Hamilton, GP del Qatar: la FIA riapre il caso

Hamilton, GP del Qatar: la FIA riapre il caso

16 Ottobre 2023 0 Di Giorgia Semplici

A distanza di una settimana, la FIA ha dichiarato che riesaminerà l’incidente in cui Lewis Hamilton ha attraversato la pista dopo il contatto con Russell nel corso del primo giro del GP del Qatar.

Sebbene il Gran Premio del Qatar sia durato pochi metri per Lewis Hamilton, non si può ancora mettere un punto a quella buia domenica. Il contatto in curva uno con il compagno di squadra ha portato al ritiro il sette volte iridato, resosi protagonista di un comportamento che sta facendo ancora discutere. Sceso immediatamente dalla sua monoposto, ha attraversato il tracciato per tornare ai box, infrangendo così il regolamento e le norme di sicurezza. Il britannico è stato convocato subito dai commissari e, a seguito di un’indagine, gli è stata sanzionata la prima ammonizione della stagione e una multa di 50.000 euro, di cui 25.000 sospesi per il resto della stagione in attesa di ulteriori violazioni di natura simile. La Federazione Internazionale però ha deciso di riesaminare l’accaduto, poiché crede che l’incidente sia stato molto più grave di quanto si pensasse originariamente.

Il comunicato della FIA

“La FIA prende atto che Lewis si è scusato durante la successiva udienza dei commissari di gara per l’incidente e ha riconosciuto che l’attraversamento ha rappresentato una grave violazione della sicurezza. Tuttavia, in considerazione del suo status di modello, la FIA è preoccupata per l’impressione che le sue azioni possono aver creato sui piloti più giovani”.

La decisione di rivedere l’accaduto è stata messa sotto i riflettori anche a seguito di un recente incidente alle finali del Campionato del Mondo di Karting della FIA. Joe Turney a causa di un contatto era andato fuori pista, rientrando non si è curato dell’arrivo degli altri piloti. Uno di questi lo ha colpito rompendogli la caviglia destra.

Probabilmente Hamilton non riceverà sanzioni maggiori. L’aver riesaminato l’incidente aiuterà la FIA a stabilire una direttiva chiara e se in futuro si dovessero ripetere situazioni simili saranno in grado di gestirle fin da subito. Per questo, nel prossimo weekend di gara, ad Austin, avverrà un nuovo incontro tra il sette volte campione del mondo e la Federazione Internazionale.

Lo “status modello” di Hamilton fa riflettere

Rivedere l’accaduto di Lewis Hamilton a distanza di una settimana è straordinario. Ma lo è ancora di più il fatto che la FIA faccia riferimento al suo “status modello”. La frase sembra far intendere che le penalità vengono adattate in base a quali piloti sono o non sono considerati modelli di riferimento. E’ chiaro che tutti i piloti lo sono, probabilmente è ciò che la FIA voleva dire, ma il modo in cui è stato espresso non ha dato questa impressione. Se così fosse, significa che ci sono alcuni piloti considerati modelli di riferimento per i giovani e che quindi dovrebbero essere puniti maggiormente? Significa che se sei Lewis Hamilton, Max Verstappen o Fernando Alonso sei tenuto a prestare più attenzione per non dare il cattivo esempio?

Annunciare che stai riesaminando un incidente a causa dello “status modello” di un pilota rende la situazione parecchio discutibile. Questa affermazione porta tutta l’attenzione su Hamilton e non più sul problema iniziale. Ciò poteva benissimo essere evitato, se la Federazione fosse stata più precisa e avesse espresso che tutti i piloti sono modelli da seguire.

“Ho capito che lo scopo della revisione non è dare una sanzione maggiore ad Hamilton ma capire se le sanzioni relative ad azioni simili debbano essere maggiori”. Ha commentato l’accaduto su Twitter Alex Brundle, figlio dell’ex pilota di Formula 1 Martin Brundle. “Ma a causa del suo status modello è un’espressione non necessaria/goffa”.

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