La “priorità principale” dello sviluppo Ferrari che potrà coprire gli errori di strategia

La “priorità principale” dello sviluppo Ferrari che potrà coprire gli errori di strategia

24 Novembre 2022 0 Di Ivan Mancini

Il Team Principal del Cavallino Rampante ha svelato l’area cruciale su cui Ferrari lavorerà durante l’inverno per migliorare le proprie possibilità di vittoria nel 2023 nonostante i possibili errori di strategia.
 

È doveroso ammetterlo: sembrava davvero che il 2022 potesse essere l’anno della consacrazione Ferrari. Dopo la strepitosa doppietta in Bahrain (che il Cavallino Rampante, su circuito di Manama, aveva raccolto per l’ultima volta nel lontano 2010), e dopo un inizio di stagione decisamente positivo, Ferrari sembrava realmente essere una delle possibili contendenti per la lotta al titolo. Il tutto tra lo stupore generale, dal momento che ai nastri di partenza i riflettori erano puntati su Red Bull e Mercedes, che nel precedente campionato avevano dato spettacolo fino all’ultimo Gran Premio, e che invece ad inizio stagione erano insolitamente afflitte da problemi di affidabilità e prestazioni sottotono.

Sainz Leclerc ferrari Bahrain
La doppietta Ferrari in Bahrain

Ma se da un lato le prime gare del mondiale sembravano averci regalato una Ferrari finalmente matura e cinica, capace di poter lottare al vertice, col senno di poi non possiamo far altro che constatare come lo scoppiettante avvio di stagione degli italiani si sia rivelato essere un mero fuoco di paglia. Una Caporetto 2.0, paragone che ben calza sia gli esiti disastrosi che gli interpreti di tale disfatta. Nel corso della stagione, infatti, la scuderia di Maranello non ha saputo far fronte all’inarrestabile crescita tecnica della Red Bull in primis e della Mercedes in secundis, dovendo anticipatamente porre fine alle proprie ambizioni mondiali.

Charles Leclerc e Ferrari si sono lentamente ma progressivamente allontanati sia da Max Verstappen che dalla Red Bull, addirittura arrivando a lottare con Mercedes per la seconda posizione nel campionato costruttori. Entrambi i titoli, inevitabilmente, hanno preso la strada di Milton Keynes, consentendo agli austriaci di ripetere un doppio successo di vetteliana memoria.

 

Questione di gerarchie

A penalizzare Ferrari una lunga serie di ombre troppo ingombranti per poter essere trascurate. Certo, alcune di queste sono frutto di errori commessi da singoli – vedasi Leclerc in Francia, Sainz in Australia, o ancor prima gli svarioni commessi da un muretto Ferrari spesso non all’altezza della situazione, a causa delle innumerevoli strategie sbagliate. Ma è altrettanto doverso sottolineare anche (e soprattutto) i diversi problemi di affidabilità che hanno tormentato la prima fase di stagione della Rossa e che, per stessa ammissione di Binotto, hanno costretto i tecnici di Maranello a ridurre la potenza delle due F1-75, sacrificando le prestazioni in virtù della costanza. E qui la lista degli errori, o per meglio dire delle occasioni mancate, si amplia notevolmente andando ad includere i due DNF di Leclerc in Spagna e in Azerbaijan, quello di Sainz in Austria, o ancora i problemi riscontrati dai due team clienti Ferrari.

Sainz Austria
L’incendio dietro il DNF di Sainz in Austria

Già solamente enumerando alcune delle varie problematiche evidenziate durante la scorsa stagione, il quadro delineato appare sostanzialmente complesso ed articolato. Gli interrogativi si fanno pesanti come macigni se però si considera che quanto appena descritto sarà la base di partenza su cui Ferrari andrà ad erigere il proprio prossimo futuro in F1, a partire dallo stesso 2023. Un colosso dai piedi di argilla – e per giunta dall’animo fortemente tormentato, dati i presunti squilibri al comando – che la Scuderia (intesa come squadra nella sua completezza, dal primo all’ultimo membro) dovrà migliorare rapidamente.

A tal proposito Mattia Binotto, in qualità di guida e punto di riferimento, ha recentemente rilascisto un’intervista riportata da diverse testate internazionali, tra cui RacingNews365. Binotto ha rapidamente illustrato la gerarchia di priorità che la Scuderia di Maranello metterà in atto a breve termine al fine di favorire la sopracitata rinascita.

Mattia Binotto Ferrari
Mattia Binotto, Team Principal Ferrari

Non credo che ci sia solo una lezione da imparare a fine anno, perché i nostri alti e bassi provenivano da aree diverse. Attualmente la nostra priorità principale sarà risolvere i problemi di affidabilità. La considero una priorità assoluta perché per vincere bisogna essere affidabile e non è stato così durante la stagione. In secondo luogo, dovremo concentrarci sulla velocità complessiva dell’auto. Anche se siamo molto competitivi in ​​qualifica, non sempre lo siamo stati in gara. Il nostro ritmo di gara, che sia dovuto al degrado delle gomme o al puro passo gara, non è stato sufficiente per lottare per posizioni migliori” ha ammesso Binotto.

Il numero uno Ferrari ha poi proseguito l’analisi sottolineando l’importanza degli obiettivi precedentemente descritti che, secondo lui, sarebbero più influenti dei possibili errori di strategia. “Penso che queste due aree siano fondamentali perché se hai una macchina veloce e affidabile, allora sì, puoi permetterti anche di commettere degli errori sulle strategie o sui pit-stop. Puoi sempre compensare con il fatto che la macchina è veloce e affidabile. È qui che dobbiamo concentrare i nostri sforzi“.

Leclerc qualifiche GP Brasile
Il marchiano errore di strategia commesso dal muretto Ferrari ai danni di Leclerc
Copyright: Batchelor / XPB Images

 


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