WRC | Top e Flop del Rally del Messico

Si chiude il terzo round del mondiale rally ed è già ora di nuovi Top e Flop. Vediamo insieme chi sono quelli del Messico.

Top

Sébastien Ogier

Il primo Top non può che essere Sébastien Ogier. Gara perfetta del francese che in Messico mette in atto l’ennesima masterclass della sua carriera e dopo aver battagliato con Lappi trova strada libera amministrando il vantaggio alla perfezione e concedendosi anche il lusso di vincere la Power Stage. Vince nel suo solito modo, e vederlo così in Messico ha quasi riportato indietro le lancette dell’orologio a quando dominava in lungo e in largo con Volkswagen. Nulla da dire, è stato perfetto. GOAT.

Thierry Neuville

Certo, il suo venerdì non è stato dei migliori, ma al sabato Thierry Neuville ha fatto vedere chi è veramente. Veloce, preciso e con la grinta giusta per andare poi, all’ultima speciale della domenica, ad agguantare il secondo posto di Evans. Si aggiudica il terzo podio consecutivo stagionale e mette in cassaforte punti preziosi per la lotta al titolo. La costanza premia sempre, e pare che Thierry sia sulla buona strada. Gli manca la vittoria, ma arriverà presto. Martello.

Gus Greensmith

Scende in Rally2 dopo una stagione intera in Rally1 con M-Sport e in Messico vince convincendo tutti. Gus Greensmith era in cerca di riscatto e l’ha trovato, con una prestazione dove l’inglese è stato veloce e senza sbavature. Un weekend così ci voleva, soprattutto per cominciare bene il 2023 che lo vede potenzialmente favorito per il titolo. Diventerà un bel grattacapo per Solberg e gli altri. Ritrovato.

Flop

Kalle Rovanperä

Nonostante il 4° posto, quello di Kalle Rovanperä non è stato un bellissimo rally. Il finlandese non è mai riuscito ad essere veloce né in confronto ad Ogier, né tantomeno in confronto a Evans, pagando sì l’inesperienza in Messico (dove ha corso solo nel 2020) ma anche un ritmo non consono ai suoi standard. In più, ha rischiato parecchie volte di fare la frittata, trovando sempre un jolly che lo tenesse in strada. È nervoso e lo si vede ad occhio nudo. Perso.

Pierre-Louis Loubet

Dopo la buona prestazione senza errori in Svezia, da Pierre-Louis Loubet ci si aspettava certamente qualcosa in più. E invece il francese ha deluso incappando in errori di inesperienza che appaiono poco giustificabili per come sono arrivati per il fatto che gli hanno completamente rovinato la gara. Certo, la Puma è fragile, ma proprio per questo bisogna evitare di sbagliare. Passo indietro che non ci voleva. Gambero.

Takamoto Katsuta

Altro Rally horribilis per Takamoto Katsuta. Il giapponese incappa nell’ennesima katsata che gli costa il rally, dopo quella della Svezia. Entrambi gli incidenti sono arrivati di venerdì, e per Taka si sta innescando un trend pericoloso che non deve assolutamente prendere il sopravvento. Anche perché quando non correrà Ogier ci sarà anche lui a fare punti per il mondiale costruttori, e a Toyota serve assolutamente un pilota in grado di portarli a casa. Rimandato.

Esapekka Lappi

Verrebbe quasi da perdonarlo per il venerdì dove ha tenuto testa ad Ogier. E stavo per farlo, salvo ricordarmi che il suo è stato forse l’errore più grave visto durante tutto il weekend, contando il bottino in palio. Esapekka Lappi ha veramente sprecato un’occasione d’oro per agguantare quantomeno il podio, se non la vittoria. Veramente un peccato. Senza parole.

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