Abu Dhabi riporta alla realtà la Mercedes: le parole di Russell
22 Novembre 2022George Russell crede che il GP di Abu Dhabi sia servito per riportare sulla terra la Mercedes, dopo le emozioni del Brasile. Per battere la Red Bull, infatti, c’è ancora molto lavoro da fare.
Mercedes arrivava ad Abu Dhabi con aspettative altissime. Dopo un GP del Brasile in cui la scuderia di Brackley è tornata a vincere, era lecito aspettarsi una W13 in lotta per la vittoria anche negli Emirati. Nei fatti, Mercedes si è presentata il giovedì come seconda forza in griglia ma in grado di lottare seriamente per la vittoria. Tutto questo sembrava in linea congli ottimi risultati della giornata di venerdì, in cui Hamilton ha chiuso in vetta la prima sessione e in cui la vettura sembrava simile alla Red Bull in termini di passo gara.
In qualifica e in gara, però, è cambiato tutto. I due inglesi delle Frecce d’Argento non hanno potuto fare altro che monopolizzare la terza fila, ossia il minimo sindacale. In gara, il ritmo non è stato terribile, ma sicuramente non all’altezza delle aspettative e di quanto visto nei tre precedenti appuntamenti. In vista dell’anno prossimo, una domanda sorge spontanea: la vera Mercedes è quella del Brasile, (o degli USA o del Messico) oppure quella di Abu Dhabi?
Probabilmente, come spesso accade, la verità sta nel mezzo. La W13, al momento, è al livello della Ferrari (uno step sopra o sotto a seconda di tracciati o eventi imprevedibili), ma un gradino sotto la Red Bull.
Secondo George Russell, il GP di Abu Dhabi è servito alla Mercedes proprio per capire il suo vero livello. L’inglese crede che ci sia ancora molto lavoro da fare nel corso dell’inverno, come ha detto a motorsport.com.
“Penso che [Abu Dhabi] sia un po’ una dimostrazione della realtà per noi. Ne abbiamo molto bisogno, perché abbiamo capito che c’è ancora molto lavoro da fare se vogliamo battagliare con la Red Bull il prossimo anno” ha esordito. “Chiaramente abbiamo una macchina con una grandissima quantità di potenziale, ma purtroppo la finestra in cui otteniamo le migliori prestazioni è molto piccola. Queste differenze in termini di prestazioni che ci sono state tra gli alti di Budapest, Brasile, Messico e Singapore comparati ai bassi di Monza, Spa e qui, sono troppo grandi” ha affermato Russell.

Il pilota della Mercedes spera poi di poter guidare “senza alcun porpoising” in Bahrain l’anno prossimo. In questo senso, secondo George, i piccoli cambiamenti regolamentari sul fondo potrebbero essere d’aiuto.
Infine, il vincitore del GP del Brasile ha tratto un rapido bilancio della sua stagione. Russell è contento di aver vinto e di essersi tolto di dosso un po’ di pressione, ma vuole sicuramente di più dal 2023.
“Sono incredibilmente orgoglioso di ciò che abbiamo ottenuto in Brasile, ma sono qui per diventare campione del mondo di Formula 1. Abbiamo una strada lunga davanti a noi. Come si dice [nel paddock], ‘as good as the last race’, e qui ab Abu Dhabi siamo arrivati quinti. Sono quarto in campionato. Guarderò indietro con molto orgoglio alla stagione, ma sapendo che c’è ancora molto da migliorare se vogliamo combattere con Max” ha concluso.