Regolamento 2005: come spezzare un dominio

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La Formula 1 in questi ultimi anni sta vivendo un periodo di dominio Mercedes/Hamilton. Non è il primo della storia di questo sport, basti pensare anche solo a quello Ferrari/Schumacher nei primi anni 2000.

Sembra essere passata una vita con tutti i cambiamenti, le evoluzioni e sviluppi che ci sono stati nel tempo: dai piloti alle vetture, dai circuiti ai regolamenti.

Domini così prolungati generano malcontenti nelle altre scuderie, che scalpitano per poter trionfare. La Federazione non può restare a guardare, deve apportare delle modifiche volte ad un cambiamento generando però una reazione a catena di lamentele.

Nel 2022, sempre che non venga posticipato, entrerà in vigore il nuovo regolamento che riguarderà le vetture ed il budget a disposizione, con lo scopo di creare più equilibrio tra i team. Se si rivelasse funzionale alla fine del dominio Mercedes questo non lo sappiamo; l’unica cosa certa è che ci si augura ci siano più duelli, lotte tra le varie scuderie.

Un regolamento che di fatto ha portato all’inizio di una nuova era lo abbiamo visto nel 2005.

COME SI ARRIVA AL NUOVO REGOLAMENTO?

Ferrari è la forza, la superpotenza di quegli anni, la stagione 2004 sancisce l’ennesimo trionfo: 6° e consucutivo titolo costruttori e 7° mondiale per Michael Schumacher, il quale tocca l’apice della sua carriera. Il tedesco diventa leggenda superando Fangio nella classifica dei Campionissimi. L’intera Scuderia e i tifosi sono entusiasti di affrontare il 2005, ma si sa, la tempesta è dietro l’angolo.

La supremazia del Cavallino rampante era stata tale da aver coalizzato tutti contro Maranello. I team diretti inseguitori avevano sete di vittoria, cercata con i “simboli” della nuova generazione di piloti, Fernando Alonso per Renault e Kimi Raikkonen con la McLaren.

Questo, aggiunto all’aumentare la sicurezza causò l’intervento di Max Mosley, presidente della FIA. Bisognva ridurre le prestazioni delle vetture, e per questo tutti erano d’accordo sulla necessità di intervenire; d’altronde si arrivava da una stagione in cui su quasi tutte le piste venivano infranti i record di velocità, con punte massime superiori ai 370 km/h.

La diversità di vedute era sul come intervenire.

IL NUOVO REGOLAMENTO

«Dopo mesi di discussioni e disaccordi anche gravi, mi sento di annunciare un punto di partenza per il futuro della F1. Si era parlato di scissione, ora viaggiamo tutti nella stessa direzione».

Esordisce così Mosley al momento dell’annuncio del regolamento entrato in vigore nel Dicembre 2004.

Perchè tutte queste complicazioni?

Semplice! Con le novità regolamentari, si vannno a intaccare i punti di forza della nuova Ferrari, la F2005, gli stessi che hanno reso leggendarie e imprendibili le sue antenate. Il quadro d’assieme è sicuramente sconvolto, tanto è vero che tutte le scuderie definiscono la stagione 2005 come un gigantesco punto interrogativo. Resta da capire se sarà anche capovolto, con la Ferrari non più lepre ma inseguitrice.

In men che non si dica, il clima si scalda.

Cosa prevede il regolamento? Vengono toccati diversi aspetti, alcuni considerati validi da tutti, altri meno.

Aerodinamica

Subiscono una variazione l’ala anteriore, ora più alta; i profili superiori dell’alettone posteriore, spostati in avanti causando una perdita di carico; il fondo vettura (questo un forte vincolo); altezza del diffusore posteriore, la quale viene limitata.

Motore

Il propulsore deve durare per 2 GP completi (se la sostituzione avviene dopo la sessione di qualifica del sabato, il pilota viene retrocesso a fondo schieramento; nessuna penalità è invece prevista per chi non conclude un Gran Premio e sostituisce il motore prima della gara successiva).

Pneumatici

La questione pneumatici è quella su cui si è maggiormente discusso. Il nuovo regolamento prevede in occasione dei pit-stop si può rifornire, ma non sostituire i pneumatici, salvo che per ragioni di sicurezza o per il cambiamento delle condizioni meteo. In caso di foratura, il pneumatico può essere sostituito con uno già usato nelle prove libere. In sostanza, si può usare solo 1 treno di gomme.

Una normativa regolamentare del genere va contro la Ferrari, che da anni collabora con la Bridgestone in quanto l’azienda nipponica, per migliorare le prestazioni della vettura italiana, ha sempre messo in secondo piano la durata delle gomme. Ora invece deve lavorare duramente per ridurre il degrado sulla lunga distanza, a discapito della prestazione. Al contrario, tutte le altre scuderie di alta classifica, come McLaren, Renault, Williams, Bar e Toyota, montano pneumatici Michelin, e la Casa francese ha proprio puntato sullo sviluppo di coperture in grado di completare lunghe distanze con un degrado ridottissimo.

Weekend di gara

Oltre agli aspetti tecnici e legati alla vettura, cambia anche la struttura del weekend di gara.

Per le prove di qualificazione, fino al GP d’Europa del 29 maggio si sono svolte due sessioni, una al sabato e una alla domenica, entrambe su un unico giro lanciato, e per la griglia di partenza valevano i tempi (sommati) di entrambe le sessioni; successivamente, ennesimo ribaltone: abolita la sessione domenicale, è rimasta la sola sessione del sabato, sempre su un unico giro lanciato, da effettuare con a bordo la benzina per la prima parte della corsa.

Variazioni anche per le prove libere, in cui i team classificati dal quinto posto in giù nel campionato precedente (ossia McLaren, Sauber, Red Bull ex Jaguar, Toyota, Jordan e Minardi) possono far girare una terza vettura in entrambe le sessioni di prove libere del venerdì. A guidarla deve essere un pilota in possesso di regolare super licenza.

REAZIONI E CONSEGUENZE

Cercare di riequilibrare i valori in campo può rappresentare un aspetto positivo per lo sport in generale e per lo spettacolo.

Ferrari, però, è in difficoltà. Guarda avanti, consapevole che il mondiale dipende tutto dal lavoro svolto da Bridgestone. Il vantaggio avuto dalle altre scuderie, invece, consente ad alcuni piloti di spiccare: i protagonisti dell’annata sono Alonso e Raikkonen, i migliori talenti della generazione emergente.

Grazie a tutte queste nuove idee, e a qualche modifica minore ma non trascurabile del regolamento tecnico, la FIA ottenne il risultato epocale di spodestare Michael Schumacher e la Ferrari. A fine anno arriveranno solo terzi in entrambe le classifiche.

Per la Rossa e i suoi tifosi una disfatta, per gli avversari un nuovo inizio.

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