La Mercedes avrebbe potuto vincere in Qatar?

La Mercedes avrebbe potuto vincere in Qatar?

9 Ottobre 2023 0 Di Daniele Donzelli

La Mercedes ha perso una grande occasione alla prima curva in Qatar. Se non ci fosse stato l’incidente, la vittoria sarebbe stata possibile?

Il GP del Qatar ci ha mostrato una McLaren in grandissima forma. Dopo il trionfo di Piastri nella Sprint Race, l’australianno non è mai stato troppo più lento di Verstappen. Ma forse, se qualcosa fosse andato diversamente, anche Mercedes avrebbe potuto giocarsi le sue carte. Sì, perché Piastri e Norris sono arrivati a poco più di 5 secondi da Verstappen scattando rispettivamente dalla sesta e decima casella. A partire dalla P2 e dalla P3 c’erano invece le due Mercedes di Russell ed Hamilton, che già nella Sprint Race avevano mostrato un buon passo.

La scuderia tedesca, che ha già annusato (e mancato) la vittoria a Singapore, si è dimostrata nuovamente pronta a rischiare pur di vincere. Al via infatti, Hamilton ha montato la gomma soft, con l’idea di andarsi a prendere la prima posizione. Purtropppo per lui, però, il piano è andato in fumo dopo pochi metri, quando c’è stato in contatto tra i compagni di squadra. A questo punto, guardando la prepotente rimonta e il ritmo di Russell da quel momento in poi, il dubbio è più che lecito: se non ci fosse stato l’incidente la Mercedes sarebbe stata in lotta per la vittoria? Cerchiamo di scoprirlo confrontando il ritmo di Russell con quello di Verstappen nel corso dell’intera gara!

Il modo migilore per analizzare la differenza in termini di passo gara tra due piloti è quello di confrontare due stint effettuati a parità di gomma e con pista libera. In questo modo le variabili sono ridotte al minimo, e si può valutare in maniera accurata il ritmo dei due piloti in questione. Che due piloti si ritrovino a parità di gomma e con pista libera per un buon numero di giri è un caso abbastanza raro, ma i regolamenti speciali applicati in Qatar lo hanno reso possibile.

Il secondo stint: gomma media

Eslcudiamo dalla nostra analisi il primo stint, in cui Russell si è trovato a dover rimontare tutte le posizioni perse al via dopo il contatto con l’altra Mercedes, e l’ultimo, in cui i due piloti non hanno avuto la stessa gomma a disposizione e in cui molto probabilmente Russell ha sofferto fisicamente.

Dopo aver effettuato il secondo pit stop nel corso del giro 14 (che corrisponde al primo di Verstappen, visto che l’inglese si è fermato al primo giro sotto regime di SC), Russell si è ritrovato in pista con gomma gialla nuova. L’alfiere della Mercedes, rientrato in pista in P15, ha avuto bisogno di una decina di giri per ritrovarsi alle spalle del gruppo di testa, in quarta posizione. Questo è accaduto nel corso del giro 25.

Da quel momento in poi, George ha avuto a disposizione pista libera e una gomma media vecchia di 11 giri. Nello stesso momento, Verstappen si trovava in testa, con un gomma che aveva percorso 8 tornate. Il confronto tra i due tra il giro 25 e il 32 (quando Russell è rientrato ai box per montare la bianca) rispetta perfettamente i criteri elencati in precedenza. Perciò, analizziamo giro per giro il ritmo del pilota Mercedes e del campione del mondo in carica.

GiroRussellVerstappen
251:28.61:27.7
261:27.11:27.7
271:27.41:27.8
281:27.31:27.7
291:27.21:27.5
301:27.21:27.5
311:27.21:26.9
321:26.81:26.6
Lo stint di 8 giri effettuato a parità di gomma media con pista libera (dati tratti da https://motorsportstats.com/)

Nonostante un giro 25 piuttosto lento, è evidente come Russell avesse lo stesso rimto dell’olandese. Addirittura, in 5 degli 8 passaggi presi in considerazione la vettura più velcoe è stata la Mercedes dell’inglese. Per avere un’idea ancora più chiara della differenza di ritmo, è sufficiente calcolare il giro medio: Russell ha girato mediamente in 1:27.3, mentre Verstappen in 1:27.4. Il pilota Mercedes ha quindi guadagnato mediamente un decimo al giro. Possiamo quindi affermare con certezza che i due, a parità di condizioni, hanno avuto lo stesso ritmo negli 8 giri presi in considerazione.

Il terzo stint: gomma hard

Per poter considerare Russell un ipotetico avversario di Max, però, un piccolo stint con gomma gialla a parità di ritmo non può essere sufficiente. Per fortuna, le circostanze della gara ci offrono un’altra serie di giri da analizzare, stavolta ancora più lunga e quindi più indicativa. Infatti, tra il giro 36 e il giro 49, i due piloti si sono ritrovati in aria pulita ed entrambi con gomma bianca, con una differenza di soli 3 giri a favore di Verstappen. Di seguito la tabella con i tempi sul giro.

GiroRussellVerstappen
361:25.71:26.2
371:26.31:26.0
381:26.01:25.8
391:26.21:25.8
401:26.11:25.6
411:26.61:25.8
421:26.01:25.8
431:25.81:25.8
441:26.01:25.4
451:26.01:25.6
461:26.91:25.9
471:25.71:25.9
481:26.11:26.2
491:25.81:25.9
Lo stint di 14 giri effettuato a parità di gomma hard con pista libera

In questo stint con gomma hard, Russell è risultato più veloce in 5 delle 14 occasioni prese in analisi. Mediamente, il pilota Mercedes ha girato in 26.0, mentre Verstappen si è tenuto sull’1:25.8. Il ritardo accumulato da Russell è circa di 2 decimi al giro, quindi tra il giro 36 e il giro 49 l’olandese si è costruito un vantaggio di poco inferiore ai 3 secondi. Complessivamente, la differenza tra i due piloti a parità di condizioni è di circa un decimo al giro.

Per questo motivo, non è assurdo ipotizzare che Russell si sarebbe potuto giocare le sue chance in una gara particolare come quella del Qatar. Va detto che la presenza del solo George in seconda posizione difficilmente avrebbe creato seri problemi alla Red Bull, ma se Hamilton fosse riuscito a superare indenne la prima curva, avrebbe avuto ottime possibilità di scavalcare l’olandese sfruttando la gomma rossa. A quel punto, Mercedes si sarebbe ritrovata a poter giocare con due piloti contro uno e con la possibilità di fermare un pilota prima dell’altro, vista la scelta fatta con Lewis.

Probabilmente, ci saremmo trovati di fronte ad un testa a testa ad armi pari tra Red Bull e Mercedes (magari con McLaren alla finestra, perché no) per la prima volta nel 2023. Ovviamente, questo non vuol dire che si sarebbe trattato di una vittoria facile, ma con l’incidente della prima curva la Mercedes si è giocata una delle migliori chance di vincere una gara quest’anno, anche se non ne avremo mai la certezza in pista.

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