Papà Mazepin: l’obiettivo a lungo termine è di avere un team in F1

Papà Mazepin: l’obiettivo a lungo termine è di avere un team in F1

28 Novembre 2021 0 Di corradopiogreggio

Nel paddock della Formula 1 torna a far parlare di sè il padre del giovane Nikita, già quando il figlio correva in F2 si parlava di un suo interessamento riguardo la possibilità di avere un proprio team in F1.

“Abbiamo grandi ambizioni nel motorsport ed in passato abbiamo fatto un tentativo di acquistare una squadra di Formula 1. Questa è ancora una possibilità per noi e non è legata a Nikita ma è determinata dai nostri piani a lungo termine. Vogliamo espandere la nostra presenza in F1”. Queste le parole di Mazepin senior dopo aver parlato con la Haas riguardo un piano d’incentivi.

Sembra, infatti, essere sempre più invadente la sua presenza all’interno della scuderia di Gene Haas; aveva già fatto discutere verso la fine della scorsa stagione, il sedile ottenuto dal figlio tramite la sponsorizzazione dell’importante azienda russa Uralkali, oltre che per una livrea discutibile raffigurante tramite lo sponsor una bandiera russa. Adesso, in seguito alla proposta di un piano d’incentivi per motivare i dipendenti e convincerli a restare, dà l’impressione di acquisire maggiore importanza nelle dinamiche interne del team.

Nel paddock della Formula 1 torna a far parlare di sè il padre del giovane Nikita, già quando il figlio correva in F2 si parlava di un suo interessamento riguardo la possibilità di avere un proprio team in F1.

Dmitry vuole una sua scuderia questo non è di certo un segreto; il suo attuale obbietivo potrebbe essere quello di prendere progressivame il controllo del team a stelle e strisce. Già in passato aveva provato ad acquistare la Force India che alla fine però venne acquistata da Lawrence Stroll.


Viene naturale porsi una domanda: perché il magnate russo non crea un suo team? Allo stato attuale delle cose non ci sono team in Formula 1 prossimi alla cessione quindi verrebbe da chiedersi perché non stia valutando l’entrata nel circus con una sua scuderia. Il vero problema è che attualmente entrare in Formula 1 ha dei costi altissimi, non solo per i costi di mantenimento, che tramite l’introduzione del budget cap sono stati ridotti, ma più che altro per una tassa d’iscrizione, attorno ai 200 milioni. Questo costo non limita solo eventuali team privati che vorrebbero entrare a far parte del paddock ma addirittura sembra il motivo per cui la Alpine non ha ancora messo in cantiere un team satellite per portare al piano di sopra i piloti della sua Academy. Finché la situazione è questa a papà Mazepin non resta che sperare di riuscire a prendersi la Haas.

+ posts