Hulkenberg in, Schumacher out. Haas, ma cosa combini?
17 Novembre 2022Nico Hulkenberg ritorna in Formula 1, e lo fa all’età di 35 anni, dopo due anni in cui ha disputato 5 Gran Premi e nessuna categoria al completo. Sarà una scelta giusta?
Era nell’aria da tempo, ma nella mattinata di giovedì è arrivata anche l’ufficialità: Nico Hulkenberg correrà al fianco di Kevin Magnussen in Haas nel 2023. Il tedesco sostituirà il suo connazionale Mick Schumacher, appiedato da Gunther Steiner. Per il figlio d’arte, si parla di un ruolo da terzo pilota in Mercedes a seguito dell’imminente uscita dalla Ferrari Driver Academy.
La decisione ha scatenato non pochi musi lunghi. C’è chi afferma che sia stato troppo poco il tempo dato a disposizione a Mick Schumacher, chi invece si sofferma sulla qualità del sostituto. Alla soglia dei 35 anni, non c’era di meglio rispetto ad un pilota normale come Nico Hulkenberg?

Con l’ingaggio di Hulkenberg si cancellano i due anni passati e si ritorna al 2020. Mazepin prima, Schumacher poi, si sono rivelate due scelte obbligate. Il russo, per i soldi portati. Il tedesco, come imposizione della Ferrari Driver Academy. Con queste premesse, come si può pretendere che due piloti possano rendere al massimo? Se per Mazepin era chiaro fin da subito, diverso è il discorso per Schumacher.
Facciamo un passo indietro, ritorniamo proprio a quello che fu il finale di stagione 2020. Magnussen e Steiner si lasciano sì male, ma si lasciano per una mancanza di budget. Un budget che viene colmato dai milioni russi portati in dote da Nikita Mazepin. A posteriori, il team principal altoatesino affermerà che la volontà era di tenere proprio il pilota danese, appiedando Grosjean.
Non può non stupire il fatto che, una volta sbarazzatosi di Mazepin, Steiner si sia fiondato – tra lo stupore generale – su Magnussen. Lo stesso Hulkenberg è un’alternativa che viene dal passato: più volte si è parlato di un suo approdo nel team americano.

Che futuro può avere un team che si presenta all’alba del 2023 con un pilota di 30 anni e un altro di 35? Se da un lato può essere sacrosanta la volontà di voler cambiare Schumacher, dall’altra la volontà di puntare su un vecchio cavallo come Hulkenberg fa storcere il naso. Farà bene? Probabile: è un usato garantito, l’ha dimostrato in più occasioni.
Non si possono non tirare le orecchie a Steiner per il modo in cui ha trattato Schumacher: appiedarlo ad un weekend dalla fine lascia il tedesco senza un sedile per il 2023. Schumacher si è ritrovato a correre sempre sotto pressione dopo gli incidenti di inizio anno, con Steiner e Gene Haas sempre pronti ad attaccarlo. Il duo, ha mostrato poco sostegno. Credevano davvero in Schumacher?

La classifica recita 25 punti a 12 per Magnussnen, ma cosa ci dicono i testa a testa? Che in gara, Mick Schumacher è finito 12 volte davanti al danese, contro le 8 volte che gli è finito dietro. Magnussen è stato subito confermato, nel bel mezzo della silly season, sfruttando una vettura migliore ad inizio stagione.
Dal canto suo, i miglioramenti di Mick Schumacher nel corso della stagione si sono notati di meno, soprattutto a causa della regressione della vettura del team americano. Schumacher lascia la Formula 1 con tanti dubbi e con la consapevolezza che meriterebbe un sedile di qualcuno che, già da qualche anno, sta deludendo. Mick tornerà, mentre il futuro di Haas è sempre più a breve termine.