Red Bull e i possibili problemi da risolvere in Australia.

Red Bull e i possibili problemi da risolvere in Australia.

30 Marzo 2023 0 Di Antonio Placentino

Quando in una competizione si è il punto di riferimento, la squadra da battere, tutta la pressione ricade su di te. Allora lì devi essere bravo a dare ancora di più per continuare a rimanere in alto. E’ quello che vuole fare la Red Bull, che ambisce ad imporsi anche ad Albert Park.

Nel mondo della F1 circola sempre di più la sensazione che si è nel mezzo di un’era di dominio assoluto della Red Bull e Verstappen. La facilità con la quale le monoposto create da Newey vincono e dominano è assolutamente disarmante. Basti pensare alla semplicità e alla tranquillità che si è preso Verstappen nel rimontare dalla quindicesima posizione in Arabia Saudita, arrivando in seconda posizione già al giro 25.

Arrivare in cima è sempre molto difficile. La Red Bull lo sa, essendo stata per anni dietro all’imprendibile Mercedes. La squadra austriaca è riuscita a dare a Verstappen una vettura competitiva per il titolo solo nel 2021, con l’olandese che ha vinto il suo primo titolo mondiale all’ultima gara contro Hamilton. Il 2022 è stato un anno in cui la Red Bull invece ha dominato in lungo e in largo, portando a casa 17 dei 22 GP in calendario.

Red Bull a jeddah

L’anno scorso in Australia ci fu un ritiro per Max Verstappen, il secondo in tre gare, che portò Leclerc ad essere leader del mondiale con 46 punti di vantaggio sull’olandese. Vedendo poi come sono andate le cose, per Verstappen è stato solo un piccolo inconveniente, dato che Max è tornato in testa 3 gare dopo. A Jeddah la Red Bull è stata più difficile da guidare rispetto a quello che potesse sembrare, infatti sia Perez che Verstappen hanno lamentato dei problemi meccanici durante la gara. Inoltre la rottura di un semiasse ha impedito a Verstappen di continuare la sua qualifica, relegandolo in 15esima posizione.

Cosa può frenare il team austriaco in Australia?

Il circuito di Albert Park ha subito delle recenti modifiche. Sono state rimosse delle chicane, in particolare quella di curva 9 e 10, sostituita con un rettilineo. La carreggiata è stata allargata ed è stato rifatto l’asfalto. Ci sono ben 4 zone DRS, tutti cambiamenti che rendono il circuito australiano molto più veloce rispetto al passato. Rimane comunque un circuito non da basso carico, presentando ben 14 curve.

La Red Bull deve rimanere ben in guardia e cercare di tamponare i problemi di affidabilità emersi in Arabia Saudita. Inoltre bisogna tenere d’occhio anche la situazione tra i piloti, visto che ora Verstappen ha un solo punto di vantaggio su Perez. Nel fine gara non sono mancati i botta e risposta nei team radio. Perez voleva essere sicuro di mantenere il punto per il giro più veloce, che poi Verstappen ha centrato nell’ultimo giro.

Probabilmente al momento, l’unico nemico della Red Bull può essere la Red Bull stessa, data la distanza dalla concorrenza. Staremo a vedere se il gap in Australia sarà minore rispetto alle prime due gare o se la Red Bull può sognare di vincere tutte le gare segnate in calendario.

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