Kymiring: le caratteristiche del circuito finlandese che ospiterà la MotoGP.
21 Febbraio 2021Covid permettendo, l’11 luglio 2021 la MotoGp correrà in Finlandia per la prima volta dal 1982. Andiamo a scoprire insieme i segreti della nuova pista, il Kymiring…
La maggior parte degli appassionati di motorsport, quando ha sentito per la prima volta il nome Kymiring, ha pensato subito a Kimi Räikkönen, e dato che il circuito si trova nella sua patria, era ipotizzabile che fosse intitolato a lui. In realtà, il nome non deriva dal campione finlandese ma dal fiume “Kymi” che scorre lì vicino.
Il Kymiring, inaugurato il 19 agosto 2019 con un test MotoGp, presenta un layout molto particolare, ricco di passaggi difficili, immerso nelle foreste finlandesi. È lungo 4,6 Km e presenta 18 curve. Ma vediamola più nel dettaglio.

Il primo settore
La prima particolarità è già il rettilineo dei box: oltre ad essere molto corto (meno di metà dei quello più lungo della pista), costringe i piloti a frenare appena dopo il traguardo visto che l’insidiosa Curva 1 non è molto lontana da quest’ultimo.
La vera difficoltà della prima svolta sta nell’uscire il meglio per avere migliore percorrenza tra la 2 e la 3, quasi un curvone unico, che portano alla staccata della 4, probabilmente non la più difficile ma quella che è più importante fare al meglio: una cattiva uscita metterebbe il pilota nella condizione di avere poca velocità nel rettilineo successivo che sarà il più lungo del mondiale, per la bellezza di 1200 metri.
Il secondo settore
Il secondo segmento di pista inizia con quello che probabilmente sarà il punto di sorpasso più allettante per la maggior parte dei piloti: la profondissima staccata della 5, che per certi versi ricorda Curva 6 di Jerez. Sarà una frenata tutt’altro che facile, dato che la ghiaia e l’erba non sono poi così lontane.
Una volta superata questa difficoltà, i piloti si troveranno ad affrontare 3 curve in sequenza, tutte di percorrenza, in cui la stabilità e l’agilità della moto, uniti alla rapidità del pilota nel raddrizzare la moto e nel inserirla nella svolta successiva, saranno fondamentali per evitare di perdere troppo terreno dagli altri.
Dopo questa successione, si presenta il lungo curvone della 9, tutto in piega verso sinistra, che sicuramente andrà a sollecitare le capacità fisiche dei concorrenti, che dovranno cercare di stare il più vicini possibile alla corda per portare fuori più velocità possibile nell’allungo successivo.

Il terzo settore
Il terzo settore inizia con un piccolo rettilineo che porta alla 10, un insidioso tornantino in cui i più coraggiosi potranno probabilmente azzardare un sorpasso. La difficoltà della coppia 10-11 sta nel fatto che vanno impostate come un unico curvone (per chiarezza, verrà percorsa probabilmente in un modo simile a quello del Tramonto di Misano).
Un’altra importante difficoltà della pista è rappresentata dalle curve 12 e 13, due pericolose staccate in discesa in cui sembra difficile ipotizzare un attacco ad un avversario.
Il quarto settore
L’ultimo segmento di pista non presenta grandissime difficoltà, consiste in un settore in cui probabilmente farà la differenza la scorrevolezza della moto, dato che la 13 e la 15 sono due tornanti simili a quello della 9, anche se meno lunghi e impegnativi.
L’unica vera curva insidiosa è la 17, in cui bisogna frenare quando si è già in piega (per capirci è una curva simile all’ultima di Valencia), cercando di uscire il più stretti possibile per lanciarsi sul rettilineo principale.

Nel complesso il Kymiring risulta essere un tracciato abbastanza complesso, con diverse curve difficili e tortuose dal secondo settore in poi, ma offre comunque occasioni di sorpasso, la più ghiotta a Curva 5 ma ci sono anche buone possibilità alla 1.
Il Kymiring secondo i collaudatori
I collaudatori che hanno girato sul tracciato nel 2019 (Kallio, Pirro, Smith, Bradl, Folger e Guintoli), non sono molto d’accordo riguardo al circuito: un feedback positivo è dato da Pirro, che dichiara: “È una pista davvero bella, anche se difficile da capire con il bagnato. La prima parte è veloce e carina, la seconda è lenta, ma interessante. È un’ottima pista per la MotoGP”. Al contrario, il pilota di casa Kallio pensa che sia una pista in alcuni tratti non da MotoGp, e che con tutto lo spazio che era disponibile si poteva fare di meglio.
Per quanto riguarda le prestazioni delle varie squadre, questa pista sembra molto adatta alle caratteristiche di Yamaha e Suzuki, molto agili e rapide nei cambi di direzione, caratteristica invece che manca soprattutto a Ducati e KTM, che però nel primo settore, con il lungo rettilineo, potrebbero trarre vantaggio dalla potenza del proprio motore.
La verità la sapremo solamente quando sarà il momento di correre, cioè, secondo il calendario provvisorio del 2021 pubblicato da Dorna, nel weekend dell’11 luglio, anche se abbiamo visto già alcuni cambiamenti per i primi appuntamenti della stagione.
Ad ogni modo, speriamo che questa nuova pista ci regali spettacolo e dia una dimostrazione di quanto sia bello lo sport che amiamo e che il pubblico possa essere sugli spalti a sostenere i 22 migliori piloti al mondo.