Quando Schumacher “rubò” moglie e talento a Frentzen.

Quando Schumacher “rubò” moglie e talento a Frentzen.

17 Gennaio 2021 1 Di Nicola Cobucci

La storia parte da lontano. Alla fine degli anni ottanta non esistevano le categorie propedeutiche di oggi. Per un giovane pilota, le strade per arrivare in Formula 1, potevano essere svariate. È un po’ quello che accadde in Germania, che nel biennio 88-89 si trovava tra le mani dei talenti che non avevano le possibilità di gareggiare nella massima serie: Heinz-Harald Frentzen e Michael Schumacher si ritrovarono così nella Formula 3 Tedesca nel 1989.

Il campionato tedesco è combattuto. La classifica finale vede i primi tre raccolti in un solo punto, ma a spuntarla è l’austriaco Karl Wendlinger, che sfrutta una maggiore costanza lungo il corso dell’anno. Saranno 164 i suoi punti, con Frentzen e Schumacher che si fermano a quota 163. A pari merito.

I tre ragazzi nel 1990 si ritrovano ancora insieme per effettuare dei test: sono piloti del Sauber-Mercedes Junior Team. L’obiettivo era quello di correre con il team elvetico nel campionato prototipi. Al termine delle prove Jochen Neerpasch , direttore corse della Mercedes, affermò che dei tre, HH era stato il più veloce, aveva talento naturale e sembrava che tutto gli venisse facile . Poi c’erano Michael e Karl, in quest’ordine. Comunque, tutti e tre erano davvero bravi.”

Schumacher e Wendlinger decisero di disputare il Campionato Prototipi. I due, correndo in coppia, riuscirono a vincere anche la 480 km di Autopolis nel 1991. Heinz Harald corse una sola gara con la Sauber C11 nel 1990, decidendo di dare la priorità al campionato di Formula 3000 decidendo di lasciare la Mercedes. Non fu una buona scelta: il suo 1991 fu disastroso, concludendo la stagione 14°. Si lanciò nella F3000 Giapponese, ma nel 1992-1993 la situazione non migliorò.

Nel periodo della Formula 3 tedesca, HH (così era conosciuto Frentzen) era fidanzato con Corinna Betsch. Schumacher e Frentzen, in quel periodo, condividevano gran parte della loro vita. Quando la Mercedes, con i suoi occhi lunghi, adottò questi due promettenti ragazzini per crescerli come futuri principi delle corse, altro che se erano amici. Quasi fratelli. Correvano insieme sulla stessa macchina, si alternavano al volante, si scambiavano consigli, studiavano con i grandi ingegneri. Dalla mattina alla sera parlavano di pistoni, bielle, numero di giri, freni, curve a destra, curve a sinistra, tornantini.

Poi la situazione è precipitata: dopo 4 anni la storia tra HH e Corinna terminò. Il tedesco, nativo di Moenchgladbach, non la prese tanto bene. Nel 1998, dopo un incidente in gara con Schumi, si sfogò così: “Non ho creduto a una sola parola di tutto quello che mi ha detto dopo l’ incidente. Quando io mi lasciai con Corinna, lui veniva a dirmi che dovevo rimettermi con lei. E invece era già il suo nuovo fidanzato. Come faccio a credergli? E poi l’ episodio non è nuovo: altre volte ha fatto cose del genere”

E alla fine Michael conquistò Corinna: convolarono a nozze il 1° Agosto 1995 e due anni più tardi nacque la primogenita Gina Maria. Ma leggendo il titolo vi sarà sicuramente venuto un dubbio. In che modo Michael “rubò” il talento a HH?

Più che rubare, potremmo dire che la storia è fatta di scelte, opportunità e a volte un pizzico di fortuna. I tre ragazzi arrivarono in Formula 1, ma con modi e percorsi diversi. Mettendo da parte la storia di Wendlinger, che non ha lasciato il segno, concentriamoci sui due protagonisti di quest’articolo: Michael Schumacher e Heinz Harald Frentzen.

Michael Schumacher stole his girlfriend, drove a funebre car and was  formula 1 runner-up

Il più talentuoso sembrava proprio HH: ma una serie di scelte sbagliate lo allontanò sempre di più dalla Formula 1. Riuscì a debuttare, con una modesta Sauber-Mercedes, nel 1994. Il tedesco si mostrò a suo agio nella categoria, dimostrando a tutti di meritare il giusto riconoscimento. L’offerta non tardò ad arrivare e nel 1997 si presentò la grande occasione: potrà guidare la Williams campione del mondo nel 1996.

Dall’altro lato, il buon Michael sfruttò l’occasione: debuttò nel Gran Premio del Belgio del 1991, sostituendo Gachot in Jordan. Settimo in qualifica, stregò Flavio Briatore che non perse tempo e lo portò in Benetton. Col team italo-inglese vinse due titoli mondiali nel 1994 e nel 1995, prima di approdare in Ferrari nel 1996. Per il 1997 si parlò anche di affiancare i due tedeschi nella Rossa, ma alla fine restò soltanto una voce. Ma sarebbe stato interessante vedere i due di nuovo fianco a fianco.

Due storie totalmente diverse: uno vincerà sette titoli mondiali, l’altro – a modo suo – qualche soddisfazione se la toglierà. Ma alla fine, nella storia ci resta chi vince. Frentzen ha avuto la grande sfortuna di prendere alcune scelte sbagliate. Se non avesse lasciato l’orbita Mercedes nel 1990, forse quella chance di sostituire Gachot sarebbe capitata a lui. Perché Eddie Jordan pagò 150.000 dollari alla Mercedes per avere Schumacher per quel Gran Premio. Chissà cosa sarebbe successo. Magari oggi parleremmo di un Frentzen sette volte campione del mondo. Perché il talento, senza le giuste occasioni, è sprecato.

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