Tutto ciò che sappiamo sul guasto all’acceleratore della Ferrari di Leclerc

Tutto ciò che sappiamo sul guasto all’acceleratore della Ferrari di Leclerc

11 Luglio 2022 0 Di Ivan Mancini

Dall’origine del guasto fino all’impeccabile gestione di Leclerc, ecco tutto ciò che sappiamo sul problema manifestato dalla Ferrari del monegasco durante il GP d’Austria.
 

Tra sorpassi, colpi di scena, penalità e ritiri, il Gran Premio d’Austria è stata una gara ricca di emozioni. Soprattutto, è stata una gara contesa fino alla fine, quano un problema al pedale all’acceleratore ha messo in dubbio la vittoria di Leclerc fino alle ultime curve prima del traguardo. Ciononostante, Leclerc è stato comunque in grado di vincere il Gran Premio d’Austria, spezzando un’astinenza iniziata in seguito allo scorso Gran Premio d’Australia.

I problemi per Charles Leclerc sono iniziati nel corso del 56° giro, al termine della Virtual Safety Car causata dal ritiro di Sainz. Nell’esatto momento in cui le vetture sono tornate a lottare in pista, il monegasco ha riferito al muretto Ferrari che il pedale dell’acceleratore aveva cominciato a comportarsi in maniera anomala. Xavier Marcos Padros, ingegnere di pista di Leclerc, aveva comunque tranquillizato il pilota della Rossa riferendo che i dati analizzati dai computer non rivelavano alcun malfunzionamento sulla vettura, e che avrebbe potuto continuare a correre senza problemi.

Da lì in poi, nel giro di poche decine di secondi, la situazione è rapidamente degenerata. Il problema è diventato via via sempre più insistente, finché Leclerc non si è ritrovato a correre con l’acceleratore bloccato attorno al 20-30%. Ciò significa che la Ferrari numero 16, anche in frenata ed in percorrenza curva, continuava ad accelerare senza controllo, costringendo il monegasco ad un ulteriore sforzo per tenere a bada un Cavallino insolitamente scalpitante ed indomito. Le seguenti telemetrie aiutano meglio a comprendere la situazione che Leclerc ha dovuto fronteggiare nell’ultima, concitata, fase di gara.

Alcuni estratti della telemetria di Charles Leclerc durante il GP d’Austria

Ma cos’è veramente successo a bordo della Ferrari F1-75 di Leclerc? Analizzando i dati a disposizione, proviamo a fornire una prima risposta ai problemi palesati dal pilota monegasco.

 

Come funziona l’accelerazione in una monoposto di Formula 1

Prima di parlare del guasto in se è opportuno fare una panoramica sul funzionamento dell’acceleratore nelle monoposto di Formula 1. Così come nel mondo automotive, anche in Formula 1 le vetture hanno da tempo detto addio al cavo dell’acceleratore, che in passato collegava il pedale destro con il carburatore o con un opportuno organo che regolasse la miscela tra aria e benzina. Con l’avvento dell’elettronica, il cavo dell’acceleratore ha lasciato posto al potenziometro, un piccolo partitore di tensione a resistenza variabile.

  • Potenziometro logaritmico

Il più semplice dei potenziometri, presente anche nelle comuni autoradio per regolare il volume, si compone di due elementi: una traccia resistiva ed una manopola. Al variare della posizione assunta dalla manopola, il potenziometro muta la resistenza del circuito, trasformando un semplice movimento rotazionale in una variazione di tensione.

Nel sistema di accelerazione delle monoposto di Formula 1 si utilizzano potenziometri dal design diverso ma dal principio di funzionamento pressoché uguale. Nel video che segue, una proposta di potenziometro avanzata dall’azienda britannica Gill Sensors in occasione della stagione 2012.

Un potenziometro proposto per le monoposto di Formula 1 del 2012

Come intuibile dalle immagini, al variare della posizione assunta da pedale, il potenziometro varia la resistenza del circuito, inviando un opportuno segnale alla centralina del motore. È poi compito della ECU stabilire la quantità di aria che l’ICE deve aspirare, il conseguente rapporto stechiometrico e quindi l’effettivo regime di rotazione del motore termico. Il tutto a patire dal valore di tensione che viene letto attraverso il potenziometro del pedale dell’acceleratore.

 

Quel che sappiamo sul guasto

Al momento è ancora prematuro fare un bilancio accurato sul guasto palesato dalla monoposto numero 16. I tecnici di Maranello, infatti, devono ancora ispezionare attentamente la vettura per analizzare il problema manifestato a gara in corso. Solo a questo punto si potrà parlare con certezza delle cause che hanno indotto il malfunzionamento del pedale dell’acceleratore della Ferrari di Leclerc.

Guardando allo scorso Gran Premio di Monaco possiamo però notare come anche Latifi abbia accusato un problema simile a bordo della propria Williams FW44. In quel caso il pilota canadese, complici le pessime condizioni dell’asfalto, non riuscì a tenere la vettura all’Hairpin, andando a danneggiare la monoposto in regime di Safety Car. Come poi emerso dall’analisi condotta dal team, il problema alla base del malfunionamento era riconducibile ad un’errata sincronia tra l’ECU e il potenziometro a ridosso del pedale dell’acceleratore.

Alla luce di tutto questo, verrebbe quindi da pensare che anche nella monoposto di Leclerc si sia manifestato lo stesso problema visto nella FW44 di Latifi. L’ipotesi non è certamente da scartare, ma neanche va presa come una verità assoluta. Vale la pena ricordare nuovamente che solo grazie all’indagine degli ingegneri Ferrari potremo sapere la reale natura del guasto all’acceleratore accusato dalla F1-75 numero 16.

 

Come Leclerc ha gestito la situazione

Non è stato solo un po’ stressante, è stato molto stressante” le parole con cui Charles Leclerc ha esordito nell’intervista raccolta da Sky Sports. “È stato un problema difficile da gestire, non tanto alle alte velocità quanto alle basse velocità. L’acceleratore si comportava in maniera anomala e a metà curva si bloccava a qualsiasi percentuale. Gestire la monoposto in curva 3 è stato molto, molto complicato perché proprio lì non bisogna essere troppo veloci a metà curva. Ma alla fine siamo riusciti a portare la macchina fino alla fine ed è stato fantastico” ha aggiunto Leclerc.

Dopo poche curve, però, Leclerc aveva già trovato una soluzione. “Ho effettuato un po’ di lift and coast per capire quanto gas avrei dovuto dare per entrare in curva. Ho giocato con l’acceleratore provando a dare un po’ di gas in più o in meno. Ogni volta che sbagliavo, capivo che al giro successivo avrei dovuto accelerare un po’ meno. Non è stato facile perché la macchina spingeva molto, ma ad essere onesti non ho fatto molto“.

Podio GP d'Austria 2022
Il podio del GP d’Austria 2022

Quella che sembrava una vittoria scontata, di colpo si è trasformata in una corsa ad ostacoli. Una corsa contro Verstappen, contro la sua Red Bull di colpo più minacciosa, ma soprattutto contro una Ferrari che, nel giro di poche tornate, ha cominciato a ribellarsi contro il proprio condottiero. In Austria Leclerc ha però lottato duramente per difendere la vittoria, si è subito adattato all’imprevisto e lo ha affrontato come solo chi ha la stoffa del campione sa fare. Un’impresa che, per audacia e determinazione, ricorda quella del Gran Premio del Brasile 1991, che Ayrton Senna vinse con il cambio bloccato in sesta marcia.

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