Il modello del “pay driver” in Formula 1 è morto.
31 Agosto 2023I boss dei team di Formula 1 ritengono che il modello del “pay driver” nel campionato sia ormai morto.
In precedenza, i piloti con un notevole patrimonio privato o con il sostegno di importanti sponsor potevano effettivamente acquistare un posto in gara presso i team nella parte inferiore della griglia che avevano bisogno di un’iniezione di liquidità. Ma col lancio della superlicenza FIA – per cui un pilota deve accumulare 40 punti in base alla sua posizione finale in altre categorie per poter correre in F1 – e l’attuale boom commerciale di cui la serie sta godendo, la necessità di avere un pay driver è sparita.
Mentre il team principal della Williams James Vowles pensa che la F1 abbia bisogno di un “ripensamento” su come il calendario, il budget cap e i fine settimana Sprint disincentivano l’assunzione di un pilota esordiente, Vowles afferma che il campionato si è evoluto e non ha più bisogno di appoggiarsi alla ricchezza piuttosto che al talento.

“Nel campionato costruttori, il divario tra noi è, a volte, di millisecondi. Quindi, se vuoi avere piloti in macchina che lo sono, è una meritocrazia, che danno il massimo. Quindi non si tratta solo di raccogliere qualche milione per soddisfare i profitti.”
“I pochi milioni provengono dal campionato costruttori facendo un passo avanti rispetto ai tuoi pari. Quindi, penso che sia stato un cambiamento positivo per lo sport.”
Vowles ha aggiunto che i team hanno aiutato la F1 ad allontanarsi dal modello del “pilota con la valigietta” investendo nelle categoria junior, per garantire che i piloti con meno fondi abbiano una possibilità realistica di entrare in F1.

“Ora, quello che stai vedendo è che gli individui, compresi noi stessi, stiamo investendo proprio a livello di kart e pagando per i piloti che salgono. Ma il punto è che i team di livello junior investono per far crescere e formare una meritocrazia in modo che quando arrivino da noi siano individui esperti.”
“Quindi, non è che i piloti alle prime armi siano morti, nemmeno con uno sforzo di immaginazione, ma penso che questo concetto di prendere qualche milione per mettere qualcuno in macchina non sia il modo in cui possiamo comportarci in questi giorni, altrimenti finirai per ricaderci.”