I top e flop del weekend di Formula 2 a Monza

I top e flop del weekend di Formula 2 a Monza

5 Settembre 2023 0 Di Federico Mantovani

Eccoci al penultimo appuntamento stagionale di F2, nel quale, ancora una volta, non sono mancate sorprese e colpi di scena. chi saranno i nostri top? E chi invece ha deluso nel tempio della velocità?

Top numero 1: Oliver Bearman

Ollie Bearman, top numero 1

L’orso, anzi per meglio dire l’uomo orso, ha graffiato ancora. La sua condotta di gara è perfetta, e rimane in testa dall’inizio alla fine. Nemmeno un Iwasa su gomma Supersoft negli ultimi giri riesce ad impensierirlo. Ollie tiene alto l’onore italiano della Prema, allungando la striscia di successi consecutivi della squadra vicentina nelle feature race monzesi, arrivata a quota 3.

L’artiglio che graffia

Top numero 2: Theo Pourchaire

Theo Pourchaire, top numero 2

Pole, podio in feature race, Vesti ritirato ed allungo in campionato ottenuto. Weekend perfetto per Theo Pourchaire in quel di Monza, dove è mancata solo la vittoria. Come ciliegina sulla torta i ben 34 punti di distacco rifilati a Vesti. Theo arriverà ad Abu Dhabi con il compito di mantenere lo status di leader senza commettere errori, fondamentale per assicurarsi il campionato.

Grazie Ragazzi

Top numero 3: Ayumu Iwasa

La strategia aveva quasi funzionato: l’arrivo di Ayumu verso il 1° posto, per completare una fantastica rimonta dalla P15, domenica sembrava inevitabile, ma il suo tentativo è stato scongiurato dall’ennesima neutralizzazione, arrivata negli ultimi 2 giri. Per lui poco male, infatti in radio dopo il traguardo è felice come un bambino quando apre i regali di Natale. In più, il giapponese ci regala uno dei sorpassi del weekend, con una mossa da maestro su Pourchaire alla prima variante.

Estasiato

Top numero 4: Victor Martins

Al sabato parte dalla P6, ed è una furia. Non lo può fermare nessuno. Dopo la ripartenza da regime di safety car al 4° giro Victor si mette a martellare, passando tutti i piloti uno per uno. Tuttavia, non riesce a raggiungere il vincitore Vesti ma poco male, 2° posto e 9° podio della stagione per il transalpino, che alla domenica viene tagliato fuori a causa di un problema al DRS (di cui, spoiler, tra poco andremo a parlare).

Le marteau

Top numero 5: Enzo Fittipaldi

Partire dalle retrovie? Nessun problema, Enzo dalla 13esima riesce a risalire sino alla quarta posizione, correndo una gara lineare e mantenendosi, soprattutto, lontano dai guai. Un altro weekend molto positivo per il carioca, che dopo la Catalunya si è ritrovato positivamente.

Olé

Menzione onorevole: Amaury Cordeel

Partendo dalla premessa che l’autore del suo casco meriterebbe un posto tra i top, Amaury in qualifica, come al solito, non brilla, ma nella feature race va oltre la foratura e, aiutato anche dalle varie neutralizzazioni, riesce a tornare in gruppo e strappare la 10ima posizione. Come ciliegina sulla torta, le varie penalità lo spediscono in P8, regalandogli il 2° piazzamento a punti stagionale ed anche consecutivo (!). Bravo Amaury, a Monza riesce sempre a trasformarsi.

Sorprendente

Ma non è tutto oro quel che luccica, ora è il momento dei bocciati!

Flop numero 1: Frederik Vesti

Sprecone

Anche se ha vinto la Sprint Race, il ritiro nella gara domenicale rovina completamente il suo weekend e anche la lotta per il titolo. Dopo un’ottima partenza, il danese prova ad attaccare Stanek, il quale lo chiude ferocemente, ma Vesti, invece che alzare il gas e riaccodarsi per evitare rischi inutili al primo giro, prova ad affiancarlo andando sull’erba e perdendo il controllo della macchina. La sua gara termina con il contatto col muro, e per Vesti questo 0 fa ancora più male che quelli di Zandvoort e Spa.

Flop numero 2: Roy Nissany

Recidivo

Se c’è qualcuno nelle retrovie che fa disastri è sempre lui. Se in gara 1 si limita a finire in testacoda dopo aver provato l’attacco su Correa, Roy fa un autentico disastro la domenica. Nella ripartenza dalla SC, Nissany colpisce in pieno Maloney facendolo sbattere violentemente contro le barriere. Il vero problema è che errori del genere li ha già fatti (come a Silverstone su Hauger), ma sembra non imparare mai.

Flop numero 3: Zane Maloney

Botta e risposta

Continua questo continuo up and down di Maloney, che dopo un ottimo weekend a Zandvoort, a Monza fatica. Tuttavia, se quando era in fondo in altri weekend dell’anno non faceva errori, a Monza colpisce un pilota davanti a sé all’Ascari al primo giro in Sprint Race. Nella gara domenicale è però lui ad avere la peggio: come già detto, Nissany lo colpisce facendolo sbattere rovinosamente contro le barriere. Per fortuna, esce dalla macchina sulle sue gambe.

Flop numero 4: Jak Crawford

Un passo indietro

In confronto a Zandvoort, Jak fa un grande passo indietro: in qualifica si difende bene, mentre nelle 2 gare butta via 2 occasioni ghiotte per fare punti. In Sprint Race riesce a difendersi dagli attacchi di Hadjar, Bearman e Hauger, ma viene penalizzato per track limits e finisce fuori dalla zona punti. Nella Feature Race, invece, non lascia spazio a Maini, colpendo la sua ala anteriore e forando la sua gomma posteriore sinistra.

Flop numero 5: La sfortuna di Martins

Maledetto DRS

Per la prima volta in stagione, un ritiro di Martins non è colpa del pilota. Infatti, mentre Martins era in piena lotta per il podio, il suo DRS rimane aperto per un problema meccanico costringendolo al ritiro. Già prima si era visto che non era giornata: al momento della prima SC, Martins ha pure dovuto aspettare il pit-stop di Pourchaire, perdendo molte posizioni. Stava recuperando bene, fino a quando il DRS non ha rovinato tutto.

Menzione disonorevole: Trident

Deludenti

Dopo la vittoria di Novalak a Zandvoort e la buona qualifica di Stanek, sembrava quello di Monza il weekend ideale per continuare a brillare, ma non è andata così. Se Stanek ha perso varie posizioni in entrambe le gare, dimostrando di non essere all’altezza delle prime posizioni, Novalak finisce in ghiaia al primo giro della Feature Race e termina così un weekend molto anonimo.

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