Zak Brown si esprime sull’indagine di Abu Dhabi.
19 Gennaio 2022Secondo il CEO della McLaren, Zak Brown, le indagini sui fatti di Abu Dhabi devono essere: chiare, trasparenti, oneste.
Dopo che Lewis Hamilton perse il titolo all’ultimo giro del mondiale, la Mercedes fece un’inchiesta di indagine. Ad oggi, la FIA ha avviato una dettagliata indagine sulle regole, riguardanti la safety car, messe in pratica. Zak Brown ritiene che sia importante per la credibilità di questo sport che ai fan venga detta tutta la verità e tutti i perché riguardanti le scelte delle decisioni prese.
Motorsport.com ha chiesto proprio al CEO della McLaren quale sia il danno d’immagine che la controversia di Abu Dhabi ha causato e lo statunitense ha risposto così: “Penso che con tutte le controversie nello sport, col tempo, non appena inizierà la prossima stagione, le ferite inizieranno a rimarginarsi.
“Ma penso che la FIA debba uscire con un: ecco cosa è successo, ecco come e perché pensiamo che sia successo. Ecco cos’era giusto, ecco cos’era sbagliato e qualunque cosa usciranno nel rapporto, per poi dimostrare di aver agito per assicurarsi che non accada di nuovo”.
Secondo la FIA, la colpa della controversia di Abu Dhabi è da attribuire ai fan che hanno frainteso le scelte prese da Michael Masi. Però un gran numero di ammiratori rimane scontento per tali scelte e per come sono state messe in pratica, chiedendo spiegazioni da diverse settimane oramai.
Alcuni se ne sono usciti anche con teorie di cospirazione, secondo le quali dietro alle decisioni del direttore di gara Michael Masi c’era la volontà di riaccendere la lotta per il campionato. Secondo Zak Brown non c’era necessariamente la volontà di compiere un torto a qualcuno.
“Non credo che questa sia stata una decisione maliziosa“, ha detto. “Quindi, per quelli che potrebbero pensare che lo sport sia corrotto, ecc. Non sono d’accordo con questo.
“Penso che potenzialmente si sarebbe potuta prendere una decisione diversa? Sì, probabilmente. Ma voglio aspettare per vedere con cosa se ne esce la FIA.
“Penso che tutti lo abbiamo già visto nello sport, gli arbitri prendono decisioni con cui le persone non sono sempre d’accordo. A volte hanno ragione, a volte hanno torto. Diventa piuttosto eccitante. Ma poi la [nuova] stagione inizia e presto diventa una cosa che, anche se non dimentichi mai, era una cosa del passato“.
Non solo la safety car va rivista
Zak Brown pensa anche che la FIA debba rivedere diverse regole e non solo quelle relative alla safety car, apportando diverse modifiche anchr in altre regole e nella gestione.
“[Guarda] alle penalità dei piloti. Lando [Norris] è stato ad un incidente dal perdere la licenza [l’anno scorso], il che è stato pazzesco, perché non riesco a pensare a nessun momento in cui Lando ha guidato pericolosamente.
“Abbiamo scritto alla FIA e alla F1 a sette gare dalla fine e abbiamo detto che Lando è uno che spinge Perez fuori pista e non tocca gli altri per perdere la patente. Per me, i punti sulla tua patente dovrebbero riguardare la guida pericolosa, non gli incidenti di gara. Quindi sono più interessato a tutto ciò che è stato ripulito perché stavamo correndo e ci siamo preoccupati per Lando.

“Anche se tutti sono concentrati col laser su Abu Dhabi, lo capisco, sto guardando agli ultimi due anni e dobbiamo in qualche modo ripulire tutto questo”.