Hamilton: “Continueremo a spingere finché non vinceremo”
6 Settembre 2022Il 7 volte campione del mondo è motivato per il finale di stagione, nel quale è sicuro di poter vincere almeno una corsa.
Zandvoort è probabilmente stata, per prestazione della vettura, la miglior gara disputata dalla W13, ma a causa di alcune circostanze sfortunate e una strategia non perfetta la prima vittoria dell’anno non è arrivata.
Cosa è andato storto per Hamilton?
Durante le qualifiche del sabato la Mercedes era molto competitiva, a tal punto da giocarsi la prima fila per la gara di domenica.
L’ultimo tentativo di entrambi i piloti, però, è stato rovinato dall’errore di Sergio Perez, che ha provocato una bandiera gialla, costringendo Russell e Hamilton ad alzare il piede.

Grazie a una strategia presumibilmente a una sosta il team si è ritrovato per la prima volta nel 2022 con un 1-2, con Hamilton davanti a Russell di qualche secondo.
Con l’arrivo del primo pit stop entrambi hanno perso la posizione su Verstappen, che però doveva fermarsi nuovamente.
Si aspettava solo la seconda sosta del pilota Red Bull quando l’Alpha Tauri di Yuki Tsunoda si ferma in uscita di curva 3, causando l’intervento di una Virtual Safety Car.

Questa dà la possibilità al pilota di casa di ottenere un pit stop gratuito, riuscendo dai box ancora in testa alla corsa.
Inutile dire che questo ha aiutato di gran lunga la corsa di Verstappen, specialmente per il layout della pista, che non consente di sorpassare molto facilmente.
Al giro 55, infine, l’Alfa Romeo di Valtteri Bottas si ferma sul rettilineo principale per un problema al motore. Risultato? Safety Car.

Verstappen, Russell, Leclerc, Perez, Sainz e tanti altri piloti decidono di rientrare per cambiare gomme, scelta diversa da quella di Hamilton.
In una situazione molto simile a quella vista con Leclerc a Silverstone, l’inglese fa quello che può e porta a casa un 4° posto.
Le scuse
A causa della frustrazione nel finale di gara, in cui era incredulo di quanto stesse accadendo, Lewis si è scusato: “Ero davvero convinto di poter ottenere una doppietta, che sarebbe stato un risultato fantastico per il team“.
“Poi purtroppo, per via delle emozioni del momento, mi sono lasciato andare ad alcune frasi che adesso non ricordo neanche, ma per le quali chiedo scusa alla squadra.”
A freddo, infine, riesce a cogliere i lati positivi dello scorso weekend: “Ci sono tantissime cose che mi rendono ottimista per le ultime gare, la macchina funzionava alla grande”.
“Se continua a funzionare così busseremo alla porta dei big e ci prenderemo quella vittoria”.
Con 7 gare al termine, riuscirà il team di Brackley a porre fino al dominio del binomio Verstappen-Red Bull oppure dovrà aspettare il 2023?