F1 | Le parole di Russell sul circuito di Las Vegas

F1 | Le parole di Russell sul circuito di Las Vegas

17 Novembre 2023 0 Di Luca Villani

Intervistato in merito al tracciato americano, George Russell ha dichiarato come secondo lui quest’ultimo “non sarà iconico” per la F1

Il Las Vegas Strip Circuit, la cui prima edizione si svolgerà questo weekend, è caratterizzata da lunghi rettilinei e curve molto lente, ed è destinata a mettere a dura prova le capacità dei piloti a causa di una serie di sfide come la mancanza di temperatura delle gomme e la mancanza dell’effetto scia a causa delle ali a basso carico aerodinamico.

Secondo Russell infatti, questi ed altri problemi potrebbero portare Las Vegas a non essere ricordata positivamente da molti appassionati. Le ali posteriori più sottili, per esempio, spesso favoriscono meno sorpassi poiché la resistenza è già ridotta, il che significa che è possibile formare treni nelle zone DRS. Il britannico evidenzia inoltre l’altezza delle monoposto come una potenziale area che potrebbe creare o distruggere il fine settimana a causa dei dossi.

Intervistato in merito al tracciato americano, George Russell ha dichiarato come secondo lui quest'ultimo "non sarà iconico" per la F1

Le parole di George

“Sicuramente non sarà un circuito iconico in termini di layout” ha affermato il pilota Mercedes ai microfoni di racingnews365.com, rispondendo alla domanda sui propri pareri sulla pista.

Russell ha poi aggiunto: “non sono sicuro di quanto sarà bella la gara a causa dei lunghi rettilinei, ma siccome abbiamo tutti un carico aerodinamico minimo, l’effetto scia non sarà così elevato. Con il DRS arrivi a guadagnare circa un decimo per rettilineo e se lo confronti con altri tracciati ​​dove arrivi a guadagnare anche sei decimi, superare sicuramente non sarà semplice come si potrebbe pensare.”

Riguardo le complessità del circuito ha dichiarato: “la cosa più importante saranno le gomme: con queste condizioni fredde e i lunghi rettilinei, la temperatura di esse sarà molto bassa e incline al graining. La difficoltà sarà trovare l’equilibrio tra prestazioni in qualifica e gara: imparando il circuito ed i dossi della pista però, potremmo essere in grado di trovare una traiettoria più fluida lungo il rettilineo, evitando di dover alzare la vettura e perdere prestazioni.”

“Inoltre non abbiamo serie cadette di supporto qui, il che significa che ogni volta che guidiamo ci sarà un enorme reset, soprattutto durante la notte. Il primo giro in FP1 e le FP3 saranno co condizioni di estrema polvere e sporcizia, visto che nessuno avrà guidato lì per più di 24 ore” ha detto, per concludere.

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- Roma, 01/07