MotoGP | Cosa aspettarsi nel 2021? Con e senza Marquez…

MotoGP | Cosa aspettarsi nel 2021? Con e senza Marquez…

18 Marzo 2021 0 Di Daniele Donzelli

Il 2021 si prospetta come una stagione interessante, in cui molti saranno coinvolti nella battaglia per la vittoria…

La stagione 2021 di MotoGP si avvicina sempre di più, l’attesa cresce, tutti si aspettano una stagione piena di battaglie e avvincente da seguire.

Ovviamente ogni Team ha il suo obiettivo, non tutti avranno la possibilità di vincere. Andiamo quindi ad analizzarli, anche considerando le prestazioni mostrate nei test, che vanno comunque prese con le pinze…

Per semplicità consideriamo solamente i costruttori, visto anche che molti team satellite dispongono ormai di moto ufficiali (Pramac, Petronas con Rossi, Tech 3, e Honda LCR con Nakagami).

Honda

La casa dell’ala dorata viene da un’annata molto difficile, da cui è ovviamente chiamata a riscattarsi.

Le cose sembrano destinate a cambiare rispetto al 2020: il fenomeno di casa Marc Marquez è pronto a rientrare, e la moto nel corso del tempo si è sviluppata, diventando più gestibile anche dagli altri piloti, come dimostrato da Nakagami.

È stato ingaggiato Pol Espargarò nel team ufficiale: lo spagnolo si è ben comportato nel corso dei test, sembra essersi ben adattato e si dichiara soddisfatto del lavoro svolto in generale fino a questo momento. Sembra molto carico e pronto a portare a casa punti pesanti.

Ma il vero punto interrogativo è: quando e in che condizioni rientrerà Marquez?

Negli ultimi giorni sono apparsi sui social dei video, in cui si vede Marc in pista a Barcellona su una vecchia Honda, chissà che non possa davvero rientrare alla prima gara?

Se la risposta sarà sì, la Honda rientra prepotentemente in lotta per il titolo, perlomeno con il pluricampione.

Per quanto riguarda gli altri, Espargarò probabilmente sarà in grado di salire ripetutamente sul podio, ma difficilmente otterrà una vittoria.

Su Alex Marquez e Nakagami non ci sono grandi aspettative: se la moto risulterà davvero più docile, potrebbero puntare a un podio sporadico, ma di più sembra oggettivamente difficile.

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Aprilia

L’Aprilia è la sorpresa dei test: è risultata circa un secondo più veloce rispetto alle qualifiche del 2019, e molto più competitiva sul passo.

Dopo diversi anni di delusioni e difficoltà, la casa italiana sembra aver raggiunto finalmente un buon livello, anche se è ancora presto per dirlo.

Sembra arrivata l’ora del salto di qualità: si può puntare al podio, ma un ostacolo importante è sicuramente quello dei piloti: Savadori è inesperto, Aleix Espargaro non può essere considerato un Top Rider, anche se non si sa mai.

Sicuramente una stagione con buone prestazioni porterebbe a un buon interesse da parte dei giovani della Moto2 o di qualcuno più esperto (Dovi?), che permetterebbero al team di ottenere risultati di maggiore spessore nel prossimo futuro.

Di certo se la moto sarà competitiva, potranno togliersi diversi sassolini dalla scarpa nei confronti di coloro che non hanno voluto accasarsi con il team per questa stagione (Dovizioso, Lorenzo, Bezzecchi…).

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KTM

Tanti sono i punti interrogativi riguardo a KTM: dopo una gran bel 2020, la moto non è apparsa in gran forma nei test, anche se i piloti non sembrano granché preoccupati stando alle loro dichiarazioni.

Per la squadra l’obiettivo è quello di confermarsi al vertice, magari cogliendo qualche vittoria in più.

Ancora sembra presto per il titolo, nonostante un Oliveira in forma smagliante e un buon Brad Binder, ma probabilmente c’è bisogno di qualcosina in più dal punto di vista della ciclistica: la moto sembra infatti molto difficile da guidare e piuttosto nervosa in curva.

Con 4 moto ufficiali in pista, il mezzo potrebbe notevolmente migliorare con il passare del tempo, chissà che non possano ambire al colpaccio nel 2022.

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Ducati

La Ducati è apparsa in forma straordinaria nei test di Losail, con un Miller da subito al top e Zarco e Bagnaia che sembrano essere più che competitivi.

Ma non bisogna farsi ingannare: il circuito è molto favorevole alla moto per via del lungo rettilineo dei box: non è detto che sia questo il livello della moto in tutte le altre piste.

In ogni caso la squadra italiana è chiamata a una stagione al top, dopo un 2020 con più ombre che luci e 2 sole vittorie.

Miller è sembrato molto veloce, e da solo potrebbe portare a casa anche qualche successo, conosce la Ducati da diversi anni, e indirizzerà al meglio lo sviluppo: con lui si potrebbe puntare al titolo se la moto si dimostrasse migliore rispetto al 2020.

Dagli altri ci si aspetta poco, magari qualche podio da parte di Bagnaia e Zarco, e difficilmente arriveranno risultati clamorosi dai 3 rookie Martin, Bastianini e Marini.

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Yamaha

La Yamaha si è rivelata una mina vagante del corso del 2020: dominante in alcune gare, ma in nettissima difficoltà in altre (Aragon 1, Valencia 1…).

Risulta quindi essere un po’ un punto interrogativo, che non viene sciolto nemmeno dalle grandi prestazioni ottenute nei test, a cui siamo ormai abituati da parecchio.

C’è però la sensazione che si possano giocare il titolo, vista la grande facilità di guida della moto e la sua scorrevolezza in curva.

Inoltre ricordiamo che i 4 piloti che guideranno una Yamaha nel 2021 sono di un altissimo livello, e ormai tutti possono vantare un po’ di esperienza nella categoria.

I piloti che quasi sicuramente saranno sempre lì a giocarsela sono Franco Morbidelli e Fabio Quartararo, sono loro le punte di diamante, mentre ci sono dubbi riguardo alla competitività di Viñales e Rossi, che negli scorsi anni hanno sfoggiato ottime prestazioni alternate ad altre non al loro solito livello.

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Suzuki

E infine i campioni in carica.

La Suzuki si presenta per il 2021 dopo un’annata spettacolare, in cui una moto molto versatile ha permesso ai suoi piloti di essere competitivi in tutte le piste, e a Mir di vincere il titolo.

Un mezzo scorrevole, facile da guidare, con un motore che sta crescendo. Sembra perfetto.

Però si sa, i sogni non durano in eterno, e nonostante la squadra abbia mantenuto i suoi alfieri, non è detto che riuscirà a ripetersi, anche a causa del rientro di Marc Marquez.

Ma Mir e Rins sono cresciuti, maturati. In poche parole sono diventati Top Rider. Se riuscissero a migliorare un po’ la qualifica, sarebbero sicuramente ampiamente in lotta per il titolo.

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In generale, ci si aspetta una stagione combattuta, ma che dipende dalle condizioni di Marquez e da come si adatterà alla moto, che in sua assenza è cambiata.

Suzuki, Yamaha, Marquez e forse anche Miller, questi sembrano i principali candidati al titolo.

Dopo il semaforo scatenate l’inferno, prima dentro, gas a martello… e andiamo!!! Buona stagione 2021 a tutti!

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