Chi è il migliore degli “altri”? Analisi del midfield [TELEMETRIA]

Chi è il migliore degli altri? Andiamo ad analizzare le prestazioni dei team di centrogruppo della F1 grazie alla telemetria.

Se la parte alta della classifica vede i team ben distanziati tra loro, lo stesso non si può dire del midfield, ovvero il centrogruppo. Qui la lotta tra i team è più serrata e i distacchi sono minori, e quindi diventa interessante andare a scoprire punti deboli e punti di forza delle monoposto dei team che lottano per entrare in zona punti.

Vediamo dunque, grazie all’aiuto della telemetria, le indicazioni che ci ha dato il GP del Bahrain in questo senso.

Disclaimer

Per l’analisi abbiamo preso i migliori giri in qualifica di 5 piloti di centrogruppo e li abbiamo confrontati con la telemetria. Purtroppo non si è potuto aggiungere anche McLaren, potendo il programma supportare l’analisi di massimo 5 piloti. Abbiamo dunque preso in considerazione il pilota che ha fatto la miglior prestazione per Alpine, Alfa Romeo, AlphaTauri, Haas e Williams.

Al fine di rendere la telemetria un po’ più leggibile, alcuni colori differiscono dalla colorazione della monoposto dei piloti. Bisogna dunque leggere attentamente la legenda per evitare di confondersi.

Si consiglia di ingrandire per apprezzare meglio tutte le informazioni che può dare la telemetria. *leggere attentamente la legenda*

Alpine: la migliore del midfield?

Partiamo dunque con Alpine, della quale analizziamo il miglior giro in qualifica di Esteban Ocon, in 1’30.914. In generale, Alpine ha tirato fuori una buona vettura, potenzialmente abbastanza veloce per poter entrare stabilmente in zona punti. La A523 è molto veloce sul dritto, grazie ad una buona efficienza aerodinamica e al peso che a Enstone sono riusciti a contenere. Ocon raggiunge una velocità massima di 321 km/h ma il suo compagno Gasly tocca i 325 km/h, la miglior velocità del midfield, superiore, ad esempio, anche alla velocità di punta di Aston Martin.

Buona la velocità minima in curva, dove Ocon riesce a non perdere troppo mentre è buona anche, di conseguenza, l’uscita di curva. In uscita da curva 6 Ocon fa segnare i 204 km/h, peggio soltanto di Albon, come vedremo dopo. Alpine è dunque una buona monoposto anche nel misto, dove non perde troppa velocità grazie ad una buona dose di downforce. Ma la vera forza, come detto prima, è l’efficienza sul dritto, soprattutto da metà rettilineo in poi dove la vettura francese prende velocità molto velocemente.

Sembra dunque essere un pacchetto abbastanza completo per compete nel midfield. E probabilmente è la vettura migliore del lotto degli “altri, vista la prestazione di Gasly in gara.

Alfa Romeo: un’onesta lavoratrice

Passiamo ora ad Alfa Romeo ed andiamola ad analizzare tramite il giro di Valtteri Bottas, che ha fatto segnare un 1’31.443. Non c’è molto da segnalare della C43, se non che quello che balza all’occhio è che in rettilineo la monoposto di Hinwill, raggiunta la velocità massima (320 km/h per Bottas in questo caso) si plafona abbastanza presto e resta a quella velocità. Questo è ben visibile soprattutto osservando il grafico della velocità nei rettilinei delle ultime 2 zone DRS.

Le velocità minime in curva sono ok, mentre l’uscita (200 km/h da curva 6) non è malissimo, anche se si può guadagnare qualche altro chilometro orario. Nel complesso Alfa Romeo fa il suo onesto lavoro, senza stupire troppo ma anche senza deludere, forte di un pilota d’esperienza come Bottas che ha saputo portarla a punti già alla prima gara e di un buon degrado gomma. Ora starà agli ingegneri del team migliorarla ulteriormente.

AlphaTauri: che fatica!

Il terzo team che analizziamo è AlphaTauri e prendiamo come riferimento l’ 1.31.400 di Yuki Tsunoda. Il giapponese fa segnare una buona velocità massima sul rettilineo principale (322 km/h) ma nel resto della pista la AT04 fatica a prendere velocità, come si può notare dai grafici. Fatica anche in uscita di curva, dove Yuki è l’unico sotto i 200 km/h (194 km/h in uscita da curva 6)

Non troppo soddisfacenti, poi, le velocità minime in curva, soprattutto nel terzo settore dove l’AlphaTauri tocca velocità veramente basse. Il weekend in complesso non è andato male, però la AT04 è ancora indietro, soprattutto per efficienza aerodinamica. Tsunoda, con il suo 11° posto ha messo una piccola toppa ma la situazione, come l’anno scorso, non è delle più rosee.

Haas: sembra veloce, ma in realtà…

Passiamo dunque a Haas, prendendo come riferimento il buonissimo tempo di Nico Hülkenberg, 1’30.809. La VF23 fatica, e non poco, sul dritto. Solo 319 km/h di velocità massima per l’auto del team di Günther Steiner, che sembra avere molto drag. Non benissimo nemmeno nelle velocità minime, almeno nella prima metà della pista, mentre nell’ultimo settore Hülkenberg sembra metterci una pezza. Uscita di curva non malissimo, comunque (200 km/h).

Il tedesco in qualifica sembra fare i miracoli con la Haas, e infatti in gara entrambe le monoposto si eclissano, vittime di un degrado molto pronunciato degli pneumatici. C’è ancora tanto da migliorare, quindi, da parte del team americano.

Williams: un missile sul dritto

Analizziamo infine la Williams, servendoci del tempo di 1’31.461 fatto stampare da Alexander Albon. La Williams raggiunge una velocità notevole sul dritto (324 km/h) e lo fa, guardando al grafico, senza troppi sforzi. Come l’anno scorso, la vettura di Groove gode di un’efficienza aerodinamica molto alta, e questo le permette di essere praticamente un missile in rettilineo.

Anche l’accelerazione in uscita di curva è buona (206 km/h in uscita da curva 6, meglio di tutti) mentre le velocità minime sono nella norma nella prima parte del tracciato, mentre nel terzo settore sono abbastanza basse. Williams paga anche nel misto, soprattutto nello snake dove non è velocissima.

Buon punto di partenza, dunque, per il duo Albon-Sargeant come dimostrato dalla gara. Serve ancora qualcosina però per distinguersi nel midfield.

E McLaren?

Dando un’occhiata anche alla telemetria di Lando Norris, vediamo che la McLaren tutto sommato non è malissimo. La velocità massima è di 321 km/h, mentre in confronto agli altri team, la MCL60 esce meglio di tutti da curva 6 (207 km/h).

Tutto ciò è però probabilmente il risultato del talento di Norris, più che le reali potenzialità della vettura che in gara si è completamente eclissata.

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