WRC | Il Post-Rally – Giapppone: cala il sipario sul 2023!

WRC | Il Post-Rally – Giapppone: cala il sipario sul 2023!

20 Novembre 2023 0 Di Sebastiano Vanzetta

Cala il sipario sulla stagione 2023 del mondiale WRC che si è chiusa con l’evento del Giappone. Ecco il Post-Rally!

Il Rally del Giappone ha fatto da sfondo alla tappa finale del mondiale WRC 2023, che si è chiusa con un rally tutt’altro che facile soprattutto nella giornata del venerdì. Vediamo tutto nel Post-Rally!

Toyota: si chiude in bellezza!

Toyota monopolizza il podio con Elfyn Evans, Sébastien Ogier e Kalle Rovanperä, piazzando inoltre il beniamino di casa Takamoto Katsuta in top 5. Inutile dire che Evans è stato senza dubbio il più bravo. L’inglese ha terminato indenne la difficilissima giornata del venerdì, costruendosi un vantaggio che poi ha potuto amministrare a piacimento fino alla fine della gara. Un bel segnale per l’anno prossimo, con Elfyn che dimostra di aver fatto pace con la GR Yaris e che può presentarsi senza remore ai nastri di partenza del 2024 come candidato al titolo.

Ogier invece ha sì terminato secondo, ma non è sembrato troppo in palla a dirla tutta. Su fondi e condizioni del genere ci si sarebbe aspettato che il cannibale francese spiccasse, e invece ha voluto accontentarsi del 2° posto e di terminare la gara. Da una parte ci sta, dall’altra con un programma part-time e con entrambi i titoli già chiusi probabilmente il suo approccio non ha avuto molto senso. È pur vero comunque che su di lui ha gravato anche una penalità di un minuto e quindi non è tutto da buttare, anzi.

Anche l’approccio di Rovanperä ha avuto poco senso, anche se è probabile che il finlandese abbia voluto solamente terminare bene la stagione senza strafare e senza al contempo spendersi troppo, visto che l’anno abbastanza faticoso tra WRC e gare di drifting.

Bravo invece, a dispetto del risultato nero su bianco, Katsuta. Il giapponese avrebbe potuto benissimo ripetere il risultato dell’anno scorso, e il 5° posto su carta non appare così entusiasmante. Eppure, dopo un incidente del venerdì dove tutto sembrava perduto, Taka è risorto dalle ceneri vincendo 8 speciali su 22 e dimostrando una velocità degna da pilota che può puntare costantemente a podio. La domenica ha avuto la grinta giusta per “rubare” il 5° posto a Tänak, mostrando che se vuole può fare bene.

Hyundai: si poteva fare meglio

Ok, Thierry Neuville ha vinto 5 speciali e la Power Stage. Ma non ha terminato a punti, e non ha sfruttato il buon momento che aveva per proiettarsi a bomba verso il 2024. Invece, nella SS6 è finito su un palo dopo 100 metri dalla partenza. Una brutta figuraccia, di certo facilitata dalle condizioni atmosferiche, che macchia l’ultimo periodo del belga. L’indicazione è chiara: Neuville può lottare per vittorie e mondiale, a patto di eliminare totalmente episodi del genere.

Bene il weekend di Esapekka Lappi, che termina in 4a posizione un rally che ha premiato chi non ha voluto strafare. Esapekka, alla prima uscita in Giappone, ha adottato un approccio che alla fine ha pagato, regalandogli un bel risultato per chiudere questa faticosa stagione full-time che l’ha portato ad optare per un impegno part-time per il 2024, con l’obiettivo di passare più tempo con la sua famiglia. Meriterebbe quasi un’altra chance come pilota a tempo pieno nel mondiale, ma la decisione a quanto pare è stata sua.

Incommentabile il weekend del povero Dani Sordo. Non per una prestazione povera, ma perché lo spagnolo è uscito di scena già nella SS2 senza la possibilità di ripartire con il Super Rally.

M-Sport: fine di un’agonia

M-Sport mette la parola fine, finalmente, all’agonia di questo 2023 che non è andato come si sperava. Nemmeno Ott Tänak è riuscito a risollevrare del tutto una barca che purtroppo sta andando a fondo. Eppure l’estone termina il campionato al 4° posto a pochi punti da Neuville, segno che il pilota c’è. Il 6° posto del Giappone probabilmente viene sia da condizioni non ottimali, sia da mancanza di stimoli. Ott il prossimo anno sarà in Hyundai, e quindi in M-Sport non aveva più nulla da dimostrare o da dare al team. Ha comunque portato a casa punti e alla fine questo è ciò che conta in questo momento. Peccato perché tutti abbiamo sperato un ritorno in M-Sport dal sapore più dolce.

Senza commento il rally del povero Adrien Fourmaux, fuori come Sordo alla SS2, nello stesso posto dello spagnolo e con la stessa sfortuna di non poter ripartire con il Super Rally. Peccato perché tutti avrebbero voluto vedere se questo 2023 di crescita nel WRC-2 ha fatto bene al francese in termini di performance su una Rally1.

WRC-2: Mikkelsen chiude in bellezza

Poche le WRC-2 al traguardo, solamente otto. Andreas Mikkelsen ha centrato la quarta vittoria in stagione, chiudendo in bellezza questo 2023 dove da outsider si è laureato per la seconda volta campione del mondo al Rally dell’Europa Centrale. Qui ha corso con la testa più libera e si è visto. Ma c’è anche da dire che era tra i favoriti, visto che la schiera non troppo nutrita delle Rally2. I rally bisogna comunque finirli davanti a tutti e lui l’ha fatto. Chapeau.

2° un buonissimo Nikolay Gryazin che con questo risultato termina al 4° posto il mondiale, dietro a Mikkelse, Gus Greensmith e Yohan Rossel che si sono giocati il titolo fino alla fine. Un risultato di tutto rispetto che però è forse anche troppo per quello che si è visto. Però, carta canta e dunque bravo anche a lui! Buonissimo lavoro anche per Kajetan Kajetanowicz, sul podio e campione del mondo WRC-2 Challenger. La stagione del polacco è stata positiva e Kajetan può ritenersi soddisfatto.

Peccato invece per Grégoire Munster, che stava facendo molto bene nonostante non fosse iscritto per fare punti nel WRC-2. Avrebbe però potuto aggiungere qualcosa al bottino raccolto nel mondiale WRC e invece è sfumato tutto nell’ultima giornata di gara. Sono cose che capitano ma l’amaro in bocca resta.

Punticino storico, nel WRC, per Hiroki Arai. Il pilota giapponese è entrato nella Top 10 assoluta con un’auto a trazione anteriore, una Peugeot 208 Rally4. Un risultato storico che arriva 13 anni dopo l’ultima volta, quando in Turchia il tedesco Aaron Burkart mise a segno un 10° posto a bordo di una Suzuki Swift S1600.

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