GP Australia: ancora problemi di sicurezza a un anno di distanza.

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Nella caotica domenica del GP d’Australia la confusione non si è limitata alle azioni della direzione gara. L’AD dell’organizzazione dell’evento ha riportato quanto accaduto a fine gara e quali sono stati i problemi di sicurezza.

Andrew Westacott, responsabile dell’organizzazione del Gran Premio d’Australia, ha parlato ai media dopo la gara di ieri. Il tema centrale delle interviste è stata la grossa falla di sicurezza che si è resa evidente al termine della gara per via di un’invasione prematura di fan e un tifoso ferito.

Un tifoso ferito dai detriti:

Il primo grande problema verificatosi durante il GP di domenica è avvenuto in seguito all’incidente di Kevin Magnussen. Dopo il contatto con il muro in uscita di curva 2, il cerchione posteriore destro della vettura numero 20 si è rotto. Parte dei detriti hanno ferito un fan a bordo pista.

Uno dei nostri ingegneri ha visto l’accaduto – ha riportato Westacott – Sembra che i detriti in fibra di carbonio abbiano volato a 20 metri in aria e abbiano tagliato il braccio di un signore

Per il responsabile dell’eventi si tratta di un caso isolato. Per lui non è normale che le recinzioni raggiungano i 20 metri di altezza. “Siamo in regola con le norme FIA” ha continuato, spiegando come al termine del Gran Premio d’Australia sia stato fatto un debriefing per vedere cosa migliorare.

Spero che il ragazzo stia bene. Ci ricorda che la sicurezza è fondamentale quando si tratta di Formula 1

Fan tifoso ferito Gp Australia sicurezza

Lo sfortunato spettatore, in un intervista di oggi ad una radio australiana ha raccontato la sua “fortunata”. “Se mi avesse colpito con un’angolazione diversa sarebbe stato terribile“. Ha inoltre aggiunto che nessun membro dello staff è intervenuto per soccorrerlo dopo l’accaduto.

Tifosi in pista a GP d’Australia in corso:

Qualche centinaio di metri dopo la linea del traguardo diversi fan sono riusciti ad arrivare in pista prima ancora della bandiera a scacchi del GP d’Australia. Lì, da un accesso non controllato, i tifosi hanno superato le recinzioni e si sono trovati a pochissimi metri dalle auto durante il giro di rientro.

Abbiamo incontrato la FIA e i commissari ieri sera. Giustamente condurranno un indagine sulle cause dell’accaduto” Ha detto Westacott. Si spera che al termine dell’indagine non venga vietato ai tifosi di entrare in pista dopo la gara.

La situazione pericolosa si è protratta anche dopo che le vetture erano rientrate in pit-lane. I marshals hanno portato via le vetture coinvolte negli incidenti degli ultimi giri durante l’invasione. Gru e camion in movimento con i tifosi che accerchiavano i mezzi.

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Non è la prima volta che si verificano questi problemi durante il GP d’Australia. Già l’anno scorso alcuni tifosi si sono trovati nella pit-lane a gara in corso, con Alexander Albon che passava vicino a loro in occasione del suo pit-stop molto tardivo.

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Situazione simile a quella di ieri anche nel 2017, quando numerosi tifosi si sono trovati in pista per un invasione durante il giro d’onore.

invasione fan australia 2017

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