McLaren ad un passo da Red Bull! [Analisi Telemetria]
13 Luglio 2023Come ha fatto McLaren ad essere così vicina a Red Bull a Silverstone? Cos’è mancato? Vediamolo con la telemetria!
È vero, forse sarebbe stato più interessante analizzare la telemetria tra McLaren e Red Bull il sabato sera. È passata quasi una settimana, ma nessuno dice che non sia altrettanto interessante andare a vedere dove McLaren ha messo in difficoltà gli avversari tedeschi e dov’è mancata per il guizzo finale soprattutto sul giro secco.
Lando Norris ha sfiorato la pole position, qualificandosi 2° a soli 241 millesimi da Max Verstappen. Un risultato inimmaginabile per il team di Woking già solo fino a qualche settimana fa. Il grande lavoro della squadra di Andrea Stella, però, ha dato i suoi frutti, e McLaren si è ritrovata a lottare con Red Bull.
Aiutandoci con l’analisi telemetrica, andiamo a vedere dove gli inglesi sono stati al pari (o meglio) degli austriaci e dove hanno perso terreno.
Disclaimer
L’analisi si basa sui dati telemetrici estrapolati grazie ad un software interno di Fuori Pista, ed il periodo di campionamento è di circa 18 metri. Pertanto, i dati non possiedono un’elevata precisione, ma sono sufficientemente accurati per trarre alcune interessanti conclusioni.
Primo Settore
Sul rettilineo principale, l’Hamilton Straight, le due monoposto di Norris e Verstappen si equivalgono. Entrambe raggiungono una punta di 294 km/h e rimangono sostanzialmente appaiati fino a Curva 3, la Village. Qui Norris riesce a frenare molto tardi ma Verstappen, sebbene vada prima sui freni, riesce a portare più velocità in entrata di curva.
A spuntarla sulla velocità minima, però, è la McLaren. 118 km/h per Lando contro i 115 km/h di Max. Ovviamente ciò può dipendere anche dallo stile di guida del pilota. Max però ha una trazione eccellente in uscita dalla Village verso il Loop (Curva 4), e addirittura tocca i 166 km/h contro i soli 149 km/h di Lando, riuscendo ad andare sul gas qualche decina di metri prima e riuscendo anche ad arrivare al 100% di acceleratore.
In Curva 4, il Loop, è di nuovo McLaren a fare meglio in termini di velocità minima in curva. Anche stavolta Norris va dopo sui freni rispetto al rivale, 99 km/h contro i 95 km/h di Verstappen. In uscita di curva i due sono appaiati, e almeno all’inizio del Wellington Straight le prestazioni si equivalgono.
Secondo settore
Il lavoro ancora da fare sull’efficienza aerodinamica della MCL60, però, si fa sentire in fondo al dritto. Lando paga da Max ben 7 km/h (318 vs 325). L’inglese, questa volta, va anche sui freni in anticipo rispetto all’olandese, perdendo forse del tempo. Alla Brooklands (Curva 6), la McLaren si riprende e fa meglio, di nuovo, in velocità minima (161 km/h vs 157 km/h della Red Bull.
Verstappen riesce comunque ad andare prima sul gas toccando una velocità più alta tra Curva 6 e Curva 7. Ciò gli permette, a Curva 7, la Luffield, di avere questa volta una maggiore velocità minima: 116 km/h per il due volte campione del mondo contro i 112 km/h del rivale.
Si va quindi per il tratto che porta alla Copse (Curva 9). Verstappen anticipa Lando sul gas di qualche metro, ma entrambe le vetture trazionano bene e si equivalgono nelle prestazioni, anche a Copse.
L’ultimo tratto del secondo settore è la leggendaria sequenza di Maggots e Becketts. Qui Verstappen, in entrata della sequenza, grazie alla sua RB19 riesce a portare più velocità in entrata e ad alzare dopo il piede dall’acceleratore. Per lui sono 294 i km/h, mentre per Norris “soltanto” 286 km/h. Questo è un altro punto dove l’olandese guadagna del tempo sul pilota britannico.
Sorprendentemente, però, le due vetture si equivalgono per il resto della sequenza, anche a Becketts. Segno, questo, della bontà del lavoro degli ingegneri di Woking.
Terzo settore
Dopo la Chapel (Curva 14) si va per il famoso Hangar Straight e si entra nel terzo settore. Qui Red Bull prende il largo, e a fine rettilineo Norris paga da Verstappen 6 km/h di differenza (328 di Max vs 322 di Lando).
Alla Stowe (Curva 15) Norris, seppur più lento, va prima sui freni. La velocità minima dell’inglese alla 15 è di 226 km/h, con Verstappen che però fa meglio e si attesta sui 231 km/h. In uscita l’olandese riesce anche ad andare prima sul gasm, guadagnando molto tempo. Probabilmente ha gestito meglio la temperatura degli pneumatici rispetto a Lando, che forse ha scaldato troppo le sue Pirelli e adesso paga qualcosa in termini di grip.
Sull’ultimo rettilineo prima delle ultime 3 curve, Verstappen stupisce e fa meglio di Norris arrivando in staccata a ben 291 km/h, 10 km/h più veloce del rivale. La MCL60 paga tanto sul dritto, e la probabile temperatura non ottimale delle gomme dà la mazzata finale a Lando che non riesce a tenere il passo di Max.
Nelle ultime tre curve, in qualche modo l’inglese riesce a fare meglio in velocità minima di Curva 16 e ad andare un po’ prima sul gas, ma la “frittata” è fatta. La RB19 ha sfruttato al 100% ogni pecca della McLaren, consentendo a Max di terminare il giro con 241 millesimi di vantaggio.
Conclusioni
McLaren si è avvicinata tanto a Red Bull, almeno a Silverstone. Una grande notizia considerato che la RB19 avrebbe dovuto essere la macchina perfetta per il circuito inglese. A Woking hanno fatto un gran lavoro e ora la vettura sembra poter competere assieme ai top team.
Come evidenziato dall’analisi, anche forse per lo stile di guida di Lando, la McLaren sembra essere molto buona nel lento e sulle velocità minime, così come sembra eguagliare Red Bull nel veloce (a parte in entrata di Maggotts e a Stowe. Paga però ancora nei primi metri in trazione in uscita di curva e soprattutto sulla velocità massima in rettilineo, uno dei punti di forza di Red Bull.
Il lavoro da fare non è finito, ma la strada è quella giusta. E chissà che con qualche gara pazza, magari, non esca qualcosa di clamoroso.
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