F1 | GP del Messico: Verstappen vince davanti ad un pubblico delirante

F1 | GP del Messico: Verstappen vince davanti ad un pubblico delirante

7 Novembre 2021 9 Di Ivan Mancini

Secondo Hamilton, autore di una strenua difesa su Pérez. Quarto Gasly, a seguire Sainz e Leclerc. McLaren “spente”, Kimi Raikkonen ancora a punti.
 

Partenza e primi 35 giri

Partenza da urlo per il gruppo davanti. Buona partenza di Hamilton, che recupera terreno ed accorcia le distanze col compagno di squadra, ma ancor più brillante la partenza di Verstappen. L’olandese, ritardando la frenata, supera le due Mercedes e si porta al comando del GP di Città del Messico. Dopo la prima curva un contatto tra Bottas e Ricciardo induce il finlandese ad un testacoda. Si crea scompiglio in pista e ne approfittano Leclerc e Giovinazzi: i due rimontano rispettivamente in quinta e sesta posizione. Movimento anche nelle retrovie, con Ocon che viene chiuso a sandwich tra Tsunoda e Schumacher, causando pesanti danni ad entrambe le vetture. Gara finita per il giapponese e il tedesco, costretti al ritiro a causa dell’incidente, e safety car per i primi 4 giri.

Alla ripartenza il vantaggio di Verstappen aumenta esponenzialmente in pochi secondi. La trazione della Red Bull RB16B aiuta l’olandese a creare un varco di ben 1.6s su Hamilton, secondo. Contemporaneamente sorpasso di Sainz ai danni di Giovinazzi (ora settimo) e sorpasso di Ricciardo ai danni di Bottas, entrambi nelle retovie in seguito alla sosta forzata ai box. Al 9° giro sorpasso di Raikkonen ai danni di Russell. Il finlandese, decimo, grazie al DRS riesce a guadagnare una posizione sulla Williams, non senza dare spettacolo. Lo stesso Russell è poi vittima di un altro sorpasso, firmato Alonso, che lo porta fuori dalla zona punti.

Da sottolineare la prestazione di Norris, partiro dalla nona fila a causa della penalità, che in 12 giri riesce a portarsi in 12° posizione, a ridosso della zona punti. Spento, invece, Bottas: complice la gomma bianca, il finlandese è come ancorato in 17° posizione, davanti solo a Latifi. Al 13° giro Stroll apre la danza dei pit stop. Gomma bianca per il canadese, che portà sfruttare la durata del secondo stint come punto di forza. Pit stop anche per Mazepin, mentre in pista va in scena un derby tutto inglese tra la McLaren di Norris e la Williams di Russell.

Al 16° giro Hamilton comincia ad accusare problemi alle gomme (medie). Ne approfitta Pérez, che, con la stessa gomma, non sembra accusare crolli di prestazioni. Il messicano, infatti, decimo dopo decimo, riesce ad avvicinarsi ad Hamilton più di quanto l’inglese possa farlo contro un Verstappen sempre più solitario, che al 20° da il via ai doppiaggi. Contemporaneamente pit stop per Giovinazzi (in soli 2.7s): gomma bianca per l’italiano, che rientra in pista in 13° posizione, alle spalle di Bottas ma davanti Russell. Una sosta anticipata che va a sfavore di Giovinazzi, impossibilitato a sorpassare il duetto Bottas-Ricciardo, nonostante il pilota giri 4 decimi più veloce di Bottas (più veloce nel primo e nel terzo settore).

Al 30° giro Hamilton si ferma ai box per montare gomma bianca. Sosta perfetta da parte dei meccanici tedeschi, ma l’ingleserientra alle spalle di Leclerc. Non di certo la situazione ideale per Hamilton, che però approfitta delle soste di Leclerc e Gasly per portarsi sul gradino più basso del podio. Il ferrarista monta gomma bianca e rientra in pista in nona posizione, dietro Raikkonen ed Alonso. Dopo poche curve, però, Leclerc recupera due posizioni, complici il sorpasso su Alonso e la sosta di Raikkonen (gomma bianca anche per il finlandese). Anche Gasly, rientrato ai box per proteggersi da Leclerc, monta mescola dura.

