MotoGP | Miguel Oliveira può lottare per il mondiale?
16 Febbraio 2021Chi un anno fa avrebbe puntato anche solo un euro su una vittoria del portoghese? Probabilmente nessuno, ma l’incredibile sviluppo della KTM gli ha permesso di diventare la rivelazione del 2020.

Miguel Angelo Falcao de Oliveira, noto come Miguel Oliveira, è un pilota portoghese classe 1995 del team di MotoGP Red Bull KTM Factory Racing ed è compagno di squadra di Brad Binder. Per lui quella del 2020 sarà la terza stagione nella classe regina.
Ottiene i primi successi nel 2005 vincendo per due anni consecutivi il campionato Portoghese MiniGP e nel 2008 partecipa alla Red Bull MotoGP Rookies Cup, vincendo due gare. Nel 2009 si iscrive al campionato spagnolo di velocità classe 125, conquistando il terzo posto. L’anno seguente finisce secondo dietro al rivale Maverick Viñales, a soli due punti dallo spagnolo. Nello stesso anno partecipa anche al campionato europeo di velocità e anche lì viene preceduto da Viñales.
Il grande salto arriva nel 2011, quando esordisce nel mondiale 125 con il team Andalucia Banca Civic. Miguel ottiene come miglior risultato un settimo posto nel GP di Spagna e in seguito salterà le ultime quattro gare del campionato a causa di un infortunio.
Dopo diversi anni nella classe leggera, finalmente nel 2015 trova un’occasione per dimostrare di che stoffa è fatto: viene ingaggiato dalla KTM che lo porta sei volte al successo e al secondo posto nella classifica piloti.

Nel 2016 passa in Moto2 con il team Leopard Racing che gli affida una Kalex. È però una stagione sfortunata, in quanto è costretto a saltare diversi appuntamenti a causa di una frattura della clavicola destra.
Il 2017 segna il suo ritorno al team Red Bull KTM Ajo, questa volta però nella categoria di mezzo. Nel Gran Premio di Argentina sigla la sua prima pole position in Moto2 terminando poi secondo in gara. Conclude il campionato al 3° posto con 241 punti, ma migliorerà nel 2018 dove terminerà al 2° posto dietro a Pecco Bagnaia.
Il 2019 vede Oliveira approdare in MotoGP con la KTM del team Tech 3. Dopo una stagione per ambientarsi, i primi risultati arrivano nel 2020. Vince in Austria in maniera rocambolesca in seguito ad un duello all’ultimo sangue tra Pol Espargarò e Jack Miller. Ma dimostra il suo vero valore nel GP conclusivo, che lo vede trionfare sul circuito di casa letteralmente stracciando i suoi avversari.
Per il 2021 la KTM ha deciso di portarlo nel team ufficiale. Difficilmente lotterà per il mondiale già da quest’anno anche perché la casa austriaca, che non potrà più testare la moto con la stessa frequenza del passato, non ha ancora colmato totalmente il gap con le altre marche: infatti in alcune circostanze tutte e quattro le KTM in griglia hanno faticato, e come il 2020 ci ha insegnato, per vincere il campionato serve molta costanza.
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