Red Bull e il funzionamento delle sospensioni impossibile da replicare

Red Bull e il funzionamento delle sospensioni impossibile da replicare

15 Maggio 2023 0 Di Fabrizio Parascandolo

Il giornalista Peter Windsor ha individuato un trucco nelle sospensioni Red Bull che giustifica, almeno in parte, la competitività della RB19, pur essendo molto complicato da ottenere su un’altra vettura.

Dopo aver vinto entrambi i campionati lo scorso anno, la scuderia austriaca ha iniziato il 2023 dominando in lungo e in largo.

Ha vinto tutte le corse disputate fin qui (compresa la Sprint di Baku) ottenendo doppiette in tutte le uscite della domenica tranne che a Melbourne, complice un weekend sottotono da parte di Pérez.

In questo momento la Red Bull ha più punti (224) rispetto alla somma del resto della griglia (219) escludendo la Aston Martin, che da seconda classificata ne ha comunque meno della metà (102).

Una delle chiavi di questo dominio che appare incontrastabile è sicuramente il funzionamento delle sospensioni.

Queste, infatti, si muovono in maniera molto particolare, rimanendo molto stabili durante tutta la fase di frenata, entrata e uscita di curva.

Ciò aiuta la vettura a restare più piantata al suolo, e in questa generazione di vetture è proprio questo il modo più efficace per generare carico aerodinamico.

Il capolavoro di Newey

Ad analizzare questo particolare movimento è stato Peter Windsor, ex team manager di Williams e Ferrari, che ha elogiato il lavoro di Adrian Newey, ingegnere Red Bull.

Queste le sue parole a riguardo: “Ovviamente la sospensione è parte del vantaggio, è il pacchetto aerodinamico complessivo che Adrian ha creato a fare la differenza”.

Il giornalista Peter Windsor ha individuato un trucco nelle sospensioni Red Bull che giustifica, almeno in parte, la competitività della RB19, pur essendo molto complicato da ottenere su un'altra vettura.

“Lo sta massimizzando sfruttando le zone grigie all’interno dei regolamenti per cercare di ottenere una piattaforma che sia il più stabile possibile”.

Ha sottolineato come sia impossibile per gli altri team sfruttare lo stesso funzionamento: “Quelle sospensioni hanno un’aerodinamica incredibilmente efficiente, quello che gli altri team non hanno”.

“Non è che non riescono a farle funzionare, semplicemente non possono ottenere lo stesso effetto per come sono disegnati i loro pezzi”, ha concluso.

Vedremo se le altre scuderie produrranno una nuova specifica di sospensioni per ottenere tale vantaggio oppure se proseguiranno secondo il loro programmato percorso di sviluppi.

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