Gli altri piloti prendono le difese di Gasly
13 Ottobre 2022Pierre Gasly è stato penalizzato con venti di secondi di penalità durante il GP del Giappone. La penalità è dovuta ad un eccesso di velocità sotto regime di bandiera rossa. Gli altri piloti, però, non sono d’accordo con questa decisione e hanno deciso di prendere le difese del 26enne francese.
La Safety Car è subito dovuta entrare in azione durante il primo giro del GP del Giappone, complice il caos che ha portato ai ritiri di Carlos Sainz e Alexander Albon.
Pierre Gasly ha, purtroppo, dovuto affrontare le conseguenze del ritiro di Sainz. Il francese ha, infatti, colpito i detriti rimasti in pista dopo l’incidente di Carlos, danneggiando l’ala anteriore.

Pierre doveva, quindi, necessariamente rientrare ai box per sostituire il muso della sua vettura. Tuttavia, mentre sia accingeva a portare la sua auto fino alla corsia dei box, Gasly si è imbattuto in un trattore sulla pista. Il pilota di AlphaTauri ne è rimasto sconcertato e ha immediatamente aperto la radio per chiedere spiegazioni; rimanendo molto arrabbiato e deluso anche dopo la fine della corsa.
La situazione è stata incredibilmente spaventosa e rischiosa, soprattutto perché Gasly stava procedendo ad una velocità troppo alta, in quanto – in quel momento – era da poco entrata in vigore la bandiera rossa. Gli steward non si sono fatti sfuggire questa infrazione, condannando il nativo di Rouen a una penalità pari a venti secondi sul tempo di gara.
“Dopo essere passata sul luogo dell’incidente, l’auto 10 ha proseguito sotto la bandiera rossa con velocità che hanno superato i 200 km/h in più occasioni e che, a un certo punto, hanno raggiunto i 251 km/h” hanno detto gli steward sull’infrazione da loro notata.
“Il pilota ha ammesso di aver capito che ci sarebbero potuti essere commissari o ostacoli in pista, e ha ammesso di stare andando troppo veloce”.
L’opinione dei piloti
Di opinione contraria sono, invece, molti piloti. Secondo loro, la penalità commissionata a Pierre è ingiusta e non bisogna incolpare il pilota francese.
“Supporto completamente Pierre. Siamo in macchina, conosciamo la velocità a cui stiamo andando, sappiamo quando abbiamo il controllo. Quello che non ci aspettiamo è vedere un trattore sul circuito. Quindi è qualcosa per cui non bisogna incolpare Pierre” ha detto Fernando Alonso.
George Russell ha poi spiegato che, normalmente, i piloti accelerano e rallentano in condizioni di VSC: “Non c’è una regola che indichi quanto veloce devi andare. Devi rispettare il tuo delta VSC, ma se sei 10 secondi più lento entro il tuo delta, hai il diritto di accelerare per riportarlo a zero.
“Ed è quello che fanno i piloti, perché l’unico modo per scaldare le nostre gomme è indietreggiare, ottenere il delta positivo e poi andare un po’ più veloci per mettere un po’ di energia nelle gomme.
“Si è parlato di lui che va a 250 km/h. Penso che la gente si stia dimenticando che queste auto di F1 vanno a 330 km/h. 250 km/h, nel nostro mondo, non sono alta velocità“.
Anche Daniel Ricciardo e Nicholas Latifi si sono schierati dalla parte di Gasly in merito a questa spinosa questione.
“Le macchine non sono molto sicure quando andiamo piano in queste condizioni, perché perdi la temperatura” ha detto Daniel Ricciardo.
“Anche a quella velocità [quella della Safety Car] sei al limite con l’aderenza perché le gomme semplicemente non sono buone gomme da pioggia. Queste auto non sono fatte per andare piano“ ha, invece, dichiarato Latifi.