Albon e la strategia con cui ha conquistato un'”inimmaginabile” Top 10
11 Aprile 2022Albon ha conquistato un punto a Melbourne dopo essere partito ultimo, con le gomme hard che non si usuravano mai, anzi gli permettevano di andare sempre più veloce.
Mentre davanti a tutti Leclerc e la Ferrari dominavano il Gran Premio d’Australia, Alexander Albon ha compiuto un’autentica impresa. Il thailandese partiva dall’ultima piazza per la squalifica dalle qualifiche. Non era infatti stato possibile estrarre il minimo campione di benzina richiesto dalla sua auto. Inoltre, Albon doveva scontare 3 posizioni di penalità per il contatto con Stroll a Jeddah. Eppure, con un capolavoro di strategia e gestione, è riuscito a risalire fino alla Top 10.
Albon ha deciso di partire con gomme hard al fine di tentare una strategia diversa che potesse agevolare la propria rimonta. Questo avrebbe sicuramente ritardato il momento del suo pit stop. Tra le soste degli altri piloti ed aiutato dai ritiri di Sainz e Verstappen, Alex si è ritrovato persino in 7° posizione. Il suo pit stop è arrivato solamente tra il penultimo e l’ultimo giro e così è riuscito a rimanere in zona punti, precisamente in 10° posizione.
Questo significa un prezioso punto per Albon, il primo da quando è in Williams; ed il primo stagionale anche per il team, con Latifi fermo a quota zero. Un risultato totalmente inaspettato, considerando che la Williams è una delle peggiori macchine della griglia, ma soprattutto guardando all’ultima posizione da cui il thailandese scattava.

Albon non ha nascosto la sua grande gioia per questo importante risultato. “Naturalmente, la 10° posizione ci sembrava inimmaginabile. Quando sono entrato nella mia strategia di gara ero 19° o 20° e per molto tempo 18°, ma ha funzionato.“, ha detto Alex nelle parole riportate da GPFans.com.
La hard, a detta del pilota della Williams, si è adattata benissimo alla monoposto. Gli ultimi giri sono stati poi come una lunghissima qualifica. “Non so che cosa c’è in quella gomma, ma la gomma hard si adatta a noi ogni volta che lo mettiamo. È stato bello. Abbiamo lottato duramente ed sono stati come 30 giri di qualifica per noi.“, ha spiegato Albon.
Non avendo graining sulle gomme bianche, con meno benzina Alex diventava sempre più veloce con il passare dei giri. “Le gomme hard erano abbastanza sconosciute fino a quel momento e dato che non avevamo graining le abbiamo tenute tutto il tempo e andavo solo più veloce e più veloce quando il carico di carburante stava diminuendo. Stava solo diventando più veloce.“, ha continuato Albon.
Tutto ciò è evidente se si guarda il passo gara del thailandese. Dopo la partenza e la Safety Car, Albon ha tenuto il ritmo dell’1:26/27 tra il giro 8 e il giro 13, scendendo in un’occasione sotto il muro dell’1:26 (25.7). Dal giro 14 al 20 Alex ha poi abbassato il proprio passo, girando sempre sul piede del 25 medio. Dopo qualche giro alto ed un’altra Safety Car, Albon per 10 tornate ha quasi sempre girato in 1:24. Dal giro 41 ha fatto ancora meglio, completando varie tornate in 23 per poi toccare più volte l’1:22.
Una progressione normale se si considera il quantitativo di benzina che cala, ma che dimostra una praticamente totale assenza di usura sugli pneumatici di Albon. Basti pensare che il suo personale giro veloce è stato in 1:22.589 al 54° giro su quella gomma!

“È una di quelle cose che dobbiamo capire, perché siamo così veloci su quella gomma rispetto agli altri perché a questo punto dobbiamo solo portarne 10 set ogni weekend, basta fare qualifiche e gara tutte con quelle!”
Alla fine, al momento del pit stop, c’è stato anche un piccolo problema con l’anteriore sinistra, che ha rischiato di compromettere la clamorosa gara di Albon. Per la sua fortuna, non è bastato a Zhou per scippargli la 10° posizione. “Penso che sulla anteriore sinistra [il pit stop] è stato un po’ lento, ma ci si adatta perché sono uscito a destra al fianco di Zhou in modo che non potesse superarmi in curva tre, quindi questo era il piano!”, ha scherzato Alex.