Sainz preoccupato per la salute a lungo termine dei piloti con le nuove auto

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Carlos Sainz ha evidenziato i rischi per la salute a lungo termine dei piloti con la nuova generazione di vetture, sostenendo che “10 anni così saranno difficili”.

L’obiettivo primario della nuova generazione di monoposto di Formula 1 introdotte quest’anno era quello di favorire i sorpassi e lo spettacolo in pista. I primi riscontri sono stati positivi da questo punto di vista. Il pilota della Ferrari Carlos Sainz ha però voluto sottolineare un altro aspetto delle nuove auto, cioè i rischi per la salute dei piloti.

Per ottenere le migliori prestazioni possibili con queste auto si usano infatti delle sospensioni più rigide. Inoltre a causa dell’effetto suolo è tornato il fenomeno del porpoising, che provoca saltellamenti e rimbalzi. Tutto ciò risulta molto fastidioso per i piloti dal punto di vista fisico.

“Come piloti e Formula 1, abbiamo bisogno di chiederci quanto un pilota dovrebbe pagare per la sua schiena e la sua salute in una carriera di Formula 1 con questo tipo di filosofia automobilistica.“, ha dichiarato Sainz, come riportato da GPFans.com.

Sebbene i nuovi regolamenti stiano funzionando al meglio, lo spagnolo si chiede quanto grande debba essere il prezzo da pagare in termini di salute.

“Dobbiamo aprire il dibattito più di ogni altra cosa. I regolamenti sono ottimi e stanno facendo esattamente quello che ci serviva per le corse, ma abbiamo bisogno di correre così rigidi per il collo e la schiena come stiamo facendo ultimamente con queste auto?

“Per me, è una domanda filosofica che ho messo là forse per far ripensare a tutti quanto un pilota debba pagare un prezzo nella sua carriera con la sua salute per combattere questo.”, ha commentato Carlos.

Dai controlli fatti da Sainz emergono già un collo e una schiena più tesi e il pilota della Ferrari è convinto che non si possa andare avanti così per 10 anni. “Non ho avuto il parere di un esperto. Ho fatto i miei soliti controlli sulla schiena, sul collo, sulla tenuta eccetera, e vedo che quest’anno sono più teso ovunque e lo sento già.”

“Non ho bisogno di consigli di esperti per capire che 10 anni così saranno difficili e avrai bisogno di lavorare molto sulla mobilità, sulla flessibilità e avrò bisogno di investire nella salute generale del corpo.”

“Probabilmente è una domanda che, da piloti, non ci piace guardare molto perché non ci piace suonare deboli. Io sono forte, in realtà sono molto in forma. Mi considero uno dei piloti più in forma e non ho mai faticato in una gara di Formula 1.“, ha continuato.

Sainz vuole però concentrarsi su questo aspetto e crede che debba essere un argomento di discussione con i piloti e i team. Perché, insieme agli interessi delle squadre, alla necessità di gare spettacolari e piene di sorpassi, vorrebbe che sia salvaguardata anche la salute dei piloti.

“Ma più a lungo termine e forse a beneficio di tutti noi, forse dovremmo buttarla lì per parlarne e vedere quali opzioni abbiamo. Poi c’è l’interesse dei team, dei sorpassi, dello spettacolo che bisogna inserire nell’equazione. Ma cosa succede se consideriamo per la prima volta anche un po’ il pilota? Potrebbe essere interessante.”, ha concluso Carlos.

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