Ecco perché la stagione 2021 della Ferrari si può considerare positiva
20 Dicembre 2021La Ferrari ha concluso un’altra stagione senza vittorie. Nel complesso, però, non mancano gli aspetti positivi del 2021 della Rossa.
La Ferrari ha concluso la stagione 2021 al terzo posto nel campionato costruttori, accumulando 323,5 punti. Per quanto riguarda la classifica piloti Carlos Sainz ha ottenuto la 5° posizione grazie ai suoi 164,5 punti, mentre Charles Leclerc si è fermato alla 7° con 159. Osservando questo risultato, pensando ad una Scuderia come la Ferrari, che ha sempre puntato alla vittoria del titolo, appare come un fallimento. Eppure, contestualizzando la stagione della Rossa, il bilancio più essere considerato positivo. Vediamo perché.

Da dove si arriva: il disastro del 2020
Per poter inquadrare al meglio il mondiale della Ferrari, bisogna fare un piccolo passo indietro, all’inizio della stagione 2020. La Rossa arrivava a quella stagione già ridimensionata da un 2019 un po’ al di sotto delle aspettative, dopo il biennio 2017-2018 dove bene o male era stata in lotta per il titolo. Il 2020, però, si è rivelato molto più difficile per la Ferrari. Come se non bastasse, è arrivata la pandemia di Covid-19, che ha spostato il cambio di regolamento – e di conseguenza le speranze di Maranello – di un anno.
La stagione 2020 ha infatti visto la Ferrari solo 6° nel costruttori, davanti solamente all’AlphaTauri e alle poco performanti Alfa Romeo, Williams e Haas. Leclerc ha concluso 8° nel campionato piloti, mentre Vettel addirittura 13°. Insomma, un vero e proprio disastro. Per il 2021 le possibilità di sviluppo erano veramente poche e non c’era assolutamente speranza di un cambio di marcia completo. Nessun tifoso ferrarista, nemmeno il più ottimista, poteva aspettarsi una Rossa da titolo per quest’anno. Infatti i due alfieri Leclerc e Sainz non hanno potuto nulla contro le performance di Mercedes e Red Bull. I progressi, però, si sono visti, e non poco. Aver ottenuto più del doppio dei punti (quasi 200 in più) rispetto al 2020, simboleggia un miglioramento netto.
Vettura molto più competitiva
Non ci sono dubbi: la macchina di quest’anno è stata più competitiva di quella dell’anno scorso in casa Ferrari. C’è un dato che può chiaramente dimostrarlo: nel complessivo, tra Leclerc e Vettel, nel 2020 la Rossa ha ottenuto 17 top 10 su 34 gare (17 gare a testa), ossia esattamente il 50%; nel 2021, invece, Leclerc e Sainz hanno complessivamente concluso circa l’86% delle gare in zona punti (38 su 44). Una crescita consistente che dimostra che la Ferrari sia passata costantemente alla lotta per il “primo degli altri”. Inoltre, se si considerano le potenzialità della vettura, la Scuderia di Maranello ha centrato gli obiettivi stagionali: essere “primo degli altri” nel costruttori, surclassando la McLaren nell’ultima parte di stagione; ed essere “primo degli altri” nel piloti, con Sainz.

La difficoltà nello sfruttare le occasioni
C’è però un obiettivo della Ferrari che non è stato raggiunto: quello della vittoria. Le statistiche parlano chiaro: nel biennio 2020-2021 tutti i team di centro gruppo hanno vinto almeno un Gran Premio, eccetto la Ferrari. La McLaren ha trionfato a Monza quest’anno con Ricciardo, l’Alpine in Ungheria con Ocon, l’AlphaTauri a Monza l’anno scorso con Gasly, l’Aston Martin (con il nome di Racing Point) al GP di Sakhir 2020 con Perez. La Rossa rimane quindi l’unica – assieme alle poco competitive Alfa Romeo, Williams e Haas – ad essere rimasta a secco. Questo non perché non abbia avuto le occasione, ma perché non sia riuscita a sfruttarle.
Le più ghiotte occasioni per riassaggiare la gioia del successo che manca da Singapore 2019 sono state a Monaco e in Gran Bretagna. A Silverstone Leclerc, dopo l’incidente tra Hamilton e Verstappen e la conseguente penalità di 10 secondi per Lewis, si era inaspettatamente ritrovato in lotta per la vittoria. Il monegasco, però, non ha potuto nulla contro la velocità della Mercedes con le gomme hard. La chance più importante è stata invece a Montecarlo. Leclerc aveva infatti ottenuto la pole, che a Monaco significa quasi sicuramente la vittoria. Ma un errore del pilota di casa, che è finito a muro alle Piscine, ha rotto il braccetto della sospensione e Charles non è neppure partito domenica. Sainz ha concluso in un’agrodolce 2° posizione dietro a Verstappen, senza speranze di vincere viste le difficoltà di sorpasso nel Principato. Se andiamo a vedere a fondo, però, anche il weekend monegasco ha avuto il suo lato positivo per la Scuderia di Maranello. Avere la vettura probabilmente più competitiva, anche solo per una gara, è stato molto importante. Infatti ciò che interessa alla Ferrari non è solo la singola vittoria, ma soprattutto l’avere un’auto performante.

Una line-up di altissimo livello
Forse la cosa più importante che la Ferrari conserva della stagione appena conclusa è la consapevolezza che i piloti siano estremamente competitivi. La Rossa non ha mai avuto alcun dubbio sul talento di Leclerc, che ha confermato la sua qualità. Ma la vera notizia positiva è la grandissima stagione di Sainz. Lo spagnolo si è adattato immediatamente alla Ferrari ed è stato molto costante. Carlos ha concluso tutte le gare ed è sempre andato a punti eccetto per due 11° posizioni in Portogallo e Francia. Sainz ha inoltre potuto festeggiare un podio ben 4 volte ed ha battuto Leclerc nel confronto. Insomma, la line-up della Rossa è di quelle di altissimo livello, una delle migliori della griglia. A Maranello possono sicuramente contare sulla qualità dei piloti.
Obiettivo 2022: la Ferrari deve tornare grande
Quest’anno era di transizione per la Ferrari: come sottolineato da Binotto, non si è mai sacrificato lo sviluppo della vettura 2022 per il 3° posto nel costruttori. Lo sviluppo più importante è stato quello dell’ibrido che ha aiutato il finale di stagione, che era comunque finalizzato al prossimo campionato. Ora, però, in casa Ferrari bisogna indovinare il progetto per l’anno del cambio di regolamento. La competitività del 2022 influenzerà quella di molti anni a venire e la Scuderia di Maranello ha bisogno di tornare a vincere e lottare stabilmente quantomeno per il podio.
Riuscirà la Ferrari ad essere competitiva per il titolo nel 2022? Bisogna aspettare i primi test e soprattutto il primo appuntamento con le nuove vetture in Bahrein a Marzo.
