Il problema che, secondo Horner, potrebbe portare al caos in F1.
19 Aprile 2022Tra un calendario serratissimo, paesi in guerra, circuiti storici che potrebbero essere rimossi dal prossimo anno, qual è il problema potrebbe generare il caos nel paddock? A rivelarlo ci pensa Christian Horner.
Quest’anno la F1 si appresta a correre ben 23 gare in un solo anno (se il Gran Premio di Russia verrà sostituito). Ma non finisce qua, perché il campionato, a causa dei mondiali di calcio, finirà il 20 novembre ad Abu Dhabi; poco meno di un mese prima dello scorso anno. Perciò il calendario è molto più serrato, soprattutto nella seconda metà di stagione.
La seconda metà è, infatti, molto compatta e dai ritmi serratissimi. Le gare sono tutte vicine le une alle altre, sono presenti tre doppiette e una tripletta (se, però, venisse sostituito il GP di Russia, le triplette diventerebbero due e così anche le doppiette).
Il trasporto deve essere perfetto e nei tempi previsti, altrimenti si rischiano delle notevoli seccature. In Bahrain abbiamo già avuto una prova degli inconvenienti generati dai ritardi. Infatti, la Haas ha saltato il primo giorno di test, che, fortunatamente, ha successivamente recuperato.
A ciò si aggiunge l’aumento dei costi di trasporto che incombe sui team. In precedenza Christian Horner aveva chiesto un aumento del budget cap per sostenere l’aumento delle spese.
“La perdita di merci potrebbe causare il caos”.
Alla domanda su quanto potessero incidere i ritardi oltre all’aumento del costo, Horner ha risposto in questo modo: “È una grande sfida.
“Abbiamo un calendario molto complicato e ci sono tempi molto stretti. Con alcuni dei triple header e double headers che arriveranno alla fine dell’anno, ovviamente la perdita di merci per un periodo di tempo potrebbe causare il caos.
“Quindi, questo è un problema su cui stiamo lavorando, ovviamente, a stretto contatto con i ragazzi della logistica e con la Formula 1, ma poi, ovviamente, c’è l’elemento dei costi e penso che il trasporto merci sia vicino al raddoppio quest’anno.
“Lo vediamo in tutto il costo della vita, vediamo inflazione in tutto il mondo. Ancora una volta se si considera che il trasporto merci è qualcosa che è attualmente entro il limite, dobbiamo trovare un’indennità ragionevole che tenga conto di questi fattori inflazionistici.
“Penso che i team in generale stiano cercando di trovare una soluzione praticabile, ma è una preoccupazione, è qualcosa che dobbiamo affrontare prima piuttosto che dopo”.
