Monza, la Ferrari, Hollywood ed i fischi

Monza, la Ferrari, Hollywood ed i fischi

13 Settembre 2022 0 Di ilcontadinorampante

Monza, settembre 2022, dopo la fantastica pole position siglata da Charles Leclerc, più di cento mila tifosi della Ferrari si sono riuniti, fiduciosi di poter assistere al gran finale di un weekend dalle fortissime tinte rosso-gialle, ma non è stato così: il tutto si è concluso tra fischi e polemiche.

Da quando gli americani di Liberty Media hanno preso possesso della F1, la parola d’ordine del nuovo corso è stata spettacolo, a qualsiasi costo, peccato che quando un guasto alla McLaren di Ricciardo ha dato il via ad un possibile finale in stile hollywoodiano, i direttori di gara, hanno deciso di non decidere, togliendo al pubblico la possibilità di assistere ad un vero duello per la vittoria finale, facendo finire la gara di Monza (non una gara qualsiasi) nel più mesto regime di safety car.

FIA e Liberty Media si ritrovano così, e non per la prima volta, a remare in direzioni opposte, uscendo da questa situazione entrambe sconfitte, ma con un compagno di disavventure in più stavolta: i tifosi presenti a Monza.

Monza, settembre 2022, dopo la fantastica pole position siglata da Charles Leclerc, più di cento mila tifosi della Ferrari si sono riuniti fiduciosi di poter assistere al gran finale di un weekend dalle fortissime tinte rosso-gialle, ma non è stato così: il tutto si è concluso tra fischi e polemiche.

Passate le restrizioni dovute alla pandemia, è stato emozionante rivedere il tifo ferrarista dipingere di rosso le tribune. Atto questo non scontato, visti i servizi imbarazzati che vengono offerti, sborsando cifre non rapportate a quanto l’organizzazione in realtà offra. Tutto questo, in qualche modo, può passare in secondo piano grazie alla passione, ma di fronte a spettacoli come quello di domenica, per ogni tifoso diviene lecito chiedersi se ne valga realmente la pena.

Arriviamo così ai fischi, ingiustamente tributati, da una parte del pubblico ferrarista a Max Verstappen, il quale è stato applaudito dagli stessi nella drivers parade, ma che poi ha subito il trattamento opposto, in realtà rivolto a chi le regole, oltre che farle le mette in pratica.

Per Leclerc, Sainz ed ogni uomo del team del Cavallino, ci sono stati solo applausi, ad eccezione di Mattia Binotto, che per alcuni tifosi è diventato la causa di ogni male. I motivi di tale decisione, se irrazionali o figli del caso, questo non so dirlo, ma certamente questa deriva rivoluzionaria assume spesso toni grotteschi.

La razionalità ci riporta al cronometro, che dice che la Red Bull aveva il passo migliore, grazie alla capacità di esser più gentile con le gomme. La Ferrari non era molto distante, e la rimonta di Sainz, per quanto avvenuta su vetture inferiori, ha mostrato una F1-75 dal piglio ritrovato, ma Leclerc, nonostante il tentativo della sosta anticipata con VSC compiuto a metà, non ha potuto nulla al cospetto del ritmo del campione mondiale.
Se l’aria di casa sembra aver giovato alla Ferrari, non sembra aver avuto effetti positivi sugli anglo-tedeschi della Mercedes, tornati ad essere la terza forza del campionato, mai in partita per tutto l’arco del fine settimana.

Durante la giornata di venerdì, nella Scuderia di Maranello, sono state fatte prove comparative sul nuovo e sul vecchio fondo, con la definitiva promozione del nuovo. Forse, il calo di prestazioni con cui hanno dovuto lavorare Leclerc e Sainz nelle ultime prove mondiali, è stato causato da un uso meno estremo della power unit, che, tornando ad essere sfruttata quasi appieno a Monza, ha ridato competitività al Cavallino rampante. Sf1000 docet. 

Mancano tre settimane a Singapore, circuito sulla carta più favorevole alla Ferrari, vedremo se Binotto e i suoi avranno ritrovato definitivamente il bando della matassa, se la direttiva 039 sta incidendo realmente sulle prestazioni della F1-75 e quale sarà il rapporto di forza tra Red Bull e Ferrari.

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