Apportate 5 modifiche al circuito di Jeddah.
28 Febbraio 2022La Formula 1 tornerà a Jeddah il prossimo mese, per il secondo Gran Premio dell’Arabia Saudita della storia, ma con dei cambiamenti.
Si è parlato tanto del progetto più recente di Hermann Tilke, prima e dopo della prima gara della storia in terra araba, per questo alcune cose sono cambiate. Ecco quali sono.
Più visibilità nelle curve veloci
La velocità delle nuove Formula 1 in queste curve dovrebbe essere superiore a quella dell’anno scorso, grazie all’effetto suolo.
Era sicuramente affascinante, ma altrettanto rischioso, vederle sfrecciare accarezzando i muri, specialmente nel primo settore.
Ecco quindi che nelle curve 2, 3, 14 e 21 le barriere verranno spostate a circa due metri dal circuito, concedendo più visibilità ai piloti.

Barriere simili a Monaco
Anche la seconda modifica riguarda i muri. Questa volta, però, a essere sostituite non saranno le barriere esterne alle curve, bensì quelle interne.
Ciò avverrà per le curve 4, 16, 22 e 24.
Decorazione delle parti esterne
Ebbene sì, oltre che alla sicurezza, si pensa anche all’estetica.
La SMC, Saudi Motorsport Company, ha di fatti ingaggiato un artista, Rex Chouk, per dipingere le zone di asfalto confinanti con il tracciato.
L’anno scorso la maggior parte di queste era colorata di verde, mentre quest’anno si cercherà di “combinare cultura e colori dell’Arabia Saudita per dare un look moderno“, dichiara la SMC.
Nuovo orario
Nonostante la gara verrà corsa nuovamente in notturna, come per la prima occasione, ci sarà una piccola modifica all’ora di inizio della gara.
Essa infatti passerà dalle 20:30 dell’anno scorso alle 20 (ora locale).
Più pista per tutti, ma soprattutto per Max
L’ultima modifica, forse la più significativa riguarda l’ultima curva, la numero 27, nota per l’incidente di Max Verstappen del dicembre scorso, che gli costò la pole position.

La curva verrà allargata di 1,5 metri, concedendo così ai piloti di portare più velocità al punto di corda e in uscita, sperando di non fare la stessa fine dell’olandese.