Un giro di pista: l’Autódromo Internacional do Algarve di Portimao

Un giro di pista: l’Autódromo Internacional do Algarve di Portimao

28 Aprile 2021 0 Di Sebastiano Vanzetta

Visto il buon successo dell’analisi sul giro di pista di Imola, quest’oggi saliamo a bordo della SF1000 di Charles Leclerc e continuiamo con la prossima tappa del mondiale: il circuito di Portimao

Come Imola, anche il circuito portoghese di Portimao è stato riconfermato nel calendario di quest’anno, stavolta come terza gara stagionale. Così come il circuito del Santerno, anche quello dell’Algarve ha ottenuto commenti molto positivi dai piloti l’anno scorso, che lo hanno definito un “rollercoaster” a causa dei continui saliscendi.

Lungo 4,6 km, l’Autódromo Internacional do Algarve presenta 15 curve: 9 a destra e 6 a sinistra. L’anno scorso ha vinto Lewis Hamilton su Mercedes, secondo il suo compagno di squadra Bottas e terzo Max Verstappen su Red Bull. Grandissima partenza di Kimi Raikkonen che, partito 16° su un circuito leggermente umido, nel corso del primo giro risale fino alla settima posizione.

Questa volta, il giro che verrà analizzato sarà quello di Charles Leclerc che l’anno scorso, nonostante la monoposto, ha fatto un mezzo miracolo qualificandosi 4°.

Disclaimer

Come per il giro a Imola, anche l’analisi del giro a Portimao è puro frutto dell’analisi dell’onboard. Non è quindi da ritenersi un’analisi, se così si può dire, professionale, basata sui dati telemetrici che solitamente hanno a disposizione i team. Nell’analisi viene usata la semplice telemetria a disposizione degli spettatori a casa.

In ultima istanza, si deve tener conto che il giro analizzato non è quello del poleman, ma quello di Charles Leclerc sulla SF1000, quindi con tutte le limitazioni del caso, dunque tenendo in considerazione che la monoposto dello scorso anno soffriva sia nella velocità di punta, a causa della Power Unit poco performante, sia nella resa aerodinamica. Purtroppo è l’unico onboard di Portimao con telemetria che sono riuscito a reperire.

Curve 1 (Primeira) e 2

Dopo essersi lanciati sul rettilineo principale, si arriva in curva 1, la Primeira, in ottava marcia a circa 315-320 km/h e si stacca pochi metri prima cartello dei 50 metri.

Si scala fino in sesta marcia e si percorre curva 1 a circa 235 km/h andando ad utilizzare il cordolo. 

In uscita si tiene una traiettoria larga, si utilizza il cordolo esterno mettendo le ruote di sinistra sul verde ci si butta in curva 2 sempre in sesta marcia a circa 250 km/h, senza andare a prendere il cordolo ma tenendo una linea pulita. 

Curve 3 (Lagos) e 4

Alla staccata di Curva 3, la Lagos, si arriva in sesta marcia staccando 260 km/h. Si scala fino in terza marcia e si va a pizzicare il cordolo esterno. 

Senza toccare quello in uscita, si va in salita verso Curva 4. La pendenza rende la curva abbastanza cieca. La si percorre full gas in quinta marcia tra 180 e 200 km/h.

Si esce larghi e si va a prendere tutto il cordolo. Successivamente vi è un rettilineo dove quest’anno è possibile utilizzare il DRS.

Curva 5 (Torre Vip)

Si arriva alla Curva 5, la Torre Vip, scollinando e a circa 285-290 km/h in settima marcia. Si frena al cartello dei 100 metri e si scalano quattro marce.

La freccia indica dov’è posizionato il cartello dei 100m, nascosto alla telecamera.

Si percorre curva 5, in leggera pendenza, in terza marcia a circa 80 km/h andando leggermente a pizzicare il cordolo interno. Interessante notare come qui Charles entri in curva ancora con i freni in mano (come si nota dalla telemetria in immagine).

