Aston Martin lenta non solo con le due vetture: piovono critiche alla Safety Car.
11 Aprile 2022In Formula 1, Mercedes e Aston Martin si alternano come safety car. La Vantage ha dovuto affrontare delle critiche dopo il GP d’Australia.
Per l’Aston Martin il GP d’Australia 2022 è stato un weekend da dimenticare: il guasto al motore di Sebastian Vettel nella prima sessione di prove libere, l’incidente del tedesco sabato mattina, l’imbarazzante incidente del compagno di squadra Lance Stroll con Nicholas Latifi in qualifica, l’impatto di Vettel in gara. Alla fine, Stroll è finito al dodicesimo posto.
Come se non bastasse, il tradizionale marchio britannico viene ora criticato anche per i pochi giri in cui un pilota verde è stato in testa: sotto regime di Safety Car.
Nel fine settimana di Melbourne, l’Aston Martin è tornata come veicolo di sicurezza, una variante speciale dell’Aston Martin Vantage, con il motore turbo V8 da 4,0 litri che eroga 510 CV a 6000 giri/min.
Ma per i piloti di Formula 1, è stato tutt’altro che divertente. Motivo: Bernd Mayländer guidava troppo lentamente. Max Verstappen si è lamentato durante la gara per la velocità del veicolo di sicurezza.
Al vincitore Charles Leclerc è stato poi chiesto in conferenza stampa se anche lui si fosse sentito in difficoltà perché le gomme si sono raffreddate quando si guidava troppo lentamente. Il monegasco ci ha pensato un attimo, poi ha ammesso: “Stavo per commentare alla radio quando ho visto la safety car scivolare in curva. Allora per me era chiaro: stava già spingendo oltre il limite.”
In quel momento è suonata l’ora del nuovo ambasciatore pubblicitario Mercedes-AMG, George Russell. Il terzo classificato è intervenuto con entusiasmo: “Dovremmo sempre attenerci alla safety car Mercedes-AMG. Va cinque secondi più veloce per giro, quindi non abbiamo problemi.”
In alternanza con l’Aston Martin, infatti, viene utilizzata una Mercedes AMG GT Black Series. Con 730 CV (4l V8 biturbo) e una velocità massima di 325 km/h, è la safety car più potente e veloce di tutti i tempi. Naturalmente, l’Aston Martin non può tenere il passo.
