sufficienza.
Dopo il secondo pacchetto di aggiornamenti per le McLaren introdotto a Singapore, le prestazioni della monoposto sono ulteriormente migliorate. Sono migliorate sia sulla questione del tempo sia sulla gestione delle gomme, diventate molto più dolci rispetto ai primi due terzi della stagione. Il progetto di Andrea Stella ha portato il team a essere la seconda squadra di riferimento per risultati nella seconda metà del 2023.

Nel Gran Premio di San Paõlo abbiamo assistito all’ennesima prova di forza del pilota britannico: Lando Norris è stato l’unico a mantenere un distacco accettabile dall’impeccabile Max Verstappen, facendo anche un primo stint di gara con le gomme Soft. Fu così competitivo che ha fatto pensare al team di poter lottare per la vittoria. Nel primo stint Norris è riuscito a contenere il distacco da Verstappen, ma, causa dell’usura delle gomme che si sono fatte sentire prima del primo pit stop, la situazione si è evoluta, prendendo Max in via definitiva. Stella è stato chiaro: non è questione di aria sporca, ma la ancor migliore gestione gomme di cui può disporre la RB19 nei confronti della McLaren e delle altre scuderie in pista.
Le parole di Andrea Stella
“Non possiamo fare molto con questa macchina. La vettura è migliorata con l’aggiornamento arrivato a Singapore in termini di gestione degli pneumatici, ma non abbastanza per poter competere con la Red Bull soprattutto quando il degrado è elevato come oggi. E abbiamo visto anche altre monoposto avere un degrado notevole come Mercedes e Ferrari”.
“Non siamo riusciti ad andare in testa al via, vi siamo andati molto vicini. Ma dopo la partenza le nostre gomme hanno iniziato a surriscaldarsi e abbiamo avuto bisogno di arrivare al giro target per avere un buon ritmo, anche perché Alonso non era così lontano da noi. Sembrava che potesse girare al nostro ritmo e stare dietro a noi. Ma certamente nel primo stint abbiamo davvero spinto”.