Al 34° giro pit stop per Verstappen, leader del mondiale. Gomma dura per l’olandese che, a parità di gomma, vanta 4 giri in meno rispetto Hamilton. Nel frattempo Pérez si porta in prima posizione, tra i festeggiamenti del pubblico di casa: è però una situazione momentanea, in quanto il messicano deve ancora fermarsi ai box.

 

Ultimi 35 giri e finale di gara

Al 39° giro sosta per Ricciardo. Nuova gomma gialla per l’australiano, che rientra in 13° posizione alle spalle di Giovinazzi. Per Pérez, invece, la sosta arriva nel giro successivo, dopo che il messicano ha condotto ben 43 giri sulla stessa gomma gialla. Mescola dura per Pérez, che conede ad Hamilton la seconda posizione. Al 42° giro pit stop (lento, 11.7s) per Bottas, che monta gomma gialla e rientra in pista in 14° posizione, dietro Russell. Ciò va a vantaggio di Giovinazzi, che si porta a ridosso della zona punti; ma lo svantaggio in termini di giri tra la mescola di Giovinazzi e quella di Alonso non lascia scampo al pilota di Martina Franca, che gira 2s più lento dell’asturiano.

Al 43° giro seconda sosta per Sainz, che fino ad ora aveva dimostrato un buon ritmo con gomma gialla. Mescola dura per lo spagnolo della Ferrari, che verosimilmente continuerà la gara senza altre soste. Due giri dopo è il turno di Russell, che monta gomma bianca e rientra in pista in decima posizione, lasciando la settima piazza a Sebastian Vettel. La situazione sembra stabilizzarsi al 46° giro, con Gasly che occupa stabilmente la quarta posizione davanti le due Ferrari di Leclerc e Sainz; più arretrate le McLaren, con Norris in decima posizione e Ricciardo fuori dai punti, in 12°. Tutta un’altra gara quella condotta dai primi tre, con Verstappen che conduce in solitaria e con Pérez autore del giro più veloce; Hamilton, invece, stretto tra i due alfieri Red Bull, deve guardarsi le spalle dal messicano, che gira 5 decimi più veloce.

A meno di venti giri dal termine della gara, Leclerc comincia ad accusare problemi di graining, soprattutto sull’anteriore sinistra – probabilmente complice un bloccaggio. Il monegasco è quindi costretto a cedere la posizione a Sainz, che gira 4 decimi più veloce, nel tentativo di raggiungere Gasly (che a sua volta vanta 8s di vantaggio sulle due Ferrari). Il distacco tra Pérez ed Hamilton si diminuisce a tal punto che, a 10 giri dal termine della gara, il messicano si porta a pochi decimi da Hamilton, quanto basta per attivare il DRS. Il traffico dei doppiati e l’ottima gestione delle gomme vengono in aiuto ad Hamilton, che riesce a togliersi dalla pericolosa zona DRS.

Al 65° giro terza sosta per Bottas, che monta gomma rossa nel tentativo di togliere a Verstappen il punto addizionale per il giro veloce. Situazione stazionaria tra Hamilton e Pérez, con il messicano che non riesce più a scendere sotto il secondo di distacco, mentre la lotta tra Gasly e Sainz per il quarto posto sembra riaccendersi; è un fuoco di paglia, in quanto i 7 secondi di distacco tra il francese e lo spagnolo non lasciano via di scampo alla Ferrari.

A due giri dalla fine ennesima sosta per Bottas. Altra gomma rosa per il finlandese, con il compito di togliere il punto a Verstappen. Questa volta Bottas ci riesce, ma può fare ben poco contro gli altri 25 punti conquistati dall’olandese: Max Verstappen vince il GP di Città del Messico con oltre 16s di vantaggio. Da elogiare il comportamento “propositivo” di Pérez, e la strenua difesa di Hamilton, che nel complesso hanno regalato una lotta mozzafiato fino all’ultimo giro.

Classifica fornita da www.formula1.com

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