In uscita si va a prendere tutto il cordolo esterno.

Curve 6 e 7

Si percorre Curva 6, a sinistra, full gas in sesta marcia a circa 250 km/h, pizzicando il cordolo.

Successivamente si percorre Curva 7 sempre full gas in settima marcia, con una velocità al punto di corda di quasi 265 km/h. Anche qui si va ad utilizzare il cordolo.

Curva 8 (Samsung)

Subito dopo Curva 7 vi è Curva 8, denominata Samsung. Si arriva in settima marcia e si frena poco dopo essere usciti da Curva 7, a 260 km/h, andando sui freni poco prima della linea bianca orizzontale a lato della pista. Qui è interessante notare come si vada a frenare con lo sterzo non ancora dritto (si veda l’immagine).

Si scalano tre marce e si stringe la curva senza andare a toccare il cordolo. La velocità in questa sezione è tra i 110 e i 120 km/h.

In uscita si va larghi sul cordolo andando quasi in ghiaia.

Dopo Curva 8 vi è uno scollinamento, famoso perché quando vi corre la MotoGp, sembra quasi che le moto prendano il volo, concedendo sempre delle immagini spettacolari.

Curva 9 (Craig Jones)

Dopo aver scollinato in uscita da Curva 8 si arriva in Curva 9, la Craig Jones, full gas in settima marcia e si va a toccare il cordolo interno a circa 270 km/h. 

In uscita non si va larghi ma si tiene la monoposto a centro pista per prepararsi a Curva 10.

Curve 10 (Portimao) e 11

Si arriva in Curva 10, la Portimao, in salita in settima marcia a circa 280 km/h e mentre si inizia a sterzare, si inizia anche a frenare, scalando tre marce e tenendo una traiettoria centrale, per poter impostare in maniera ottimale l’inserimento di Curva 11.

Si percorre Curva 11 in quarta marcia a circa 140 km/h, andando a pizzicare il cordolo interno.

In uscita si esce larghi e ci si prende il cordolo esterno, scollinando nuovamente verso Curva 12.

Curve 12 e 13

Si percorre Curva 12 in leggera salita, full gas in sesta marcia a circa 245 km/h, toccando leggermente il cordolo interno.

In uscita ci si tiene larghi senza però andare sul cordolo e si frena qualche frazione di secondo prima della linea bianca orizzontale a lato della pista, scalando tre marce.

Si percorre Curva 13 in terza marcia a circa 100 km/h senza preoccuparsi di andare sul cordolo interno. In uscita si va a toccare leggermente il cordolo esterno. 

Curva 14 (Sagres)

Si arriva in Curva 14, la Sagres in quinta marcia, inserita brevemente prima di andare a frenare prendendo più o meno come punto di riferimento l’inizio del cordolo esterno. Anche qui si va a frenare a centropista.

Si scala una marcia e si percorre la curva in quarta a circa 140-145 km/h, andando brevemente a toccare il cordolo interno.

In uscita ci si prende tutto il cordolo esterno.

Curva 15 (Galp)

Si percorre il grande curvone prima del rettilineo principale, Curva 15 (la Galp), full gas, toccando delicatamente il cordolo interno e cercando di tenere una linea pulita senza fare correzioni per massimizzare la velocità di uscita per poi, immettersi nel rettilineo principale, dove vi è ovviamente una zona DRS.

Conclusioni

Ecco quindi un giro di pista a Portimao. Come è possibile notare dall’analisi, a differenza di Imola i cordoli vengono utilizzati molto meno e con meno aggressività. È infatti fondamentale non scomporre la macchina e tenere una linea pulita evitando grosse correzioni che potrebbero rovinare il tempo sul giro. Bisogna cercare di unire la prestanza della Power Unit con una configurazione aerodinamica che permetta alla monoposto di non scomporsi tra le varie curve in saliscendi del Portogallo. 

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Al prossimo “Giro di Pista”!

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