La storia dei bargeboards in F1.
13 Gennaio 2022Le nuove regole segneranno la fine dei bargeboards in F1. Diamo un’occhiata alla loro storia e alla loro evoluzione.
Dalla prossima stagione, i bargeboards saluteranno la F1. La loro eliminazione rientra nell’insieme dei cambiamenti volti a produrre una griglia più ravvicinata e gare più combattute.
Negli ultimi anni i regolamenti hanno lasciato più mano libera alle squadre in merito a questa soluzione aerodinamica. Ciò ha portato alla creazione di bargeboards sempre più complessi e “ramificati”.
Tuttavia, non è sempre stato così. Ripercorriamo la loro trasformazione.
Gli inizi

Nel 1993, la McLaren MP4/8 fu la prima vettura ad usare dei veri e propri bargeboards, montati in un unico pezzo tra la sospensione anteriore e il sidepod.
Tuttavia, si vide solo nei circuiti in cui era richiesto più carico aerodinamico, come Montecarlo, Hungaroring e Donington (sede, tra l’altro, di quell’iconico primo giro in cui Senna passò da quinto a primo proprio a bordo della McLaren).
Negli anni seguenti, gli altri team seguirono l’esempio della squadra di Woking e introdussero i bargeboards sulle proprie vetture.
Il caso più particolare e controverso accadde alla fine del 1999, quando Eddie Irvine su Ferrari e Mika Hakkinen su McLaren si contesero il titolo piloti.
Entrambe le Ferrari vennero squalificate dalla penultima gara in Malesia per aver infranto le regole relative ai bargeboards, salvo poi riconquistare la doppietta dopo aver vinto l’appello.
Una nuova era

Dopo una costante evoluzione, nel 2009 i bargeboards persero un po’ della loro efficacia quando si entrò in una nuova fase in cui il regolamento venne cambiato al fine di facilitare i sorpassi.
Essi, inoltre, si trasformarono durante la stagione, passando da alti e triangolari a inizio anno a bassi e scalettati verso la fine.
Complessità ai massimi livelli

Con un altro cambio di regolamento nel 2017, i bargeboards aumentarono esponenzialmente la propria complessità, diventando molto più larghi e formati da più componenti. Gli ingegneri, inoltre, trovarono alcune modalità per connetterli alle strutture circostanti.
Queste soluzioni aerodinamiche divennero talmente complesse che la FIA si vide costretta a ridurre (sebbene di poco) la libertà e la creatività ingegneristica nel 2019.
Nel 2022, infine, i bargeboards scompariranno del tutto: c’è chi è contento di questo, nella speranza di assistere a corse più combattute, e chi li rimpiangerà per il loro appagante contributo estetico.