Villeneuve-Pironi, sono 40 anni dallo spettacolo di Imola del 1982

Villeneuve-Pironi, sono 40 anni dallo spettacolo di Imola del 1982

22 Aprile 2022 0 Di Samantha

Sono passati 40 anni dall’allora GP di San Marino dove Villeneuve e Pironi hanno dato inizio ad una battaglia durata però troppo poco.

Mancano ormai pochi giorni al Gran Premio di Imola; oltre ad essere uno degli eventi più attesi della stagione, il weekend dell’Emilia Romagna marca un anniversario particolare, quasi amaro, per la Scuderia Ferrari. La gara di quest’anno è in programma il 24 Aprile, soltanto un giorno prima di quella dell’82 in cui la Rossa ha portato gioia a tutta Italia con un’indimenticabile doppietta.
Dopo quello che sembrava un vantaggio per la Renault di Arnoux, il pilota francese è costretto al ritiro per un problema al motore e la Ferrari torna in testa con Didier Pironi, seguito dal compagno Gilles Villeneuve. Fino alla fine della gara è lotta aperta tra i due piloti in rosso, tanto che la scuderia di Maranello interviene imponendo ai piloti di preservare la vettura. Tra un sorpasso e l’altro, giunto l’ultimo giro Pironi prende l’esterno di Villeneuve al Tamburello, finendo per chiudere davanti al compagno alla curva seguente e ottenere il suo secondo successo della stagione.
Sul traguardo si tratta di piccoli istanti che separano due piloti capaci di dare spettacolo ad altissimi livelli, due piloti che hanno fatto vivere l’intero Autodromo per una giornata.

Sono passati 40 anni dall'allora GP di San Marino dove i due piloti della Rossa hanno dato inizio ad una battaglia durata però troppo poco.


Dopo la gara di Imola tra i due è guerra: entrambi in cerca della perfezione, mettono in atto quella che è una vera e propria sfida al millesimo, dove il dettaglio più piccolo può portare alla gloria o alla sconfitta.
Il weekend successivo è quello del Belgio: qui Villeneuve sente su di sé un macigno, la pressione di dover battere il compagno, e di dimostrare al suo team che può essere migliore di lui. Possiamo dire che Imola è stata la scintilla di quell’orgoglio che non ha fatto in tempo a brillare e che proprio sul circuito di Zolder si è spenta per sempre.

Silenzi eterni

Durante l’ultima sessione di qualifiche Villeneuve era lì che probabilmente aspettava di rientrare nei box; nel giro di pochi attimi, sulla discesa che immette alla curva del bosco, si trovò davanti il suo ex compagno di squadra in McLaren Jochen Mass a bordo di una March. Per lasciarlo passare Mass si spostò sulla destra, ma il canadese seguì la traiettoria più veloce proseguendo anch’egli verso destra. Una frazione di secondo e poi tutto tacque, dopo quello che fu un volo di circa 25 metri della vettura numero 27.
Gilles Villeneuve fu catapultato fuori dall’abitacolo, ancora attaccato al sedile, e cadde a terra, senza poter fare niente, dopo 50 metri. Sul circuito di Zolder quell’8 Maggio del 1982 si consumò una tragedia, che vide per l’ennesima volta, strappare un talento alla Formula 1; Gilles aveva ancora tanto da dare a questo sport, ma la sua lotta contro il tempo terminò per sempre quel triste giorno di maggio. E così, Villeneuve morì in ospedale alle 21:10 dello stesso giorno e lasciò un vuoto che tutt’oggi rimane amaro come quarant’anni fa, e che forse rimarrà lì nel cuore di tutti come una cicatrice.
Sono passati quarant’anni dalla fine di un talento, ma allo stesso tempo 40 anni da quel GP che forse cambiò per sempre le sorti dei due piloti. Dopo la morte di Villeneuve, Pironi prese in mano il campionato conducendo in testa fino all’incidente in Hockenheim che gli costò la carriera. È incredibile pensare come Imola fu teatro della nascita di una rivalità come poche nella Formula 1, purtroppo caduta nell’oblio degli eventi ancora troppo acerba.
40 anni fa dopo quel fine settimana ad Imola Villeneuve fece una promessa a se stesso, una promessa che purtroppo riuscì a mantenere:
“Non rivolgerò mai più la parola a Pironi, almeno finché sarò vivo.”

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