McLaren e il rischio nascosto dietro la scelta di Piastri

McLaren e il rischio nascosto dietro la scelta di Piastri

26 Gennaio 2023 0 Di Fabrizio Parascandolo

La McLaren ha valutato a lungo la possibilità di rimpiazzare Ricciardo con il connazionale, prendendosi anche un rischio.

La scelta

La scuderia di Woking ha deciso di terminare il contratto di Ricciardo con un anno d’anticipo, accettando di pagare una buonuscita a favore del pilota.

Al momento della scelta i fattori da valutare erano diversi. Analizziamo, dunque, cosa ha spinto il team a prendersi qualche rischio.

Le motivazioni

Il primo elemento da tenere in considerazione è sicuramente quello legato alle prestazioni dell’australiano.

Ricciardo, infatti, ha faticato e non poco durante tutta la sua esperienza con il team papaya; lasciandoci come unico ricordo positivo la vittoria ottenuta a Monza nel 2021.

La McLaren ha valutato a lungo la possibilità di rimpiazzare Ricciardo con il connazionale, prendendosi anche un rischio.
Daniel Ricciardo festeggia la sua unica vittoria con McLaren

Essa, considerando un bilancio totale della performance in pista, non compensa i molteplici weekend negativi.

Il distacco da Norris è stato abissale nella scorsa annata. Il pilota inglese è stato capace, infatti, di portare a punti frequentemente, e a podio in un’occasione, la quinta vettura della griglia.

Lando, infatti, ha concluso in settima posizione nel campionato piloti grazie alla propria costanza nelle prestazioni; quella che Daniel non ha mai dimostrato.

Decidendo, però, di rimpiazzarlo con Piastri, la McLaren si è assunta un rischio non indifferente.

Il rischio

Il classe 2001 è un debuttante in F1; e nonostante i grandissimi successi nelle categorie minori potrebbe non essere all’altezza delle aspettative.

Gli si chiede, infatti, di riuscire in ciò in cui un pilota esperto e indubbiamente talentuoso, ovvero Ricciardo, ha fallito.

Il 21enne approda in un team che aspira a essere molto competitivo al più presto possibile e che storicamente non può accettare risultati negativi.

Insomma, la pressione, mediatica e non solo, che Piastri deve sopportare è notevole.

A maggior ragione se aggiungiamo a tutti i motivi citati precedentemente il fatto che Oscar nel 2022 è stato fermo ai box, se non per dei test sporadici.

Dovrà, dunque, essere pronto al primo GP in Bahrain con solo un giorno e mezzo di test in una vettura per lui totalmente nuova.

Il rischio è che quanto scritto in precedenza lo porti a fornire delle performance non soddisfacenti.

Ma c’è anche l’altro lato della medaglia.

Uno scenario diverso

Il team di Woking potrebbe, infatti, ritrovarsi con un clima molto teso tra i due piloti; nel caso in cui il nuovo arrivato si confermi il grande talento che tutti aspettano, e impensierisca Lando Norris.

Visti i risultati eccellenti dell’australiano, specialmente nelle stagioni in cui debuttava in una nuova competizione, non si può escludere che si ritrovi a lottare contro l’inglese.

La McLaren ha valutato a lungo la possibilità di rimpiazzare Ricciardo con il connazionale, prendendosi anche un rischio.
Oscar Piastri festeggia il titolo F2 vinto nell’anno del debutto in categoria.

Anche in questo caso per il team la situazione non sarebbe facile da gestire.

Non resta che aspettare l’inizio di una stagione sempre più alle porte per avere le prime risposte.

+ posts