Ali flessibili: Cosa sono e la questione Red Bull

Ali flessibili: Cosa sono e la questione Red Bull

2 Giugno 2021 2 Di Prisca Manzoni

In questo mondiale, fin ora molto combattuto, ogni dettaglio conta. Quest’ anno il rumor del paddock sono le ali flessibili, dette in inglese flexi wings, della Red Bull; andiamo ora a vedere cosa sono e cosa cambia per il futuro.

Di per sè, le ali posteriori sono leggermente flessibili. Tuttavia, Lewis Hamilton, nel corso del GP di Spagna, ha notato che quelle del team avversario sono un po’ troppo flessibili, e questo garantirebbe loro di ridurre il drag in rettilineo; di conseguenza, non solo le vetture andrebbero più veloci (Hamilton afferma che riuscivano a guadagnare tre decimi) ma risparimerebbero anche sul carburante. In sintesi, sarebbe come avere un secondo DRS.

“Prove incriminanti” delle ali flessibili della Red Bull. Come si vede, in rettilineo l’ala si piega , dando così un vantaggio di drag. Fonte: fanpage.it

L’articolo 3.8 del regolamento afferma che tutti i compontenti aerodinamici “Devono essere saldamente ancorati al corpo della vettura” e “Rimanere immobili” rispetto a questo stesso. Per garantire che le ali non si stacchino, causando così incidenti e, in generale, problemi di sicurezza, la FIA esegue dei test di carico: se il pezzo si stacca, la macchina non è a norma.

Ovviamente, la macchina del team Red Bull ha passato i load test per essere in pista; tuttavia, alcune squadre, come Mercedes e Mclaren, sono in disaccordo e affermano che la flessione sia troppa. Dunque, la FIA ha affermato che guarderà queste componenti in dettaglio, aumentando la pressione del carico da 700 Nm a 1000 Nm; il controllo, tuttavia, partirebbe dal weekend del Paul Ricard, con una soluzone che scontenta entrambe le parti. Infatti, Reb Bull e team alleati non vorrebbero proprio questi test, mentre Mercedes e Mclaren vorrebbero che venissero fatti prima di Baku, un circuito dove la riduzione del drag comporterebbe un vantaggio significativo, affermando che, in caso di non conformità dell’ala, ci sarebbe abbastanza tempo per sistemare il pezzo.

Un’ulteriore problema emerge con le squadre più piccole, per esempio l’Alfa Romeo, la quale risentirebbe anche da un punto di vista economico: cambiare l’ala, infatti, comporterebbe una spesa che non possono permettersi.

La battaglia, dunque, è dentro e fuori dal paddock e continua con le voci dei team principal: Wolff, infatti, ha affermato che, se l’ala sarà considerata legale, anche Mercedes si adatterà a questo. In risposta, Horner ha accusato la Mercedes di aver avuto un’ala anteriore troppo flessibile a Imola, che Wolff ha difeso dicendo che fosse il modo per controbilanciare la rigidità dell’ala posteriore. E come dimenticarci del DAS, immediatamente tirato in campo da Helmut Marko.

Una guerra, insomma, che sembra uno scontro tra cane e gatto piuttosto che degna di un paddock di Formula Uno ma, come si dice, in amore e in guerra (E dove girando milioni e milioni) tutto è lecito.

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