Alpine, parla Pat Fry: “Risolto il problema del porpoising”
27 Febbraio 2022Tra chi saltella allegramente tra le curve del Montmelò, come Leclerc e la sua Ferrari, c’è chi come Alpine sembra già aver risolto il problema del porpoising.
Si è appena concluso il primo test pre-season della nuova stagione 2022 di F1, che ha visto in pista per la prima volta le nuove monoposto, tra cui la nuova Alpine A522. I team, che ovviamente non hanno cercato la prestazione, si sono concentrati sull’imparare la nuova vettura e testare l’affidabilità di tutti i componenti. Ciò nonostante, una nuova parola è entrata prepotentemente nel vocabolario dei fan di questo sport, visto che i team hanno dovuto combattere anche (e soprattutto) contro il fenomeno del cosiddetto porpoising.
Il porpoising è un fenomeno causato dal ritorno dell’effetto suolo. Si può tradurre con “rimbalzamento” ed essenzialmente è quel fenomeno che, a causa di un improvviso stallo aerodinamico, provoca appunto un rimbalzamento della vettura, soprattutto in rettilineo, causato nella maggior parte dei casi dalla differenza di pressione dell’aria che passa nel canale venturi e l’aria che passa sopra al corpo vettura. Tutto ciò accentuato dalla mancanza di un elemento del gruppo sospensioni chiamato “inerter“, che nella precedente generazione di vetture aveva il compito proprio di smorzare eventuali rimbalzamenti.
Ecco quindi spiegati i rimbalzamenti visti sulle vetture, soprattutto nella Ferrari, che è parsa particolarmente suscettibile al fenomeno. Nulla di difficile da risolvere, ha detto Binotto, ma comunque un bel grattacapo per l’inizio della stagione. Chi non è preoccupato, nonostante non abbia particolarmente brillato per affidabilità, è l’Alpine. Il direttore tecnico del team transalpino, Pat Fry, ha infatti dichiarato che la squadra di Enstone sembra aver già trovato la quadra in termini di porpoising, e che il problema è già stato risolto.

“Niente sorprese durante i test”
Fry infatti, in un’intervista con media selezionati, ha detto: “Nel corso dei test non abbiamo avuto sorprese rispetto alle reazioni dell’auto in pista. Abbiamo avuto alcune sorprese al filming day, con un fenomeno di bumping che abbiamo risolto. Dobbiamo sistemare il comportamento delle gomme, ma non è un problema”.
Alpine sembra quindi aver notato il fenomeno del porpoising già durante il filming day. Un problema che è stato quindi, secondo Fry, risolto prima di scendere in pista per i test, e che quindi non ha comportato grandi sorprese per il team.
Come hanno risolto il problema i francesi? L’ha detto Fry stesso: “Come abbiamo risolto il problema del porpoising? Si è trattato di trovare il bilanciamento aerodinamico corretto. Non bisogna stressare troppo l’aerodinamica della vettura. Non è un lavoro facile, serve un compromesso tra quanto puoi raggiungere come velocità massima in rettilineo e quella che puoi ottenere nelle curve veloci”.
E ora tutto sull’affidabilità
Ora che Alpine sembra aver quantomento attenutato il fenomeno del porpoising, potrà concentrarsi sull’affidabilità della nuova A522. Il nuovo bolide rosa-blu, infatti, non ha brillato sotto questo aspetto, soprattutto in relazione al problema idraulico che ha durante l’ultimo giorno di test ha fermato Alonso per quasi tutta la giornata.

In vista dei test di Sakhir, quindi, a Enstone cercheranno di trovare più sicurezze sull’affidabilità, per tentare di mettere a referto più giri di quanto fatto a Barcellona, soprattutto per raccogliere più dati prima del primo appuntamento dell’anno, sempre tra le dune del Bahrein. Obiettivo che, senza il cruccio del porpoising, sembra ampiamente raggiungibile.