F1 | GP Arabia Saudita: Verstappen trionfa, ma che bagarre con Leclerc!
27 Marzo 2022La sfida iniziata in Bahrain prosegue tra le dune saudite; questa volta, ad avere la meglio, è Max Verstappen, sostenuto da una Red Bull affidabile. Seconda e terza posizione per le due Ferrari, mentre Magnussen conclude in nona. Punti anche per Hamilton.
Pregara
La seconda tappa del mondiale di F1, il GP dell’Arabia Saudita, comincia in balia dei problemi. Il primo ad accusare delle anomalie sulla propia vettura è Carlos Sainz, seguito a ruota da Yuki Tsunoda. Problemi di natura elettrica per la Ferrari F1-75 dello spagnolo, che tuttavia non sembrano preoccupare la scuderia di Maranello: l’avaria è stata scovata precocemente e, quindi, è stata risolta in tempo. Per il giapponese, invece, un’avaria alla Power Unit (l’ennesima per la Red Bull Powertrains) impedisce alla vettura numero 22 di scendere in pista.
Partenza e primi 25 giri
Ottima partenza per Sergio Pérez, che riesce a mantenere le posizione ai danni di un Leclerc quasi “stordito”. Bene anche il compagno di squadra, Verstappen, che in partenza riesce a bruciare Sainz portandosi in terza posizione. Nelle retrovie Hamilton guadagna due posizioni, mentre Norris riesce a completare un sorpasso ai danni di Gasly. Problemi per Zhou: la scuderia svizzera non ha ancora risolto i problemi con la frizione e il pilota cinese scivola in ultima posizione, costretto a ricostruire quanto conquistato al sabato. Nel gruppo di mischia, invece, Alonso e Ocon danno spettacolo: i due si sorpassano e si ostacolano a vicenda, dando una bella gatta da pelare al muretto Alpine.
Al 14° giro Stroll apre la danza dei pit stop. Il pilota canadese entra ai box e monta gomma hard, presumibilmente adottando una strategia a singola sosta. Anche Pérez rientra ai box nello stesso giro, montando gomma hard, mentre Ferrari con Leclerc decide di adottare una tattica attendista. La strategia ripaga Leclerc: nel giro successivo Latifi battezza (nuovamente) i muri di Jeddah, decretando l’uscita della safety car. I due alfieri della Rossa approfittano del momento e rientrano ai box, similmente a Verstappen: gomma bianca per i tre piloti che ora, ad armi pari, avranno nuovamente modo di sfidarsi.
Dopo 6 giri la safety car annuncia il suo rientro ai box e in pista si ritorna a correre. Leclerc, momentaneamente primo in classifica, tiene Verstappen sul filo del rasoio prima di riprendere a marciare a velocità normale. Il monegasco riesce a mantenere la leadership della gara, difendendosi dagli attacchi del pilota Red Bull. Proprio come durante le prove libere, la Ferrari di Leclerc è la più veloce nel primo settore, mentre nei restanti settori è Verstappen ad avere la meglio. Questa “danza” dura per gran parte della gara, consentendo ai due piloti di rimanere sempre in una manciata di secondi di distanza.
Ultimi 25 giri e conclusione
Nel frattempo Hamilton, foraggiato anche dai vari pit stop, riesce a risalire in top-10, ingaggiando un avvincente duello con Magnussen. I due danno spettacolo, sorpassandosi a vicenda più volte, ma alla fine ad avere la meglio è il pilota della Mercedes. Nel basso fondo, invece, le due McLaren entrano in bagarre con le Aston Martin di Stroll e Hulkenberg, lottando per posizioni decisamente poco rilevanti.
A 15 giri dal termine della gara Fernando Alonso è costretto al ritiro. Dopo aver lungamente lottato con Magnussen (quest’ultimo autore di una gara superba, costantemente in zona punti), il pilota spagnolo lamenta una perdita di potenza è, procedendo lentamente, tenta di rientrare ai box. La Alpine A552, tuttavia, si pianta nella corsia che porta ai box, incapace di compiere altri metri. Ma le sorprese non finiscono qui: anche Ricciardo è costretto al ritiro, ma la sua macchina rimane piantata nel terzo settore e viene spinta a mano per liberare la pista; mentre Bottas, a causa di un problema tecnico non ancora specificato, è forzato ad un ritiro prematuro. Il finlandese riesce comunque a portare la vettura ai box in sicurezza, senza causare altro scompiglio in pista.
Per gestire questi molteplici ritiri, viene dichiarata VSC e viene chiusa la pit lane. Ciò impedisce ad Hamilton di effettuare un’altra sosta, avvisato troppo tardi dal suo ingegnere di pista, mentre Magnussen, avendo approfittato prima della chiusura, riesce a rientrare ai box e montare gomma gialla. Il danese rientra in 12° posizione, ma il vantaggio di mescola rispetto la concorrenza, unito alla gomma più fresca, doneranno una certa competitività al pilota della Haas.
Dopo 4 giri la pista viene messa in sicurezza e viene esposta bandiera verde. La gara riprende nella sua normalità ed Hamilton ne approfitta per effettuare la sosta prima negata: gomma gialla per il pilota inglese, che rientra alle spalle di Magnussen. Nel frattempo, nel guppetto di testa, Verstappen riesce a guadagnare circa un secondo in partenza ai danni di Leclerc, tentando un attacco ai danni del pilota monegasco. In un primo momento Leclerc riesce a difendere la posizione chiudendo la porta a Verstappen, ma al secondo attacco Verstappen ha la meglio sulla Ferrari di Leclerc. Si tratta, ovviamente, dell’ennesimo tranello di Leclerc: il monegasco lascia passare volutamente Verstappen, salvo poi recuperarlo e sorpassarlo in fondo al rettilineo principale sfruttando i benefici del DRS.
Leclerc e Verstappen, rispettivamente in prima e seconda posizione, conducono uno sport a parte, aprendo un varco di oltre 6s rispetto il terzo classificato, Sainz. Verstappen non demorde e, al giro successivo, tenta nuovamente di sorpassare Leclerc. Quest’ultimo, come già fatto più volte, tenta nuovamente di guadagnare il DRS di Verstappen; ma questa volta l’olandese non si fa fregare ed inchioda vistosamente, mantendendosi alle spalle della Ferrari. La bagarre in pista continua con i due piloti separati da pochi decimi.
A tre tornate dalla fine Verstappen supera Leclerc, ma il monegasco riesce comunqunque a mantenersi nell’arco del secondo e, quindi, riesce ancora a sfruttare il DRS. Leclerc ha addirittura la possibilità materiale di recuperare la leadership della gara, ma la bandiera gialla causata dal contatto tra Stroll e Albon (quest’ultimo costretto al ritiro) tarpa le ali e le speranze di vittoria della Ferrari. Max Verstappen taglia per primo il traguardo, vincendo la sua prima gara stagionale; Leclerc deve “accontentarsi” della seconda posizione, davanti al compagno di squadra Sainz. Nel frattempo, nell’ultimo giro, Esteban Ocon riesce a difendere la sesta posizione dagli attacchi di Norris, mentre Leclerc riesce a rosicchiare il punticino del giro veloce. Di seguito la classifica finale del GP d’Arabia Saudita, seconda tappa del mondiale di F1.
Tempi e ordine di arrivo forniti dal sito www.formula1.com.
